Buonasera a tutti,
avrei una domanda da sottoporre alla vostra attenzione:
negli alimentatori di tipo “trasformerless” viene normalmente utilizzato un condensatore di opportuno valore tale da ridurre la tensione di rete al valore richiesto dal progetto e che per motivi di sicurezza, è consigliato l’utilizzo di quelli aventi classe “X”.
La mia domanda è questa, al posto di condensatori in classe “X” è possibile utilizzare i condensatori di marcia per motori elettrici monofase?
In caso negativo potreste indicarmi i motivi?
Grazie!
Condensatori per alimentatori transformerless
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Direi che in teoria, tranne gli elettrolitici per ovvi motivi, tutti i condensatori in grado di sopportare la tensione a cui sono sottoposti possono andare bene, ovviamente con il rischio che se deteriorano e vanno in cortocircuito fanno arrivare l'alta tensione di rete sul carico.
Direi quindi che in pratica conviene scegliere quei condensatori che sono meno soggetti degli altri ad andare in cortocircuito, che non mi pare siano gli X ma gli Y, comunque non sono sicuro e aspetta che arrivino altri interventi.
Se vuoi sapere tutto sui transformerless leggi qui
Direi quindi che in pratica conviene scegliere quei condensatori che sono meno soggetti degli altri ad andare in cortocircuito, che non mi pare siano gli X ma gli Y, comunque non sono sicuro e aspetta che arrivino altri interventi.
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BrunoValente
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nel thread Condensatori siglati x1 x2 y1 y2.
al topic 6 ..
al topic 6 ..
mir ha scritto: i condensatori in classe X2 possono trovarsi solitamente connessi in parallelo all'alimentazione di piccoli elettrodomestici, con funzione di filtro,questo perché hanno la caratteristica di autorigenerarsi, ed in caso di guasto non rimangono in cortocircuito; mentre i condensatori di filtro riportanti la sigla Y2, vengono connessi tra la tensione ed e la terra dell'apparecchio,garantendo un buon isolamento, reggono tensioni molto elevate,in caso di guasto a causa della perforazione del dielettrico, non si portano in cortocircuito; solitamente son del tipo in polipropilene.
I circuiti sono controcorrente. Seguono sempre la massa
-Per rispondere utilizza il tasto [RISPONDI] e non il tasto [CITA], grazie.-
-Per rispondere utilizza il tasto [RISPONDI] e non il tasto [CITA], grazie.-
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Scusa
mir, a me pare che i condensatori X possano deteriorare andando in cortocircuito e che per questo vengono utilizzati solo in parallelo alla rete proprio perché l'eventuale cortocircuito da essi provocato non comporta rischio di shock elettrico ma fa solo intervenire i fusibili, anche al messaggio [2] del thread da te citato
RenzoDF mi pare li descriva così.


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BrunoValente
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Ciao, volevo intanto ringraziare te e mir per il vostro intervento.
Ritornando al thread citato da mir al topic 6, per la classe "X" è riportato:
“hanno la caratteristica di autorigenerarsi, ed in caso di guasto non rimangono in cortocircuito”
e per la classe "Y":
"in caso di guasto a causa della perforazione del dielettrico, non si portano in cortocircuito; solitamente son del tipo in polipropilene."
Da quello che capisco sembra che per entrambe le classi in caso di guasto, non vanno in cortocircuito, è giusto?
E quindi, nel caso dei "transformerless", se il condensatore in serie (ipotizziamo di classe X) va in anomalia cosa succede al circuito a valle?
Grazie
Ritornando al thread citato da mir al topic 6, per la classe "X" è riportato:
“hanno la caratteristica di autorigenerarsi, ed in caso di guasto non rimangono in cortocircuito”
e per la classe "Y":
"in caso di guasto a causa della perforazione del dielettrico, non si portano in cortocircuito; solitamente son del tipo in polipropilene."
Da quello che capisco sembra che per entrambe le classi in caso di guasto, non vanno in cortocircuito, è giusto?
E quindi, nel caso dei "transformerless", se il condensatore in serie (ipotizziamo di classe X) va in anomalia cosa succede al circuito a valle?
Grazie
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maurizio62
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Ma è proprio questo il punto: io temo che nel messaggio [6] la descrizione del comportamento dei condensatori X non sia corretta, per questo ho scritto il [4] qui sopra.
Sentiamo cosa ci dice
mir visto che fu lui a scrivere il [6] nell'altro thread.
Sentiamo cosa ci dice

