Grazie!!! Sono proprio contento!
Ieri però giornata da dimenticare, ho dovuto ricomporre il tutto 4 volte e oggi c’è stato il seguito della giornata da dimenticare.
Ieri mia figlia ha fuso il motore della sua macchina. Tragedia greca! La sua macchina!!!! RUINA e CORDOGLIO…
Si è guastata la pompa dell’olio e la guapa ha preteso di viaggiare ugualmente con la spia della pressione accesa. “…Eh, ma la macchina andava bene ugualmente e ho voluto portarla a casa però dopo un po’ di strada si è bloccata di colpo…” Ha detto.
Ma va? Che strano!!!
Da li è iniziato tutto; vai a recuperare la figlia, chiama il soccorso, vai dal meccanico che smonta coppa e testa e scopre che le bielle sono ancora buone ma i pistoni non scorrono più e l’albero a camme è tutto danneggiato. In sintesi da demolire. La nuova macchina arriverà a marzo e fino ad allora io e mia moglie dovremo fare da taxisti alla Niki Lauda lombarda… Infatti per quasi tutta la giornata odierna mi ha già fatto fare più di 50 chilometri per acquisti. Ma cambiamo argomento va che ho la pressione alta…
Quindi, dicevo, ieri ho dovuto ricomporre più volte la pubblicazione perché a causa delle continue interruzioni commettevo errori a raffica e ogni volta dovevo ricominciare. Non sono così bravo a correggere localmente gli schemi mediante i parametri alfanumerici. Le prime due ricomposizioni le avevo realizzate comprendendo anche il numero di post, quello tra le parentesi quadre. Alla fine, preso dallo sconforto, con la vista oramai in difficoltà e per l’ora oramai tarda, ho dovuto rinunciare ad uno dei tre passaggi di copia/incolla e mi sono limitato ad includere la data, oltre agli schemi. Per fare le cose bene bisogna necessariamente esser liberi dagli scocciatori, specie se “isterici”…
Entrando invece nel merito dello schema, confermo di aver appreso un buon numero di nozioni interessanti e soprattutto utili. Ho fatto qualche verifica e direi che va tutto bene.
Per quanto riguarda il passaggio al punto 4 lo rinvio per comodità a fondo pagina.
6) non per fare il sapiente che non sono, lo avevo intuito, tuttavia per non rischiare danni ho preferito passare il “testimone”. Non ci sono differenze nette tra le due posizioni ma ho avuto l’impressione che la posizione del mio schema fosse più affidabile. Dopo la modifica, in due o tre casi l’alimentatore ha fatto lo strano scherzo di non erogare tensione, costringendomi a spegnere ed accendere ma non ho certezza che sia dipeso dallo spostamento del collegamento del pin 5 di IC3B. Se mi dici che una posizione è preferibile all’altra allora modifico o consolido il collegamento.
10) devo dire di essere rimasto un po’ sorpreso per quella differenza di tensione sui due nodi elettrolitici con la bassa tensione. Una minima differenza me la sarei aspettata salendo di tensione. Ho anche ripetuto più volte le misurazioni ma sono state sempre confermate. Ho pensato anche alle tolleranze ma anche quell’ipotesi mi è sembrata poco credibile. Quanto alla tensione di lavoro degli elettrolitici, è vero, ho sbagliato valutazione. Non ho tenuto conto che pur trattandosi di una duplicazione, i condensatori sono pur sempre in serie e possono lavorare in tutta ed esagerata sicurezza. Del resto ho quelli e quelli adopero, non ne acquisto altri col rischio di far invecchiare quelli che ho, lasciandoli inutilizzati.
11) Modificato con una resistenza da 150k però vorrei prevedere ugualmente la sede per un trimmer sulla PCB dato che la scheda duplicatore potrebbe essere utilizzata anche per altri dispositivi con caratteristiche diverse. Faccio notare che quel componente resistivo è abbastanza critico. Sposta il valore di soglia di attivazione del duplicatore ma varia simultaneamente anche la distanza tra le due soglie, non sposta linearmente il valore delle soglie mantenendo sempre la stessa distanza tra una e l’altra.
Ed ora passiamo al punto (4), quello più complicato per me da spiegare con un unico schema. Per mia opportuna utilità pubblico a fondo pagina due schemi: uno con l’alimentatore senza duplicatore e uno con il duplicatore.
Quello che dallo schema unico trae in inganno è il circuito in nero della tensione ausiliaria incorporata sulla PCB dell’alimentatore. Su quella PCB (già realizzata dai cinesi in 5 unità) la tensione ausiliaria passa soltanto attraverso il ponte RS1 e il condensatore C1. Il regolatore IC4 e C14 non esistono su quella scheda, salvo collocarli in modo volante. Li ho rimossi dallo schema. Per dotare anche il singolo alimentatore di tensione ausiliaria stabilizzata, aggiungerei anche la schedina del duplicatore senza i componenti di duplicazione ed eliminerei il trafo, il ponte e il C1 in nero collegati alla PCB dell’alimentatore, essendo sostituiti da quelli presenti (più lo stabilizzatore) sulla schedina del duplicatore.
Schema solo alimentatore con aggiunta della schedina di stabilizzazione tens. ausiliaria
Schema alimentatore con aggiunta del duplicatore e stabilizzatore tensione ausiliaria
Vorrei anche sostituire i diodi che compongono il ponte di potenza perché è complicato dissiparli e tenerli collegati. In sostituzione vorrei aggiungere un ponte monolitico. Ne ho visto un esemplare da 150A, bello grosso, con i morsetti a vite e dal prezzo contenuto. Si tratta di un trifase ma interessa poco, posso utilizzarlo ugualmente come ponte mono fase; almeno con quel componente vado tranquillo con la dissipazione ed il collegamento.
questo.
Spero di non aver commesso errori.