Oscilloscopio: modello, funzionalità, utilizzo, costo.
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Le sonde sono sicuramente importanti e vanno trattate con molto riguardo perché sono delicate.
Quando non serve il disaccoppiamento e la frequenza è bassa si può utilizzare qualsiasi cosa anche fai da te.
Mio parere personale.
Con segnali periodici o pseudo periodici con Spike e fronti molto ripidi un buon oscilloscopio analogico 100MHz per il 95 per cento dei casi che tratta un hobbista è sicuramente una buona scelta .
Rimangono i casi in cui il segnale non è affatto periodico e interessa catturarlo in memoria e analizzare a posteriori tutto ciò che è successo.
In questo caso un oscilloscopio analogico non è adatto.
Poi come sempre può essere questione di gusti
C'è a chi piace il pianoforte e a chi il violino.
E quello che si fa col pianoforte non si può fare col violino e viceversa.
Ciao
Quando non serve il disaccoppiamento e la frequenza è bassa si può utilizzare qualsiasi cosa anche fai da te.
ThEnGi ha scritto:Mi confermate che un Analogico usato da 200 € è meglio di un cinese digitale...
Mio parere personale.
Con segnali periodici o pseudo periodici con Spike e fronti molto ripidi un buon oscilloscopio analogico 100MHz per il 95 per cento dei casi che tratta un hobbista è sicuramente una buona scelta .
Rimangono i casi in cui il segnale non è affatto periodico e interessa catturarlo in memoria e analizzare a posteriori tutto ciò che è successo.
In questo caso un oscilloscopio analogico non è adatto.
Poi come sempre può essere questione di gusti
C'è a chi piace il pianoforte e a chi il violino.
E quello che si fa col pianoforte non si può fare col violino e viceversa.
Ciao
600 Elettra
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Per il momento grazie a tutti per le risposte e i suggerimenti.
So bene di partire da un livello basso, ma non posso permettermi di fare riparare quello che a volte riesco a procurarmi, per questo, dove posso, certo di fare da me, logicamente chiedendo dei consigli.
Sono molto portato per le questioni meccaniche, per cui se devo smontare e rimontare 3 tastiere in mezza giornata (come ho fatto tempo fa), mi riesce facile, poi se c'è da riparare qualcosa di tipo meccanico, so come fare, ma i problemi sorgono quando entra in gioco un malfunzionamento, anche se allo stesso tempo è qualcosa di stimolante.
Ogni tanto (veramente in maniera sporadica) mi capita di controllare il datasheet di certi comportamenti che ad esempio penso di acquistare, di conseguenza vedo (come avviene per alcuni manuali di servizio di certi sintetizzatori) che sono indicate le modalità per eseguire dei test per verificare il corretto funzionamento (sulla carta) di un integrato, quindi presumo che debba procedere secondo quelle linee guida.
Ho un sintetizzatore che non si avvia (si accende solo il display, può essere regolato solo il contrasto e i led non si accendono, oltre al fatto principale, ovvero che il sistema operativo non si avvia) e ho individuato in particolare due integrati.
Non ha subito sbalzi di tensione (questa volta la scheda di alimentazione funziona perfettamente, per cui su questo sono a posto), su ogni connettore le tensioni sono corrette.
Ho visitato i due link allegati e gli oscilloscopi in vendita non sono male, ma basta farsi un giro per vederne a decine (seppur molti di questi provengano dall'estero).
Qui dalle mie parti ho contattato una persona che sta svendendo del materiale elettronico, tra cui due oscilloscopi, ma uno di questi lo sta vendendo a circa 200 euro e senza sonde e queste ultime sono essenziali, oltre al fatto che vendute separata costano non meno di un oscilloscopio usato dello stesso tipo economico.
Mi sono stati consigliati anche modelli digitali e per il fatto che potrei alimentarli con una batteria interna (tramite un power bank), riuscirei ad abbattere il costo per almeno una sonda differenziale acquistata appositamente e non sarei comunque collegato alla rete.
