Da quello che leggo su un libro di tpsee il sistema isolato-terra (IT) è poco usato, o almeno è usato solo nei casi in cui le distanze sono molto brevi (se ho ben capito).
Vorrei capire praticamente cosa succederebbe se l'ente erogatore dell'energia elettrica non collegasse a terra il neutro nel caso di lunghe distanze (quindi né TT né TN).
Lo chiedo perché stando con i piedi a terra e con le mani su qualche parte in tensione chiudo un circuito proprio perché l'ente ha avuto questa idea di collegare il neutro a terra...almeno così fa capire il libro.
Non capisco poi perché usare IT in forma trifase. Sempre se capisco bene, con la monofase sarebbe intrinsecamente più sicuro...A che serve poi quella specie di impedenza con la quale anche nell'IT si collega a terra in qualche modo il neutro?
Domanda collegata. Ho capito che per "prendere la corrente" devo stare contemporaneamente a contatto con due diverse parti del mio corpo con parti a potenziale diverso. Non che lo voglio fare, ma solo per sapere, se toccassi solo una fase, senza toccare altro, cosa mi succederebbe?
Grazie in anticipo!
Perché neutro a terra?
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jaelec ha scritto:tpsee
Ho dovuto cercare con google il significato, che acronimo fastidioso
se l'ente erogatore dell'energia elettrica non collegasse a terra il neutro nel caso di lunghe distanze
Avresti un sistema IT con grande capacità fra linee e terra, quindi la corrente capacitiva sarebbe alta.
.perché usare IT in forma trifase
Perché hai un carico trifase e vuoi una alta continuità di servizio (evitare il distacco automatico al primo guasto)
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...., se toccassi solo una fase, senza toccare altro, cosa mi succederebbe?
Sono poco competente, penso dipenda dalla capacità elettrica del tuo corpo rispetto l'ambiente. A sensazione direi che la superficie del tuo corpo sarà 1 m quadro.
Forse occorre calcolare la capacità di una sfera di pari superfice rispetto all'infinito.
La capacità sarà di 1 nF ?
La corrente se tocchi in un punto sarà I = V x 6,28 x F x C, prova a fare i calcoli.

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Goofy ha scritto:jaelec ha scritto:tpsee
Ho dovuto cercare con google il significato, che acronimo fastidioso
Io a suo tempo feci il liceo e anchi'o non sapevo cosa fossero tdp (come qualcuno continua a chiamarlo) o tpsee ma da quanto ho potuto vedere ultimamente sono acronimi regolarmente usati negli istituti tecnici. Famosi sono anche altri acronimi tipo ptof, pcto e via dicendo. Pare che si usi fare così...e ogni certo numero di anni si cambia acronimo...
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jaelec ha scritto:Famosi sono anche altri acronimi tipo ptof, pcto e via dicendo.
Ptof è figlio di pof e nipote di miur, pcto è cugino di secondo grado di asl (da non confondere con l'omonimo della sanità).
Tdp è estinta (Lte pare che sia il suo clone ma non dappertutto), ttimd è l'ultimo nato, figlio (pare illegittimo) di tim che è cognato (quasi gemello) di tma e di teea.
Sebastiano
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"Eo bos issettaìa, avanzade e non timedas / sas ben'ennidas siedas, rundinas, a domo mia" (P. Mossa)
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nelle distribuzioni pubbliche il neutro e' OBBLIGATORIAMENTE a terra per vari motivi:
ogni fase deve avere verso terra la tensione stellata e non la concatenata.
deve far intervenire in modo sicuro le protezioni contro i guasti a terra ( differenziali )
DEVE EVITARE NEL MODO PIU' ASSOLUTO che guasti all'interno del trasformatore possano immettre la MT o parte di essa sul circuito secondario.
ogni fase deve avere verso terra la tensione stellata e non la concatenata.
deve far intervenire in modo sicuro le protezioni contro i guasti a terra ( differenziali )
DEVE EVITARE NEL MODO PIU' ASSOLUTO che guasti all'interno del trasformatore possano immettre la MT o parte di essa sul circuito secondario.
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jaelec ha scritto:Vorrei capire praticamente cosa succederebbe se l'ente erogatore dell'energia elettrica non collegasse a terra il neutro nel caso di lunghe distanze (quindi né TT né TN).
Esiste almeno un paese ove la distribuzione pubblica è, almeno in parte, IT (il resto è TN).
La Norvegia.
Agli utenti sono distribuite tre o due fasi senza neutro.
Cosa succede?
Si tratta di un IT vasto, quindi c'è una certa capacità verso terra della rete, oltre che l'impedenza in cabina, visto che non è completamente isolata da terra ma collegata a terra da una impedenza elevata nota.
In caso di guasto a terra prima del contatore, il distributore non deve interrompere perché l'entità del guasto non è elevatissima (qualche centinaio di milliampere) e gli utenti non restano al gelo senza energia elettrica.
Ovviamente il guasto è rilevato e in breve tempo lo riparano.
In sostanza è un "quasi TT" senza neutro.
Gli utenti devono proteggersi e interrompere al primo guasto dopo il contatore.
Dato che la corrente di primo guasto è nota, non è difficile usare i differenziali.
Se fosse un IT completamente isolato? ammesso di poter trascurare le capacità?
Non si potrebbe rilevare facilmente un primo guasto, soprattutto sarebbe difficile da localizzare e quindi escludere il guasto selettivamente senza interrompere tutta la rete IT.
E se non interrompi il primo guasto a terra, prima o poi accade il secondo (su un'altra polarità) e allora rischi di tirare giù tutta la rete.
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