Da quanti Ah sono quelle batterie?
Il controllo di fine carica in tensione sulla serie di xx elementi non è il massimo (può succedere di tutto senza che la tensione cambi radicalmente) ma piuttosto che nulla.
Si potrebbe misurare anche il cambio di temperatura che avviene a fine carica.
Io valuterei il passaggio al litio se lo spazio lo consente.
Ciao
Controllo carica batterie Ni-Cd
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Elidur ha scritto:Oppure potrei utilizzare un LM358 anche se è doppio. Non saprei se esiste la versione a singolo OpAmp.
Mezzo 358 va bene. Fra lo schema originale e il tuo c'e` una differenza sostanziale, Rb.
E usare un l200 con cui puoi controllare sia tensione che corrente?
Per usare proficuamente un simulatore, bisogna sapere molta più elettronica di lui
Plug it in - it works better!
Il 555 sta all'elettronica come Arduino all'informatica! (entrambi loro malgrado)
Se volete risposte rispondete a tutte le mie domande
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Potresti utilizzare anche un LM317 per fare un alimentatore a corrente costante limitato in tensione.
Qualche info alla pagina seguente.
viewtopic.php?f=1&t=83712&hilit=Batteria+Caricabatteria&start=10#p885641
Ciao
Qualche info alla pagina seguente.
viewtopic.php?f=1&t=83712&hilit=Batteria+Caricabatteria&start=10#p885641
Ciao
600 Elettra
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IsidoroKZ ha scritto:
Mezzo 358 va bene. Fra lo schema originale e il tuo c'e` una differenza sostanziale, Rb.
Inserire mezzo 358 non è un problema però non capisco la differenza sostanziale con RB. Cosa mi sfugge?
Poi potrei anche vedere di combinare qualcosa con L200 però non l'ho in casa...
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@
IsidoroKZ
Ho provato lo LM358.
Funziona ma devo spiegare un po' di modifiche comuni a tutti gli OpAmp Utilizzati: uA741, TL081 e LM358.
DZ1, R3, TR2 e R7 sono stati modificati e sostituiti, rispetto all'originale, soltanto per raggiungere il valore di tensione e corrente necessari, fin qui tutto normale.
C1, invece, se non lo applico si verifica una sweep che spazzola da 30 a 50kHz quando il dispositivo è alimentato ma non è in carica. L'intensità del segnale alternato è molto forte, circa 2V.
Lo sweep c'è anche durante la fase di carica ma è d'intensità molto basso al punto che riesco a misurarlo con il frequenzimetro ma non con il multimetro come intensità.
Non so se valga la pena di utilizzare un LM358 che va anche attuata la neutralizzazione della sezione non utilizzata. Il risultato leggermente migliore si ottiene con il TL081, nel senso che C1, invece di essere da 4,7nF può scendere a 3,9nF, per il resto è tutto invariato. Il circuito carica fino al raggiungimento di 14,4V poi smette di caricare.
Quel problema di, forse autooscillazione, c'è con tutti gli OpAmp ma se scollego la base di TR1 dal circuito l'oscillazione si spegne.
Lo L200 non ce l'ho. Potrei sentire
gianniniivo ma se anche lui è sprovvisto andrei troppo in la con il tempo, dovendolo acquistare.
@
stefanopc: avevo trovato un circuito un po' più completo con lo LM317 ma non l'ho salvato. Se riuscirò a recuperarlo potrei provarlo.

Ho provato lo LM358.
Funziona ma devo spiegare un po' di modifiche comuni a tutti gli OpAmp Utilizzati: uA741, TL081 e LM358.
DZ1, R3, TR2 e R7 sono stati modificati e sostituiti, rispetto all'originale, soltanto per raggiungere il valore di tensione e corrente necessari, fin qui tutto normale.
C1, invece, se non lo applico si verifica una sweep che spazzola da 30 a 50kHz quando il dispositivo è alimentato ma non è in carica. L'intensità del segnale alternato è molto forte, circa 2V.