Non è mia intenzione fare dei test o lavorare su tensioni pericolose, ma allo stesso tempo voglio farlo in sicurezza.
Per questo sono contemporaneamente affascinato dall'idea di avere un oscilloscopio analogico (un po' come l'avere il multimetro analogico), potendo magari contare su un modello più performante rispetto ad un digitale venduti a basso costo, ma per il quale devo mettere in conto, peso, ingombro, acquisto delle sonde quasi sicuramente a parte e, anche se deve comunque esserci sempre, una maggiore accortezza nell'utilizzarlo visto che sarebbe collegato alla rete.
Ho letto che bisogna anche tenere in considerazione non solo la banda passante, ma anche eventualmente la memoria a disposizione e la frequenza di campionamento.
Sto cercando di ragionare bene e fare acquisti mirati, proprio per ritrovarmi oggetti utili, ma posso contare veramente su molto poco, perché le spese superano di 10/15 volte il costo degli oscilloscopi dei due link, ecco perché non posso allargarmi più di tanto.
So bene di partire da un livello basso, ma non posso permettermi di fare riparare quello che a volte riesco a procurarmi, per questo, dove posso, certo di fare da me, logicamente chiedendo dei consigli.
Sono molto portato per le questioni meccaniche, per cui se devo smontare e rimontare 3 tastiere in mezza giornata (come ho fatto tempo fa), mi riesce facile, poi se c'è da riparare qualcosa di tipo meccanico, so come fare, ma i problemi sorgono quando entra in gioco un malfunzionamento, anche se allo stesso tempo è qualcosa di stimolante.
Ogni tanto (veramente in maniera sporadica) mi capita di controllare il datasheet di certi comportamenti che ad esempio penso di acquistare, di conseguenza vedo (come avviene per alcuni manuali di servizio di certi sintetizzatori) che sono indicate le modalità per eseguire dei test per verificare il corretto funzionamento (sulla carta) di un integrato, quindi presumo che debba procedere secondo quelle linee guida.
Ho un sintetizzatore che non si avvia (si accende solo il display, può essere regolato solo il contrasto e i led non si accendono, oltre al fatto principale, ovvero che il sistema operativo non si avvia) e ho individuato in particolare due integrati.
Non ha subito sbalzi di tensione (questa volta la scheda di alimentazione funziona perfettamente, per cui su questo sono a posto), su ogni connettore le tensioni sono corrette.
Ho visitato i due link allegati e gli oscilloscopi in vendita non sono male, ma basta farsi un giro per vederne a decine (seppur molti di questi provengano dall'estero).
Qui dalle mie parti ho contattato una persona che sta svendendo del materiale elettronico, tra cui due oscilloscopi, ma uno di questi lo sta vendendo a circa 200 euro e senza sonde e queste ultime sono essenziali, oltre al fatto che vendute separata costano non meno di un oscilloscopio usato dello stesso tipo economico.
Mi sono stati consigliati anche modelli digitali e per il fatto che potrei alimentarli con una batteria interna (tramite un power bank), riuscirei ad abbattere il costo per almeno una sonda differenziale acquistata appositamente e non sarei comunque collegato alla rete.
Non è mia intenzione fare dei test o lavorare su tensioni pericolose, ma allo stesso tempo voglio farlo in sicurezza.
Per questo sono contemporaneamente affascinato dall'idea di avere un oscilloscopio analogico (un po' come l'avere il multimetro analogico), potendo magari contare su un modello più performante rispetto ad un digitale venduti a basso costo, ma per il quale devo mettere in conto, peso, ingombro, acquisto delle sonde quasi sicuramente a parte e, anche se deve comunque esserci sempre, una maggiore accortezza nell'utilizzarlo visto che sarebbe collegato alla rete.
Ho letto che bisogna anche tenere in considerazione non solo la banda passante, ma anche eventualmente la memoria a disposizione e la frequenza di campionamento.
