Ciao,
in una cabina di cemento outdoor, per il contatore elettrico, in zona umida e fredda di notte in inverno ho posto per ben due volte un driver LED che mi contralla le luci intorno alla villetta. La cabina ha una grata frontale che consente il passaggio dell'aria. Ben due volte, dopo qualche mese di regolare funzionamento, il driver smette di funzionare e aprendo l'involucro di plastica ho capito bene il perché: tracce e saldature corrose. Credo per colpa della formazione di condensa poiché il circuito emana un certo tepore durante il suo funzionamento ed essendo rinchiuso in un involucro di plastica, la differenza caldo interno e freddo esterno provoca la formazione di condensa internamente. Dopo il secondo driver rovinato ho acquistato un aliemtatore switching di quelli in scatola metallica forata (allego foto). Per il momento funziona molto bene e non scalda essendo anche parecchio sovradimensionato rispetto ai driver precedenti ma vari pareri mi hanno confuso le idee e mi sono reso conto di quanto sia ignorante in materia. Il rivenditore di materiale elettrco mi dice che, ad ogni modo, questi dispositivi non sono fatti per stare in posti molto umidi e freddi ed è quindi meglo proteggerli con una scatola sigillata di quelle per derivazione a norma IP65/66. Io mi chiedo: ma se un circuito scalda (non è il caso di quest'ultimo alimentatore, però) e lo chiudo ermeticamente in un contenitore IP66 riposto nella solita cabina del contatore al freddo e all'umido, non forma lo stesso la condensa internamente? Non è più opportuno tenere lo switching in metallo forato così com'è senza rinchiuderlo ? Di fronte a questa mia perplessità, il rivenditore allora mi suggerische di applicare una piccola ventola nel contenitore per avere il ricircolo dell'aria ma... confondendomi ancor di più e idee. Insomma... secondo voi?
dispositivi elettronici in outdoor e lotta vs. condensa
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MASSIMO-G,
lillo,
sebago
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Per la questione "custodia IP" hai ragione tu.
Le custodie sono stagne all'acqua, non al vapore: l'umidità entra, condensa e non esce.
Per il resto devi vedere che cosa specifica il conduttore come valori ammessi per temperatura e umidità, e cercare di rispettarli.
Nel tuo caso sono Working temperature: -10°C~+60°, 20%~90%RH
(tratti da https://www.amazon.co.uk/S-180-12-12V-1 ... AndDetails)
Le custodie sono stagne all'acqua, non al vapore: l'umidità entra, condensa e non esce.
Per il resto devi vedere che cosa specifica il conduttore come valori ammessi per temperatura e umidità, e cercare di rispettarli.
Nel tuo caso sono Working temperature: -10°C~+60°, 20%~90%RH
(tratti da https://www.amazon.co.uk/S-180-12-12V-1 ... AndDetails)
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Nei parcometri per pagare la sosta che si trovano nelle strade delle città usano una resistenza che si attiva in particolari condizioni di umidità e temperatura per tenere "caldo l'ambiente"
Comunque per evitare corrosioni potresti proteggere la scheda con resina Vendono spray che puoi spruzzare sopra la scheda e forma uno strato protettivo
Comunque per evitare corrosioni potresti proteggere la scheda con resina Vendono spray che puoi spruzzare sopra la scheda e forma uno strato protettivo
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luxinterior
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Anche nelle custodie per le videocamere di sorveglianza (quelle di un certo pregio) si usa un umidostato che attiva una resistenza posta sotto il vetro anteriore della custodia, per evitarne l'appannamento (tipicamente nelle prime ore di luce del mattino).
Ho avuto un problema simile in una nicchia in muratura, con sportello metallico, che ospitava le conduttore d'ingresso dell'acqua (+ filtro + autoclave + sistema d'irrigazione). Con l'andar del tempo, lo sportellone in ferro cominciava ad arrugginirsi nella parte interna, ed anche le altre parti metalliche ne risentivano. Ho risolto semplicemente migliorando la circolazione dell'aria: sostituito il portellone metallico in ferro con uno in alluminio con alette orientate verso il basso, e praticato nella parte superiore della nicchia un'apertura, coperta da una griglia di plastica.
