Inizia, su delibera ARERA, la sperimentazione di un primo assaggio di V1G o smart charging, ovvero di regolazione della potenza di ricarica in base a un segnale dell'operatore.
In questa prima fase si potrà prelevare sino a 6 kW da contratti sino a 4,5 kW, senza incremento degli oneri fissi, nella fascia F3.
Tra le condizioni richieste, l'installazione di una stazione di ricarica fissa in grado di ricevere ed attuare comandi assegnati come la riduzione, incremento o ripristino della potenza massima di ricarica, per esempio tramite il diffuso protocollo OCPP. Questo in attesa di protocollo definitivo CEI o IEC.
Tutto sommato, mi sembra che oggi il gioco non valga la candela, tuttavia è un primo passo verso il vero smart charging che prima o poi diventerà indispensabile per gestire milioni di veicoli in carica.
https://www.newsauto.it/notizie/come-au ... 20-294725/
https://www.arera.it/it/docs/20/541-20.htm
Ricarica sino a 6 kW su contratti di 3 kW
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6367 ha scritto:Inizia, su delibera ARERA, la sperimentazione di un primo assaggio di V1G o smart charging, ovvero di regolazione della potenza di ricarica in base a un segnale dell'operatore.
150 anni per riuscire a inventare batterie abbastanza capienti per rendere finalmente utili le auto elettriche... e alla fine inventano un modo per TOGLIERE corrente da queste batterie, io il V2G non lo capisco proprio.
Il V1G invece non l'ho mai sentito: se il 2 di V2G sta per "to" (Vehicle To Grid), l'1 di V1G sta per.... (Vehicole One Grid?!?)
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LucaCassioli
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LucaCassioli ha scritto:io il V2G non lo capisco proprio.
Il V1G invece non l'ho mai sentito: se il 2 di V2G sta per "to" (Vehicle To Grid), l'1 di V1G sta per.... (Vehicole One Grid?!?)
In effetti molti hanno dubbi sul futuro successo del V2G, per motivi tecnici, normativi, economici....
Il V1G, detto anche "V2G unidirezionale", è un sottoinsieme del V2G, e significa semplicemente la possibilità di modulare la potenza di ricarica sulla base di un segnale di rete, senza mai cedere potenza alla rete, eventualmente sospendendo la ricarica per un certo periodo di tempo.
Potrebbe avere molto beneficio sulla gestione della rete in presenza di molte auto in carica, ma non le complicazioni del V2G. Ovviamente l'utente per accettare che un operatore gli abbassi la potenza di ricarica, dovrà essere compensato da un adeguato vantaggio economico.
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LucaCassioli ha scritto:6367 ha scritto:Inizia, su delibera ARERA, la sperimentazione di un primo assaggio di V1G o smart charging, ovvero di regolazione della potenza di ricarica in base a un segnale dell'operatore.
150 anni per riuscire a inventare batterie abbastanza capienti per rendere finalmente utili le auto elettriche... e alla fine inventano un modo per TOGLIERE corrente da queste batterie, io il V2G non lo capisco proprio.
Il V1G invece non l'ho mai sentito: se il 2 di V2G sta per "to" (Vehicle To Grid), l'1 di V1G sta per.... (Vehicole One Grid?!?)
Mi hai tolto le parole di bocca, veramente non comprendo la ragion d'essere del V2G, pur dando il beneficio del dubbio mi chiedo se da un punto di vista di razionalità economica ne valga la pena. D'altro canto è anche vero che esperimenti di tal fatta o simili stimolano l'investimento in questa tecnologia, il che, per me, è assolutamente positivo oltre a favorire l'erogazione di incentivi (anche se poi tocca spesso andarseli a cercare nei vari siti e portali tipo https://energia-luce.it/ per capirne i requisiti e le caratteristiche).
Detto ciò, è positivo che comunque l'interesse, sia del pubblico che dei grandi attori, non sia sopito ma che invece continui a spingere per un maggior investimento ed interesse nel mercato dell'elettrico.
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ma sentito parlare della discontinuità delle rinnovabili e dei picchi di richiesta locali?
Il V2G (tra le altre cose) dovrebbe servire proprio ad ottenere una rete di distribuzione "adattativa" e favorire quindi un maggio r uso delle rinnovabili
Ovvio che il possessore dovrà essere in qualche modo "remunerato" di questa disponibilità ad aiutare la rete.
Il V2G (tra le altre cose) dovrebbe servire proprio ad ottenere una rete di distribuzione "adattativa" e favorire quindi un maggio r uso delle rinnovabili
Ovvio che il possessore dovrà essere in qualche modo "remunerato" di questa disponibilità ad aiutare la rete.
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richiurci ha scritto:Il V2G (tra le altre cose) dovrebbe servire proprio ad ottenere una rete di distribuzione "adattativa" e favorire quindi un maggio r uso delle rinnovabili
Si, ma buona parte dei vantaggi per la rete li ottieni con un più semplice V1G, senza le complicazioni tecniche, normative, regolamentari, legali e commerciali del V2G.
Basti pensare che per il V1G sarebbero già predisposte tutte le auto e di base basterebbe un wall box un po' smart.
Probabilmente con il V1G anche il nostro utente finale si accontenterebbe di una remunerazione minore che con il V2G.
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