Lo sweep c'è anche durante la fase di carica ma è d'intensità molto basso al punto che riesco a misurarlo con il frequenzimetro ma non con il multimetro come intensità.
Non so se valga la pena di utilizzare un LM358 che va anche attuata la neutralizzazione della sezione non utilizzata. Il risultato leggermente migliore si ottiene con il TL081, nel senso che C1, invece di essere da 4,7nF può scendere a 3,9nF, per il resto è tutto invariato. Il circuito carica fino al raggiungimento di 14,4V poi smette di caricare.
Quel problema di, forse autooscillazione, c'è con tutti gli OpAmp ma se scollego la base di TR1 dal circuito l'oscillazione si spegne.
Lo L200 non ce l'ho. Potrei sentire

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Elidur ha scritto:lo spazio è troppo scarso e quel circuito non ci entra
Certe volte la butto in filosofia e mi chiedo che vantaggio ci sia a usare gli operazionali. Per quanto riguarda l'insensibilità alle variazioni della tensione di alimentazione, un circuito a componenti discreti che mettesse lo zener quasi direttamente in serie all'anello potrebbe comportarsi addirittura meglio.
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Elidur ha scritto:
Lo L200 non ce l'ho. Potrei sentiregianniniivo ma se anche lui è sprovvisto andrei troppo in la con il tempo, dovendolo acquistare.
Prima di dire qualcosa su L200 vorrei formulare alcune considerazioni sull'alimentatore.
Al passaggio [1] sostieni che il sistema di ricarica è composto da un alimentatore in grado di erogare una corrente di 400mA a 18,5V, suppongo non stabilizzati.
Posso sbagliare ma credo che quel piccolo alimentatore non sia adatto per realizzare l'automatismo. Fossi in te lo lascerei nella valigetta e lo utilizzerei nel caso ti dovesse capitare di ricaricare i pacchi batteria al di fuori della tua abitazione, eventualità alquanto remota. Anche EcoTan ha manifestato perplessità circa l'adeguatezza del dispositivo.
Se proprio sei deciso a realizzare l'automatismo, lo dovrai realizzare in un contenitore a parte, come hai già ipotizzato, ma come alimentatore dovresti utilizzare uno di quegli switching per PC portatili. Hanno una tensione di uscita più o meno simile a quella dell'alimentatore originale del trapano ma sono in grado di erogare una corrente che come minimo è di 2A, ma anche superiore. In più hanno la tensione stabilizzata.
Fintanto che utilizzi un operazionale e un BJT è possibile che l'alimentatore originale possa reggere in qualche modo il carico ma se ti orienti sui regolatori in sinergia con un operazionale, dubito che quel piccolo alimentatore possa risultare sufficiente a soddisfare la dispersione termica e la corrente richiesta per la ricarica. Poi con una tensione non stabilizzata diventa problematico anche calcolare i valori resistivi di "contorno" per le regolazioni. Pensaci. Se non possiedi un alimentatore di quel tipo (inutilizzato) te lo posso dare io ma ritengo che avrai di che scegliere tra i tuoi vari residui accumulati nel tempo.
Per quanto concerne i regolatori ho parecchi LM317 e una ventina di potenti LT1083 che sopportano una corrente di 7A ma credo che tanta corrente non ti occorra.
Quanto agli L200, purtroppo, sono messo male. Ho trovato un solo esemplare ma è già stato utilizzato. I reofori hanno ancora la lunghezza originale ma risultano stagnati e non posso garantire che sia funzionante. Sicuramente non l'ho utilizzato io, dato che quel modello di regolatore non l'ho mai acquistato ed utilizzato. Probabilmente fa parte dell'eredità di Enrico. In ogni caso se vuoi provarlo passa a prenderlo ma di schemi che utilizzano quel componente per ricaricare batterie non ne possirdo e mi sembra di non averne mai visti. Poi se vuoi anche la segnalazione del raggiungimento del fine carica, bisognerà aggiungere un circuitino che gestisca anche tale funzione.
