Mi occupo di progettazione elettrica e mi trovo a fare la valutazione del rischio di un edificio piuttosto grande ( sommariamente a forma di U con lato 80m e altezza media 14m ) su cui mi si innescano alcuni dubbi

Si tratta di una ex caserma ( prima che passasse Napoleone era un convento del 1400 ) che verrà convertita a spazio espositivo ( qualcosa di simile ad un museo ). Per non farmi mancare nulla l'edificio comprende un grande cortile dove in estate si svolgono attività di pubblico spettacolo con presenza consistente di persone ( max 1000 ). La struttura è in ambito urbano.
Ho iniziato a fare la valutazione con la quasi certezza di dovere fare anche un bell'LPS in quanto consideravo anche il rischio R3 e invece No,la struttura è risultata auto protetta.
Ho indubbiamente dei plus per quanto riguarda linee entranti e struttura in quanto l'alimentazione è in MT interrata, il segnale è in fibra, la distribuzione interna è prevalentemente entro canali metallici chiusi ed il carico d'incendio è basso ( 300Mj/mq ) tuttavia, nella valutazione ho considerato l'intero edificio come bene d'interesse culturale ( l'edificio non ha particolari elementi di pregio è tuttavia soggetto a tutela dal ministero dei beni culturali), ho considerato un valore del bene pari a 30 milioni di euro ( valore demaniale ). Anche se utilizzo i valori Ng di TNE ( che in questo caso sono quasi il doppio di prodis ) la struttura risulta "autoprotetta".
L'edificio è completamente in pietra e mattoni con solai rimaneggiati in epoca recente e realizzati in laterocemento, l'unico elemento strutturale combustibile ( che mi da non poca preoccupazione ) è il tetto in quanto realizzato con carpenteria in legno e con un bell'isolamento in poliuretano di almeno 10cm con sopra un manto di coppi.
Ero tentato di realizzare comunque un LPS in quanto in questa fase di ristrutturazione l'incidenza sarebbe stat relativamente ridotta ( ci sono comunque scavi perimetrali dove potrei alloggiare l'anello d'interconnessione calate e ponteggi su tutto l'edificio ) ma mi sorge un dubbio importante.
Realizzo un LPS per sollevarmi dall'ipotesi che quel fulmine che se ne frega della statistica mi innesca il poliuretano del tetto e poi, con le calate mi creo un notevole problema di tensioni di passo nel cortile ( ricoperto di un sottile strato di ghiaia ) dove in estate magari ho 1000 persone che seguono il cinema all'aperto o un concerto. Certo se piove la gente non staziona all'aperto però è anche vero che qualche fulmine di preavviso mi arriva anche prima che inizi a piovere.
E per finire, a 30 metri dall'edificio mi ritrovo il campanile di una chiesa alto 48m dotato di un LPS ( realizzato dopo il 2000 ) con 4 calate e anelli d'interconnessione calate ( non ho minimamente considerato tale struttura in questa fase di valutazioni ).
Ringrazio fin d'ora chi ha avuto la pazienza di leggersi tutto il pistolotto!
Come la pensate voi, sono dubbi giustificati ?
Grazie!