I vecchi giochi non tramontano mai!
Qui un piccolo chimico davvero istruttivo:
https://www.commentimemorabili.it/atomi ... refresh_ce
Giochi educativi di una volta...
Moderatore: admin
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"Il piccolo fisico nucleare" direi... includeva una camera a nebbia e un contatore Geiger.
Il campione di uranio 238 (uranio impoverito insomma) non doveva essere poi tanto radioattivo, visto che il sito segnalato dice che erano più pericolose le freccette...
Comunque il mio telegrafo era certamente meno pericoloso:

Il campione di uranio 238 (uranio impoverito insomma) non doveva essere poi tanto radioattivo, visto che il sito segnalato dice che erano più pericolose le freccette...

Comunque il mio telegrafo era certamente meno pericoloso:

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Caratteri utili: À È É Ì Ò Ó Ù α β γ δ ε η θ λ μ π ρ σ τ φ ω Ω º ª ² ³ √ ∛ ∜ ₀ ₁ ₂ ₃ ₄ ₅ ₆ ∃ ∄ ∆ ∈ ∉ ± ∓ ∾ ≃ ≈ ≠ ≤ ≥
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Purtroppo google non mi aiuta ma ricordo quando ero bambino una superficie su cui potevano essere fissati dei moduli magnetizzati ciascuno dei quali aveva un componente elettronico, si potevano costruire semplici circuiti. Considerando le idiozie di oggi, gli anni '60-'70 si confermano anche in queste cose come l'ultimo periodo creativo del nostro paese, si respirava un clima di serietà non oppressiva che si ritrovava persino nei giocattoli. A differenza di oggi era diffuso il modo di sentire per cui un gioco poteva e doveva avere anche un aspetto educativo.
E sì, ricordo che il gioco non era italiano, ma in questo senso tutta la civiltà europea (USA compresi, quindi) ha séguito grossomodo la stessa traiettoria, con l'inizio della discesa negli anni '80. Oggi un giocattolo come quello sarebbe, suppongo, improponibile; o, meglio, nessuno lo comprerebbe perché sarebbe considerato adatto solo a Einstein bambino, mentre è tutta questione dell'ambiente che circonda il ragazzino che sta crescendo.
E sì, ricordo che il gioco non era italiano, ma in questo senso tutta la civiltà europea (USA compresi, quindi) ha séguito grossomodo la stessa traiettoria, con l'inizio della discesa negli anni '80. Oggi un giocattolo come quello sarebbe, suppongo, improponibile; o, meglio, nessuno lo comprerebbe perché sarebbe considerato adatto solo a Einstein bambino, mentre è tutta questione dell'ambiente che circonda il ragazzino che sta crescendo.
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Snap circuits pro:
Nel campo della programmazione e robotica ci sono davvero tantissimi prodotti... anche troppi. Alcuni sono molto scarsi.
Ho trovato questo prodotto che prenderò per mia figlia: ideato per le scuole corredato anche di molti documenti con suggerimenti per i docenti ed un percorso formativo dai 4 anni ai 16 anni
https://meetedison.com
Certo bisogna cercare, in TV fanno pubblicità solo di giochi co.merciali e sciocchi.
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lemure64 ha scritto:Purtroppo google non mi aiuta ma ricordo quando ero bambino una superficie su cui potevano essere fissati dei moduli magnetizzati ciascuno dei quali aveva un componente elettronico, si potevano costruire semplici circuiti.
..
E sì, ricordo che il gioco non era italiano
C'era anche una versione italiana, o per lo meno il mio primo corso di elettronica "cos'è l'elettronica" aveva moduli magnetizzati per gli esperimenti.
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pusillus ha scritto:in quegli anni in USA mi pare imperversavano anche "integratori alimentari" e cosmetici radioattivi. ...non credo facessero per niente bene...
Non riesco a trovare una foto ma ricordo un gioco "Il piccolo fumatore" con sigarette, pipe, tabacco.
Altri tempi
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Io conservo gelosamente questo: il mio primo contatto con l'elettronica
il primo contatto con l'elettrotecnica, invece, l'ho avuto tagliando un filo di un abat jour, volevo vedere tutte quelle "palline" che scorrevano dentro il filo, come illustrato in un libro didattico: non c'erano mica, solo un gran botto e le forbici fuse...
... che delusione
Max
il primo contatto con l'elettrotecnica, invece, l'ho avuto tagliando un filo di un abat jour, volevo vedere tutte quelle "palline" che scorrevano dentro il filo, come illustrato in un libro didattico: non c'erano mica, solo un gran botto e le forbici fuse...
... che delusione


Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo [attribuita a Voltaire]
Sapere sia di sapere una cosa, sia di non saperla: questa è conoscenza. [Confucio, "I colloqui"]
Sapere sia di sapere una cosa, sia di non saperla: questa è conoscenza. [Confucio, "I colloqui"]
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Max2433BO
16,0k 4 10 13 - G.Master EY
- Messaggi: 4060
- Iscritto il: 25 set 2013, 16:29
- Località: Universo - Via Lattea - Sistema Solare - Terzo pianeta...
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Un po' uno stereotipo, ma essendo nato alla fine degli anni '90 effettivamente mi sono trovato dell'ondata di videogames. Ricordo effettivamente, come scriveva pusillus, numerosi giochi dal negozio "Cittá del sole", di esperienze chimiche o fisiche. Ne vendono tuttora e penso siano rimasti l'unico modo per un ragazzino di apprendere durante lo svago con giochi considerati da tavolo o "classici".
Piccola parentesi videogiochi. Vorrei menzionare Phun e Algodoo, due perle svedesi: il primo sviluppato da uno studente e aquistato dalla Algorix, sviluppatrice del secondo. Consentono di simulare un ambiente meccanico molto bene. Li consigliai al mio liceo, ma non ebbero successo nell'innovarne la didattica...
Piccola parentesi videogiochi. Vorrei menzionare Phun e Algodoo, due perle svedesi: il primo sviluppato da uno studente e aquistato dalla Algorix, sviluppatrice del secondo. Consentono di simulare un ambiente meccanico molto bene. Li consigliai al mio liceo, ma non ebbero successo nell'innovarne la didattica...
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Ed i fumetti ?
Ricordo che nelle storie di Paperino e nipotini venivano inserite molte informazioni che andavano ad arricchire il bagaglio culturale di noi piccoli lettori ....
Decisamente altri tempi
K
p.s.: il meccano, seppur non di elettronica o elettrotecnica si tratta, non era niente male
Ricordo che nelle storie di Paperino e nipotini venivano inserite molte informazioni che andavano ad arricchire il bagaglio culturale di noi piccoli lettori ....
Decisamente altri tempi
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Kagliostro
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pusillus ha scritto:Ho trovato questo prodotto [cut] ideato per le scuole corredato anche di molti documenti con suggerimenti per i docenti ed un percorso formativo dai 4 anni ai 16 anni
https://meetedison.com
Grazie per la segnalazione, dai sempre indicazioni interessanti.
Ti chiedo solo il perche' di questa scelta rispetto ad un robot "Arduino": ce ne sono a bizzeffe.
Grazie ancora.
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