Sto cercando di ragionare bene e fare acquisti mirati, proprio per ritrovarmi oggetti utili, ma posso contare veramente su molto poco, perché le spese superano di 10/15 volte il costo degli oscilloscopi dei due link, ecco perché non posso allargarmi più di tanto.
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In molti oscilloscopi analogici la misura differenziale può essere fatta con due sonde normali.
Premendo il tasto corrispondente viene visualizzata la differenza tra i due ingressi.
In questo modo si può lavorare in alta impedenza in modalità flottante senza dover collegare la massa dello strumento al circuito sotto misura.
Ciao
Premendo il tasto corrispondente viene visualizzata la differenza tra i due ingressi.
In questo modo si può lavorare in alta impedenza in modalità flottante senza dover collegare la massa dello strumento al circuito sotto misura.
Ciao
600 Elettra
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stefanopc ha scritto:In molti oscilloscopi analogici la misura differenziale può essere fatta con due sonde normali.
Premendo il tasto corrispondente viene visualizzata la differenza tra i due ingressi.
In questo modo si può lavorare in alta impedenza in modalità flottante senza dover collegare la massa dello strumento al circuito sotto misura.
Ciao
No, non credo proprio che sia così, la pinza della sonda va comunque collegata al riferimento del circuito sotto misura e in alta frequenza vanno collegate entrambe le pinze al riferimento
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BrunoValente
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Il mio messaggio precedente era relativo a
Se il riferimento del circuito da misurare è collegato al neutro e lo strumento è correttamente collegato a terra (tramite la spina di alimentazione) non è consigliabile collegare i coccodrilli delle sonde a nessuna parte del circuito in misura.
In questo caso il riferimento (massa - terra) è comunque già collegato.
Utilizzare uno strumento alimentato a batteria non è esattamente la scelta migliore in materia di sicurezza.
Piuttosto si può utilizzare un trasformatore di isolamento con cui alimentare il circuito in misura mantenendo lo strumento correttamente collegato a terra.
Col sistema delle due sonde in modalità differenziale si può evitare il trasformatore di isolamento anche se lo strumento è alimentato da rete e connesso alla terra.
Altrimenti esistono strumenti a batteria (fluke ad esempio ) pensati per l'utilizzo in tensione dotati di sonde specifiche completamente isolate che rispettano la normativa di doppio isolamento.
Anche i Bnc sono parzialmente in plastica per garantire la sicurezza dell'operatore.
Ciao
Mau77 ha scritto:Mi sono stati consigliati anche modelli digitali e per il fatto che potrei alimentarli con una batteria interna (tramite un power bank), riuscirei ad abbattere il costo per almeno una sonda differenziale acquistata appositamente e non sarei comunque collegato alla rete.
Non è mia intenzione fare dei test o lavorare su tensioni pericolose, ma allo stesso tempo voglio farlo in sicurezza.
Se il riferimento del circuito da misurare è collegato al neutro e lo strumento è correttamente collegato a terra (tramite la spina di alimentazione) non è consigliabile collegare i coccodrilli delle sonde a nessuna parte del circuito in misura.
In questo caso il riferimento (massa - terra) è comunque già collegato.
Utilizzare uno strumento alimentato a batteria non è esattamente la scelta migliore in materia di sicurezza.
Piuttosto si può utilizzare un trasformatore di isolamento con cui alimentare il circuito in misura mantenendo lo strumento correttamente collegato a terra.
Col sistema delle due sonde in modalità differenziale si può evitare il trasformatore di isolamento anche se lo strumento è alimentato da rete e connesso alla terra.
Altrimenti esistono strumenti a batteria (fluke ad esempio ) pensati per l'utilizzo in tensione dotati di sonde specifiche completamente isolate che rispettano la normativa di doppio isolamento.
Anche i Bnc sono parzialmente in plastica per garantire la sicurezza dell'operatore.
Ciao
600 Elettra
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L'Hantek che citi non lo vedo bene, non per la qualita' ma per l'ingombro e la necessita' di avere un laptop a fianco per visualizzare.
In un lab di solito si tende a minimizzare la quantita' di strumenti e"ciarpame assortito" allo scopo di avere un minimo di ordine.