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gianniniivo
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Proprio questa mattina stavo parlando di batterie ricaricabili con i miei colleghi più giovani, ed accendendo ora il PC mi ritrovo questo argomento.
Da quando esistono le batterie ricaricabili, alla fine mi sono ritrovato ad apprezzare solo due tipi di batterie, per robustezza ed affidabilità.
1) batterie al piombo (originali) se ben gestite potrebbero accompagnare l'utente per quasi una vita.
2) batterie al Nichel/Cadmio. In confronto ad una bassa resa tra peso/capacità sono molto tolleranti per la ricarica e soprattutto hanno una autoscarica minima.
come esempio vi porto che attualmente i miei pacchi batteria al litio oppure NI/mH dopo 30 giorni sono semiscarichi ( o completamente scarichi ) mentre quelli fuori moda, al nichel cadmio hanno ancora una buona capacità e non mi lasciano mai a piedi.
per gli L200 ne ho qualcuno mai usati ancora in stecca (se a qualcuno serve).
ma per caricare le NI/Cad mi è sempre bastato usare un alimentatore in corrente ad 1/10 oppure se in carica fissa 1/50 della loro capacità senza avere mai problemi (L200 ancora un buon candidato oppure Lm 317 in configurazione corrente costante (anche 78xx o altro)).
Pacchi batterie NiCad per applicazioni non estreme ne ho funzionanti da circa 15 anni.
saluti
Da quando esistono le batterie ricaricabili, alla fine mi sono ritrovato ad apprezzare solo due tipi di batterie, per robustezza ed affidabilità.
1) batterie al piombo (originali) se ben gestite potrebbero accompagnare l'utente per quasi una vita.
2) batterie al Nichel/Cadmio. In confronto ad una bassa resa tra peso/capacità sono molto tolleranti per la ricarica e soprattutto hanno una autoscarica minima.
come esempio vi porto che attualmente i miei pacchi batteria al litio oppure NI/mH dopo 30 giorni sono semiscarichi ( o completamente scarichi ) mentre quelli fuori moda, al nichel cadmio hanno ancora una buona capacità e non mi lasciano mai a piedi.
per gli L200 ne ho qualcuno mai usati ancora in stecca (se a qualcuno serve).
ma per caricare le NI/Cad mi è sempre bastato usare un alimentatore in corrente ad 1/10 oppure se in carica fissa 1/50 della loro capacità senza avere mai problemi (L200 ancora un buon candidato oppure Lm 317 in configurazione corrente costante (anche 78xx o altro)).
Pacchi batterie NiCad per applicazioni non estreme ne ho funzionanti da circa 15 anni.
saluti
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Io ho 4 celle di scorta della nissan Leaf(usate 62Ah 7.2V 2S2P) .
Sono da oltre 3 anni inutilizzate e non le ho piu caricate da allora.
Misurate con multimetro 3.78V
Mi spiace ma da quando esiste la tecnologia Li-xx tutto il resto ha perso di significato.
Specialmente le Li-Ion se trattate correttamente durano veramente moltissimo.
Le vecchie tecnologie purtroppo non sono nemmeno paragonabili.
Certo in alcuni ambiti resistono ma non grazie alle caratteristiche elettriche.
Ciao
Sono da oltre 3 anni inutilizzate e non le ho piu caricate da allora.
Misurate con multimetro 3.78V
Mi spiace ma da quando esiste la tecnologia Li-xx tutto il resto ha perso di significato.
Specialmente le Li-Ion se trattate correttamente durano veramente moltissimo.
Le vecchie tecnologie purtroppo non sono nemmeno paragonabili.
Certo in alcuni ambiti resistono ma non grazie alle caratteristiche elettriche.
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