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Fondi Europei per ENEL Distribuzione

Finalmente anche buone notizie ! E' del 26 luglio scorso, la notizia che ENEL Distribuzione, socierà che possiede e gestisce la maggior parte della rete elettrica italiana in Media e Bassa Tensione, ha firmato un accordo con la Banca Europea per gli investimenti per un finanziamento di 380 Milioni di Euro, "finalizzato a coprire parte degli investimenti connessi agli interventi di efficientamento della rete elettrica nazionale previsti nel piano industriale di Enel Distribuzione per il periodo 2012-2014."

Cielo_e_Traliccio_AT2.jpg

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E' una notizia molto positiva, visti i problemi manifestati dalla rete, soprattutto di bassa tensione, aggravati dalla crescita esponenziale di impianti microgenerazione, soprattutto fotovoltaici. Nel comunicato stampa di ENEL Spa, che detiene il 100% di ENEL Distribuzione SpA, si precisa che gli investimenti "hanno l’obiettivo di potenziare la rete elettrica nazionale di distribuzione" [...] e "consentiranno la connessione di impianti di generazione distribuita da fonti rinnovabili e il miglioramento della qualità del servizio, con una riduzione della durata e del numero di interruzioni per singolo cliente".
Certamente si tratta di interventi a lungo termine, ma sulla la fragilità della rete non è il caso di scherzare nè di rimandare.


Indice

A proposito di rete di distribuzione

ENEL Distribuzione, come detto, gestisce la stragrande maggioranza delle reti di Media e Bassa Tensione nazionali.
I problemi che possono manifestare le reti elettriche sono numerosi ma sicuramente aumentano con il loro stato di obsolescenza, sia per le linee aeree che per quelle interrate, sia BT che MT.
Nella rete MT, ad esempio, sono visibili anche a occhio nudo casi di linee aeree con sezioni ridottissime o con isolatori in pessimo stato, mentre per le linee interrate il deperimento degli isolanti può causare ripetuti guasti, con costi di riparazione insostenibili.
Per la rete BT alcuni problemi sono toccati con mano direttamente dagli utenti sono due : la qualità della tensione dovuta alla presenza di impianti di produzione, ed i guasti conseguenti ai momenti di maggior carico.


Rete BT - Primo Problema

Il problema della tensione non "affidabile" che interessa la rete BT, si verifica tipicamente nelle aree periferiche o rurali o comunque agli utenti posti "a fine linea" e dotati di impianti fotovoltaico.
Questi utenti attivi riscontrano l'intervento delle protezioni di massima tensione degli inverter nelle ore centrali del giorno, cioè quando gli impianti fotovoltaici erogano la massima potenza.
Un problema poco controllabile soprattutto per gli utenti alimentati tramite trasformatori MT/BT installati a palo.
Questo fatto dimostra che le regole tecniche vigenti fino ad oggi hanno consentito l'allacciamento alla rete BT anche di impianti di produzione che in realtà la rete non è in grado di sopportare, mantenendo i valori della tensione all'interno degli standard contrattuali.
La conseguenza è che gli utenti passivi si trovano la tensione con valori ondivaghi, mentre i produttori si trovano con impianti che si disconnettono ripetutamente.
Quest'ultimo effetto si aggraverà rapidamente al partire dal 1 Luglio 2012, visto che, al fine di proteggere gli utenti passivi dai pericolosi effetti dell'innalzamento della tensione oltre il 10% contrattuale, la Norma CEI 0-21 ha ridotto le soglie di scatto per massima tensione appunto al 10%, mentre in precedenza le soglie che venivano impostate al 120% della tensione nominale, un valore che rischia di nascondere le problematiche della rete.

Rete BT - Secondo Problema

Il secondo problema colpisce un numero molto maggiore di utenti allacciati alla rete di bassa tensione e si può notare soprattutto d'estate nelle aree urbane : il black-out serale.

Condizionatore.jpg

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L'origine del problema è riproposta in modo martellante dagli organi di stampa : sovraccarico dovuto all'uso dei condizionatori.
E' quindi evidente che la rete urbana di distribuzione è sottodimensionata rispetto al comportamento degli utenti e sicuramente non è stata aggiornata sulla base degli elettrodomestici che usiamo oggi rispetto a quelli degli anni '60 e '70.
I "Coefficenti di Contemporaneità e di Utilizzo" degli utenti domestici, sono quindi da aggiornare con valori molto più elevati rispetto a quelli di 50 anni fa, e del resto nessun paese europeo oggi ha gli utenti domestici limitati a 3kW !

Piano di Sviluppo di ENEL Distribuzione

Per chi fosse interessato nel sito ENEL è scaricabile un interessante documento in PDF con il piano di sviluppo della rete, con particolare attenzione alla situazione delle Cabine Primarie, alle Smart Grid e all'installazione di trasformatori con maggiore efficenza.
LINK al sito ENEL Distribuzione

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Commenti e note

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di ,

Enel Distribuzione che chiede finanziamenti alla BCE ? Poverina ? O, poveri noi!!!

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di ,

Bell'articolo!.. speriamo bene dai che non si mangino sti finanziamenti tra loro... Esiste secondo me un terzo problema (legato al primo): la variabilità innaturale del prezzo dell'energia che, come si può vedere sul sito del GME, ha un picco anomalo verso le nove di sera, a stacco del FV, che "dovendo produrre" parzializza, le convenzionali, e, di giorno, assistiamo ad un abbassamento del prezzo (che fa decisamente male al mercato ed allo stimolo all'efficienza!!!), e, di sera, assistiamo al rapido risalire del prezzo dell'energia,che fa decisamente più male, visto che (a mercato del giorno prima chiuso), fa partire al massimo quelle centrali che sono di regolazione; quando si attaccano queste, è sempre sinonimo di errori nella compra-vendita di energia, ed un parco produttore-consumatore non ben definito e troppo aleatorio P.S. ma perchè hai messo la foto di una AAT, quando si parla di MT, BT?? :)

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