Ho avuto un problema simile in una nicchia in muratura, con sportello metallico, che ospitava le conduttore d'ingresso dell'acqua (+ filtro + autoclave + sistema d'irrigazione). Con l'andar del tempo, lo sportellone in ferro cominciava ad arrugginirsi nella parte interna, ed anche le altre parti metalliche ne risentivano. Ho risolto semplicemente migliorando la circolazione dell'aria: sostituito il portellone metallico in ferro con uno in alluminio con alette orientate verso il basso, e praticato nella parte superiore della nicchia un'apertura, coperta da una griglia di plastica.
Big fan of ⋮ƎlectroYou
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Come hanno detto anche
Franco012 e
luxinterior, una scaldiglia anticondensa è la soluzione più efficace.
Il punto dolente è il consumo..


Il punto dolente è il consumo..
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Negli apparati stradali di pregio avevamo scatola stagna o semistagna con polmone e sali antiumidita.
Il polmone serve a bilanciare la pressione interna con quella esterna senza scambiare gas.
È un palloncino all'interno del contenitore collegato con un tubicino alla parete esterna.
La dissipazione deve essere garantita dalle pareti del contenitore quindi se di plastica va prevista una parete alettata sia internamente che esternamente.
Andando ancora più indietro quando si lavorava seriamente i contenitori e i cavi erano in acciaio inox a tenuta e o pressurizzati in aria deumidificata o in azoto.
Ciao
Il polmone serve a bilanciare la pressione interna con quella esterna senza scambiare gas.
È un palloncino all'interno del contenitore collegato con un tubicino alla parete esterna.
La dissipazione deve essere garantita dalle pareti del contenitore quindi se di plastica va prevista una parete alettata sia internamente che esternamente.
Andando ancora più indietro quando si lavorava seriamente i contenitori e i cavi erano in acciaio inox a tenuta e o pressurizzati in aria deumidificata o in azoto.
Ciao
600 Elettra
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Credo che non esista ambiente più umido della barca - tra acqua salata e dolce nonché soste prolungate a mollo - gli apparati di bordo sono spesso sigillati in atmosfera controllata ma comunque quelli che ho aperto anche non sigillati (non pochi) sono SEMPRE protetti da resina sintetica in particolare sul lato tracce e spesso anche con colata sul lato componenti. In alternativa delle passate di WD40 svolgono bene il compito. Molti utilizzano il WD40 per tanti scopi dimenticando che la sua funzione principale è di tenere lontana l'acqua...il WD sta per Water Displacement.
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Grazie a tutti per i commenti ma innanzitutto buon Natale a tutti voi.
Allego la foto di come si sono ridotti i precedenti drivers dopo un mese o meno di funzionamento.
Il WD40 è interessante come soluzione ma non mi è chiaro l'utilizzo perché, immagino, che dopo qualche tempo dall'uso dello spray scompaia l'effetto, giusto?
Allego la foto di come si sono ridotti i precedenti drivers dopo un mese o meno di funzionamento.
Il WD40 è interessante come soluzione ma non mi è chiaro l'utilizzo perché, immagino, che dopo qualche tempo dall'uso dello spray scompaia l'effetto, giusto?
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Io suggerisco questo
https://it.rs-online.com/web/p/vernici- ... a/8232646/
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luxinterior
3.023 2 4 8 - Expert EY
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- Iscritto il: 6 gen 2016, 17:48
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Ottimo consiglio quello di Luxinterior. In caso il circuito debba dissipare calore io userei uno siliconico che rimane gelatinoso. Piu avanti ti posso dire la marca di quello che uso...
Buon Natale
Buon Natale
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