A differenza di tanti altri paesi del mondo, l'Italia in questo momento può ritenersi posizionata piuttosto bene con le rinnovabili. Secondo i dati preliminari pubblicati da Terna, nel 2013 i consumi italiani sono stati di circa 317 TWh, dei quali circa il 30% sono stati prodotti da fonti rinnovabili.
Naturalmente la parte da leone la fa il nostro consistente patrimonio idroelettrico (16,5%), comunque anche fotovoltaico ed eolico non sono più relegate nei decimali.
La presenza di questi impianti inoltre, composti per la maggiore da enormi macchine rotanti, gioca un ruolo fondamentale nella stabilizzazione della frequenza della rete (i fatidici 50Hz, per intendersi), a compensazione di quanto invece non hanno le macchine statiche degli impianti eolici e fotovoltaici.
Personalmente trovo la presenza di questo 16,5% molto rassicurante, una percentuale che ritengo altri paesi ci possano invidiare, anche perchè ci dà una certa garanzia contro eventuali crisi delle fonti fossili.
Certo il metano continua a giocare un ruolo notevole per far funzionare il nostro paese, ragion per cui il nostro apparato produttivo industriale continua rimane sotto la spada di Damocle di una eventuale crisi o escalation dei prezzi di questa fonte.
Link al comunicato stampa di TERNA.