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BrunoValente
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Da quello che ricordo i condensatori di classe Y rispettano requisiti più rigorosi di quelli di classe X, infatti sono gli unici ammessi per il collegamento tra conduttori attivi e terra come avete già detto.
Penso comunque che il guasto di un condensatore in classe X possa generare un corto in casi molto rari.
Penso comunque che il guasto di un condensatore in classe X possa generare un corto in casi molto rari.
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I condensatori X possono benissimo andare in corto, ad esempio in presenza di una sovratensione, ma sono autocicatrizzanti (self-healing) se sono collegati fra fase e neutro. Quando vanno in corto e c'e` tanta corrente disponibile, la metallizzazione intorno al corto viene distrutta e il corto sparisce. Ma questo richiede un impulso di corrente di valore elevato. La richiesta per un X collegato sulla rete e` che in caso di corto non si incendi!
Se un X va in corto in un alimentatore senza trasformatore, non c'e` la corrente di cortocircuito per eliminare il corto, semplicemente va in fumo tutto quello che segue
Per gli isolamenti sicuri si mettono in serie due condensatori, eventualmente Y, almeno se uno cede c'e` ancora l'altro. Poi bisogna riconoscere il guasto!
Se un X va in corto in un alimentatore senza trasformatore, non c'e` la corrente di cortocircuito per eliminare il corto, semplicemente va in fumo tutto quello che segue

Per gli isolamenti sicuri si mettono in serie due condensatori, eventualmente Y, almeno se uno cede c'e` ancora l'altro. Poi bisogna riconoscere il guasto!
Per usare proficuamente un simulatore, bisogna sapere molta più elettronica di lui
Plug it in - it works better!
Il 555 sta all'elettronica come Arduino all'informatica! (entrambi loro malgrado)
Se volete risposte rispondete a tutte le mie domande
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Aggiungerei solo che gli alimentatori a caduta capacitiva sono "tollerabili" con le dovute precauzioni in applicazioni selezionate e per correnti "basse".
Il fatto che invece tu sia arrivato a vedere condensatori per motori -cioè nell'ordine dei microfarad a decine
- mi fa pensare che tu cerchi di spingerti a correnti dove la soluzione è invece un piccolo flyback tipo un wall adapter 
Il condensatore perde su tutti i fronti, sicurezza e prestazioni prima di tutto, ma anche su costo e volume fisico.
Il fatto che invece tu sia arrivato a vedere condensatori per motori -cioè nell'ordine dei microfarad a decine


Il condensatore perde su tutti i fronti, sicurezza e prestazioni prima di tutto, ma anche su costo e volume fisico.
Se ti serve il valore di beta: hai sbagliato il progetto!
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Quello che dici carloc è vero! avevo in mente un progetto di alimentatore transformerless con corrente in uscita intorno ai 0,5 – 1 A, ma dopo quanto ho letto nella tua e nelle precedenti risposte, ho capito che la tipologia di questi alimentatori per il progetto che volevo fare, non è conveniente in quanto a prestazioni e soprattutto a sicurezza oltre che al costo del condensatore stesso.
Bene adesso ho le idee più chiare sulle classi "X" e "Y" dei condensatori
Vi ringrazio intanto tutti per le risposte che mi avete dato!
Grazie ancora e Buona serata
Maurizio
Bene adesso ho le idee più chiare sulle classi "X" e "Y" dei condensatori

Vi ringrazio intanto tutti per le risposte che mi avete dato!
Grazie ancora e Buona serata
Maurizio
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maurizio62
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