È una cosa che si percepisce quando si assume una certa esperienza nel campo. I fattori che contribuiscono a questa percezione quasi mistica sono molteplici.
Alcuni sono già stati elencati qui sopra (componenti sottodimensionati, costruzione scadente,...)
Altri sono piú nascosti. In internet c'è diversa gente competente che, tra le altre cose, per il pubblico intrattenimento apre questi prodotti, ci guarda dentro e cerca di capire quali sono pregi e difetti. Senza voler fare pubblicità a qualcuno, Bigclive su YouTube è uno di questi, che seguo volentieri perché mi è simpatico, sa di cosa parla e non si prende troppo sul serio. Tra le cose che ha smontato c'era un alimentatore USB (quelli per ricaricare il telefonino) in cui la distanza tra la pista dei 230 V in ingresso era estremamente vicina a quella della tensione di uscita. Questo, collegato con la già citata pessima costruzione, portava ad un ponticello accidentale tra le due piste. Risultato 230 V sul connettore USB. Il video, se interessa, è qui.
Se questo sembra un problema, c'è di meglio: qui mostra come un magnetotermico in realtà contiene un semplice ponte tra ingresso e uscita. Stiamo parlando di un dispositivo di sicurezza. È equivalente a vendere preservativi fatti della reticella con cui si fanno le zanzariere. Ridicolo? Beh, guarda il video.
Questa è la filosofia di questi venditori (chi piú, chi meno, ma tutti su questa falsa riga): fottere il cliente vendendo la qualità peggiore possibile. Se uno muore in un incendio perché il magnetotermico non era un magnetotermico, non gliene frega niente. Loro hanno fatto il loro guadagno.
La dimostrazione ce l'abbiamo nel post qui sopra: se mettono un display al puro scopo di ingannarti facendoti credere che quella sia la temperatura che regolano, allora possono anche vendere le mascherine FFP2 con la certificazione falsificata.
La lista non ha fine, è il business model su cui lavorano.
E da qui a dire che vendono solo schifezze, il passo è breve e probabilmente un'ipotesi non troppo azzardata.
Perché il discorso dovrebbe essere diverso per la stazione saldante? È meno probabile che ti mandi a fuoco la casa, ma potrebbe durare 2 anni così come potrebbe durare 2 giorni. Potrebbe avere la messa a terra curata bene come quella del caricabatterie rosa e potresti avere una dispersione a 115 V (il tipico filtro di ingresso, se ce l'hanno messo) sulla punta, cosa molto apprezzata dagli ingressi dell'LMP7721 che stai saldando.
Uno dei discorsi che si fanno sempre (e sono stati fatti anche nei post precedenti) è il seguente: il prodotto di marca sì, è buono, ma costa 100. Il prodotto scadente, sì è scadente, ma costa 5 per il pacco di 10.
Questo è un discorso puramente monetario: c'è anche il discorso della soddisfazione di fare un lavoro con un utensile che non mi abbandona quando mi serve, che è facile da usare, che aiuta ad ottenere una buona saldatura, eccetera...
Per mettere le cose in prospettiva possiamo parlare della mia prima stazione saldante.
Avevo un saldatore comprato al brico di quelli da una ventina di euro, ma non riuscivo a saldare. Mi sono rivolto ad un amico radioamatore che mi ha spiegato quale fosse il problema e mi ha consigliato di comprare una stazione saldante, raccomandandomi la WTCP 51 di Weller.
Era la fine degli anni '90. Io andavo al liceo e ricevevo una paghetta dai miei genitori.
La WTCP 51 me la sono comprata con i miei soldi, mettendo da parte la paghetta.
Mi è costata 15 settimane di paghetta!
Ho mai rimpianto di aver speso quei soldi (che a quei tempi erano una somma ingente per me)?
No, mai. A tutt'oggi, quasi 25 anni dopo quella stazione saldante funziona perfettamente e la uso regolarmente per i miei progetti hobbystici.
Quante punte da 5 soldi per 10 pezzi mi sarei mangiato in 25 anni, se avessi comprato il modello feccia? Probabilmente una quantità tale da vanificare il risparmio.
Tutto ciò per dire che quando qualcuno tira in ballo solo il fattore economico, non suscita grandi simpatie in me.
Sono d'accordo che i soldi (soprattutto in un periodo come questo) sono una risorsa limitata, ma non parliamo di differenze incredibili. Se si è nella condizione di poter comprare una stazione saldante cinese, allora non si sta facendo la fame. Mettendo da parte qualche sesterzio per un paio di settimane e rinunciando a una spesa magari futile si arriva rapidamente nella campo delle stazioni saldanti accettabili, che non ti danno la scossa, che non ti rosolano i componenti e che durano senza problemi 25 anni.
Inoltre il voler adottare questa strategia del comprare roba ultra-economica per poi buttarla e sostituirla quando inevitabilmente smette di funzionare, ha un paio di effetti collaterali non proprio desiderabili:
- inquinamento e dilapidazione di risorse
- lavoro in condizioni etiche opinabili
- ma soprattutto: un circolo vizioso per cui si trova solo questo tipo di merce-spazzatura. Se tutti comprano l'articolo schifezza, il produttore di articoli di qualità andrà inevitabilmente in fallimento (o passerà a produrre spazzatura anche lui). E a quel punto smetteremo di avere la scelta: se vuoi comprare un paio di ciabatte trovi solo quelle con un tenore di bisfenoli che supera il limiti di assorbimento dettati dalla legge dopo 10 minuti che le indossi (non sto inventando, si trovano in vendita anche quelle su AliExpress).
Per inciso, visto che tutti fanno i fighi con le loro Weller

Un mio collega di lavoro ha una stazione simile a quelle che hai linkato, nella versione leggermente meno schifosa (credo che l'abbia comprata su DigiKey), ma è comunque un prodotto OEM cinese.
Quando usa l'aria calda sembra un turboelica in fase di decollo, l'ergonomia d'uso è atroce e il flusso d'aria difficile da controllare.
A titolo di confronto io ho una Weller WAD 101 (e qui ammetto che parliamo di un livello di prezzi completamente diverso) e non c'è assolutamente paragone!
Bottom line: se compri roba buona vale il detto you get what you pay for. Se compri schifezze no-name vale il detto chi è causa del suo male pianga sè stesso.
Boiler