Per me le scelte possibili che suggerisco sono due:
1) Un tektronix 465, analogico, banda 100MHz e doppia base tempi. Abbastanza ingombrante ma non massiccio come i mainframe 7000
2) Un SIglent 1102 CML. L'ho avuto in presistito per una annetto. Molto buono, sonde adeguate e molte funzionalita' davvero "funzionanti"
In piu' avendo l'interfaccia RS232 l'ho potuto interfacciare a un mio programma che scarica le forme d'onda acquisite e ne esegue la DFT/FFT (e molto altro. Lo stesso programma e' interfacciabile con i Tek serie 7000). La documentazione e' abbastanza scarna ma ho scoperto che l'interfaccia e' identica ai LeCroy per cui sono riuscito a decifrarne lo stream binario che "sputa fuori" col comando di dowload
Comunque Siglent, Hantek e Rigol sono (credo) tutti della stessa minestra (leggasi: stesso produttore OEM). Dignitosi, fino a 100 MHz e non danno sorprese. Ma mi riferisco a oscilloscopi stand-alone ovviamente.
Per avere un oscilloscopio dignitoso digitale nuovo non puoi spendere meno di 300 euro a mio avviso. AL disotto di quella cifra non trovi nulla di realmente affidabile.
Max
In un lab di solito si tende a minimizzare la quantita' di strumenti e"ciarpame assortito" allo scopo di avere un minimo di ordine.
Per me le scelte possibili che suggerisco sono due:
1) Un tektronix 465, analogico, banda 100MHz e doppia base tempi. Abbastanza ingombrante ma non massiccio come i mainframe 7000
2) Un SIglent 1102 CML. L'ho avuto in presistito per una annetto. Molto buono, sonde adeguate e molte funzionalita' davvero "funzionanti"
In piu' avendo l'interfaccia RS232 l'ho potuto interfacciare a un mio programma che scarica le forme d'onda acquisite e ne esegue la DFT/FFT (e molto altro. Lo stesso programma e' interfacciabile con i Tek serie 7000). La documentazione e' abbastanza scarna ma ho scoperto che l'interfaccia e' identica ai LeCroy per cui sono riuscito a decifrarne lo stream binario che "sputa fuori" col comando di dowload

Comunque Siglent, Hantek e Rigol sono (credo) tutti della stessa minestra (leggasi: stesso produttore OEM). Dignitosi, fino a 100 MHz e non danno sorprese. Ma mi riferisco a oscilloscopi stand-alone ovviamente.
Per avere un oscilloscopio dignitoso digitale nuovo non puoi spendere meno di 300 euro a mio avviso. AL disotto di quella cifra non trovi nulla di realmente affidabile.
Max
Se funziona quasi bene, è tutto sbagliato. A.Savatteri/M.Mazza
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Ok, grazie per i consigli.
Per come concepisco le cose, preferisco di gran lunga i modelli standalone, la compattezza fa sempre comodo.
Ho visto il Siglent SDS1102CML e non costa moltissimo (se confrontato ad altri modelli).
Ci arriverei quasi preciso, ma non potrei comunque spendere tutto quello che ho in questo momento, purtroppo i problema principale è quello.
Per come concepisco le cose, preferisco di gran lunga i modelli standalone, la compattezza fa sempre comodo.
Ho visto il Siglent SDS1102CML e non costa moltissimo (se confrontato ad altri modelli).
Ci arriverei quasi preciso, ma non potrei comunque spendere tutto quello che ho in questo momento, purtroppo i problema principale è quello.
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speedyant ha scritto:Ma si tratta di hobby o lavoro?
Nessuna delle due, nel mio caso si tratta in parte di necessità ed anche di curiosità.
Le necessità mi porta (per forza di cose) a dover risparmiare (non è una scelta, è un obbligo), mentre la curiosità mi aiuta a non demordere, anche se logicamente è frustrante avere a che fare continuamente con difficoltà di vario genere.
Chi c’è in linea
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