Elettrodotto nel Tirreno
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mario_maggi
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Mi domando con quale sincronia devono commutare le stazioni AC>AC e DC>AC,
presumo con un allineamento migliore delle decine di microsecondo, probabilmente tenendo conto del tempo di propagazione lungo la linea.
presumo con un allineamento migliore delle decine di microsecondo, probabilmente tenendo conto del tempo di propagazione lungo la linea.
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Immagino che la fase di ognuna delle due stazioni sia indipendente da quella dell'altra e che ognuna delle due aggiusti la propria fase per avere corrente e tensione in fase tra loro, quindi che si metta in fase con il resto della rete a cui fa capo, credo anche che, da questo punto di vista, la continua di mezzo tra le due stazioni sia un vantaggio.
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BrunoValente
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presumo con un allineamento migliore delle decine di microsecondo, probabilmente tenendo conto del tempo di propagazione lungo la linea.
E' vero, le mie affermazioni sono errate.
La commutazione del senso della energia transitante nel cavo(i) DC, dovrebbe poter avvenire lentamente senza criticità:
Prima si riduce la corrente transitante mantenendo costante la tensione continua in linea, riducendo l'assorbimento da parte del ricevente, poi l'erogatore passa in modalità ricevente di energia incrementando l'assorbimento, il precedente ricevitore ora generatore dovrebbe essere in grado di mantenere la tensione.
Ma la procedura deve essere nella pratica assai complessa.
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Sarà senz'altro gestita con un meccanismo automatico di regolazione continua
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BrunoValente
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a chi possa interessare il controllo:
http://cigre.ru/research_commitets/ik_r ... Beyond.pdf
Nei convertitori a corrente impressa, a tiristori (finora tutti quelli con ritorno marino sono fatti così), per invertire il senso della trasmissione di potenza, si inverte la tensione.
Questo permette anche di mantenere inalterata la direzione della corrente degli elettrodi marini, in modo che quello progettato da anodo lavori sempre da anodo, e viceversa.
http://cigre.ru/research_commitets/ik_r ... Beyond.pdf
Nei convertitori a corrente impressa, a tiristori (finora tutti quelli con ritorno marino sono fatti così), per invertire il senso della trasmissione di potenza, si inverte la tensione.
Questo permette anche di mantenere inalterata la direzione della corrente degli elettrodi marini, in modo che quello progettato da anodo lavori sempre da anodo, e viceversa.
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Mi metto la giacca di un elettricista dilettante e curioso e mi scuso profondamente per la domanda.
perché non viene usata questa tecnica HVDC anche per le forniture nelle città, nelle campagne o nei paesi convertendo in alternata solo le utenze finali o le forniture di quartiere?
Grazie per la risposta
perché non viene usata questa tecnica HVDC anche per le forniture nelle città, nelle campagne o nei paesi convertendo in alternata solo le utenze finali o le forniture di quartiere?
Grazie per la risposta
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carlopavana
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E' difficile fare una valutazione complessiva, certamente le nuove tecnologie consentono un maggiore uso della continua.
Vorrei ricordare Nicola Tesla, al quale si attribuiscono le cose più strampalate mentre un suo merito è stato quello di proporre a suo tempo l'alternata contro concorrenti del calibro di Edison.
Vorrei ricordare Nicola Tesla, al quale si attribuiscono le cose più strampalate mentre un suo merito è stato quello di proporre a suo tempo l'alternata contro concorrenti del calibro di Edison.
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carlopavana ha scritto:perché non viene usata questa tecnica HVDC anche per le forniture nelle città...
Credo sia antieconomica e troppo complessa per essere gestita capillarmente e quindi che venga utilizzata solo quando non se ne può fare a meno.
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BrunoValente
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