Uno dei paradossi più famosi è stato posto dal filosofo greco Zenone, che raccontava come un veloce Achille non riuscisse mai a raggiungere una lenta tartaruga. Io invece vorrei proporvi la storia di un paradosso che si sta trasformando in realtà e che coinvolge più o meno tutti coloro che ogni sera accendono una lampadina, un televisore o la lavastoviglie. E' un paradosso che già sta diventando un incubo per chi utilizza l'energia elettrica per il proprio lavoro, ma che presto o tardi diventerà sempre più pesante anche per gli utenti domestici. Tutto perchè tramite la bolletta dell'energia elettrica, ogni utente contribuisce agli impianti alimentati da Fonti Rinnovabili realizzati negli anni scorsi, ma non solo per questo motivo.
Ma andiamo con ordine.
Indice |
Dove inizia il paradosso ?
Tutto comincia sostanzialmente con il "Conto Energia", un Decreto con il quale il governo italiano inizia ad incentivare gli impianti che producono energia elettrica da fonti rinnovabili, primi fra tutti i Fotovoltaici.
Il decreto in realtà tra il 2005 ed il 2012 è stato proposto ben cinque volte, ma sostanzialmente ripeteva uno schema molto similare, istituendo delle tariffe che remunerano l'energia prodotta, ad esempio 0,40 € per kWh. Queste tariffe hanno invogliato molti cittadini ed imprenditori alla costruzione di impianti rinnovabili quali ad esempio : fotovoltaici, eolici, biogas, biomasse, idroelettrico, ecc.
Naturalmente per incentivare questi impianti il Governo ha bisogno di soldi : Da dove prenderli ? State attenti che qui il paradosso sta per cominciare.
Semplicemente viene istituita una voce in bolletta, detta Componente A3, che verrà utilizzata per pagare il conto che presenteranno ogni anno le rinnovabili. Non è cioè una voce fissa, ma dipende da quanta energia elettrica è stata prodotta. Inoltre, in linea di massima, ogni utente pagherà la Componente A3 in modo proporzionale ai suoi consumi elettrici.
Abbiate pazienza, sembra tutto molto complicato, invece le cose sono più banali di quello che sembrano.
Di che cifre stiamo parlando ?
Secondo le statistiche del GSE, l'ente che gestisce le incentivazioni agli impianti rinnovabili , per pagare gli incentivi agli impianti fotovoltaici che hanno aderito al "Conto Energia" servono circa 7 MILIARDI di EURO l'anno, mentre per tutte le altre rinnovabili servono ulteriori 5,4 MILIARDI di Euro l'anno.
Questa cifra coincide con le indicazioni dell'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas (AEEG), che ci dice che nel 2013 dalle bollette dell'energia elettrica sono stati raccolti circa 12,5 miliardi di euro.
Che dire, una bella cifretta. Ma chi paga ?
Pagano tutti coloro che consumano energia elettrica.
L'Autorità per l'Energia lo spiega in questo grafico, nel quale si nota che circa il 22% di quanto paghiamo finisce per sostenere gli oneri del sistema elettrico, costituiti per la maggiore dagli incentivi alle rinnovabili (il famigerato Componente A3).
Attenzione alle conseguenze che scatena questo meccanismo.
Prima Conseguenza
Nel 2010, con l'esplosione vertiginosa di impianti fotovoltaici, molti si sono accorti che questi impianti avrebbero causato un forte aggravio sulla bolletta di tutti gli italiani, anche esponenti del mondo politico.
Il Governo quindi, anche se con ritardo, istituisce un nuovo conto energia (il 3°) per calmierare gli incentivi troppo generosi per i produttori e troppo onerosi per gli utenti.
Ma il provvedimento non basta : negli anni successivi per il fotovoltaico sono arrivati altri due Decreti per portate ad esaurimento la fase degli incentivi, cosa seguita anche per tutte le altre rinnovabili.
Oggi, come già detto, per pagare tutti gli impianti incentivati è necessario raccogliere ogni anno, per tramite delle bollette, la vertiginosa cifra di 12 Miliardi di Euro.
Ma il peggio deve ancora venire.
Seconda Conseguenza
Tutto il meccanismo degli incentivi era perfettamente congegnato se l'economia continuava a svilupparsi, cioè se eravamo in presenza di un mondo "in crescita". Oggi invece i mercati languono e le industrie rallentano, consumando meno energia elettrica. Dato che il totale degli incentivi da erogare annualmente alle rinnovabili è piuttosto costante (i 12 Miliardi), significa che il peso in bolletta diventerà sempre più gravoso.
Significa che la componente A3 con gli oneri di sistema non sarà più il 22% ma aumenterà sempre di più all'aumentare della crisi e soprattutto al diminuire dei consumi nazionali.
Terza conseguenza
Visto che le bollette elettriche continuano ad aumentare, molti cittadini oggi stanno realizzando impianti fotovoltaici anche se non esistono più incentivi veri e propri (a parte per le ristrutturazioni edilizie).
Questo fenomeno comporterà :
- una ulteriore riduzione dei consumi nazionali di energia elettrica, visto che chi si produce in casa l'energia in buona parte la "autoconsuma" avrà meno prelievi dalla rete e quindi si troverà con bollette molto più basse;
- un ulteriore aumento della componente A3 nelle bollette di chi l'energia elettrica deve prelevarla forzatamente dalla rete, tanto che a lungo andare si troverà con una Bolletta Elettrica "Insostenibile".
Il Paradosso in una storia
La storia che segue, per semplicità, è fatta con il fotovoltaico, ma potrebbe riguardare qualsiasi fonte incentivata.
C'era una volta una strada nella quale vivevano la famiglia Verdi, la famiglia Sole e la famiglia Rossi.
La famiglia Verdi nel 2010 ha installato un impianto fotovoltaico. Gli incentivi erano convenienti e la bolletta "pesante", quindi la spesa si presentava come un ottimo investimento e un buon sistema per risparmiare.
Cosa succede alle altre due famiglie ?
Nel giro di un paio d'anni si trovano nelle bollette elettriche un aumento di circa il 20%.
La famiglia Sole, che nel 2010 non ha fatto nulla, nel 2014 si rende conto che la bolletta elettrica è divenuta altissima, e decide di risparmiare sulle spese installando un impianto fotovoltaico, che può contribuire anche al funzionamento della Pompa di Calore, facendogli risparmiare anche sul gas del riscaldamento.
La famiglia Rossi invece non ha le disponibilità economiche per realizzare un impianto fotovoltaico, quindi continua a dipendere esclusivamente dalla rete elettrica.
Ma dove sta il Paradosso ???
Il paradosso lo subisce la famiglia Rossi, che non realizza l'impianto fotovoltaico.
Infatti, fintanto che le famiglie con l'impianto fotovoltaico erano poche non succede nulla, ma dato che stanno diventando sempre più numerose, ne consegue che saranno sempre meno NUMEROSI gli utenti della rete elettrica che contribuiscono alla Componente A3, cioè alla raccolta dei soldi da destinare a pagare le tariffe incentivanti.
Quindi, alla fine di questo perverso meccanismo succede che, rimanendo in tutta Italia solo la famiglia Rossi senza l'impianto fotovoltaico, questa si vedrà recapitare una bolletta nella quale, oltre ai soliti consumi elettrici, ci sarà da pagare un conto da 12 MILIARI DI EURO.
Fine della storia.... e anche degli incentivi.