Predisposizione fibra
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Mike
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Ho avuto una discussione con un collega il quale dice che per eseguire l'impianto elettrico in un nuovo edificio di 8 appartmenti si deve fare la fibra ottica, non solo predisporre tubi cassette e scatole ma tirare anche i cavi. Secondo le mie conoscenze mi sembra di ricordare che se il costruttore non vuole certificare il suo edificio "predisposto per la banda larga" si può prevedere solo dello spazio vuoto come tubazioni dal confine di proprietà fino al locale tecnico e tubazioni montanti verso gli appartamenti e basta.
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Per me devi tirare anche il cavo della fibra almeno così mi hanno detto ad un corso di formazione.
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Giovanniri
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Tutti gli edifici di nuova costruzione per i quali le domande di autorizzazione edilizia sono state presentate dopo il 1/7/2015 e tutti gli interventi edilizi che richiedano il rilascio di un permesso di costruire ai sensi dell'art. 10, comma 1, lettera c) del DPR n. 380/2001 (Testo Unico in materia di edilizia), a seguito dell'introduzione dell'art. 135 bis devono obbligatoriamente essere predisposti alla ricezione della banda ultra-larga ai sensi della Legge 164/2014 art. 6 ter. Il progettista in fase di progettazione deve prevedere un impianto multiservizio che viene definito essere l'infrastruttura fisica passiva dedicata agli impianti di comunicazione elettronica ed è costituita da: adeguati spazi installativi, punti di accesso (dal tetto e dalla base dell'edificio) e la rete di distribuzione del segnale con cavi in fibra ottica monomodali (FTTH:Fiber To The Home). Il comma 3 dello art. 135 bis già citato consente la possibilità di fornire l'edificio correttamente predisposto di una "etichetta volontaria" con lo scopo di valorizzare l'immobile in fase di compravendita.
Per chi desiderasse informazioni maggiori consiglio di scaricare la documentazione presente al sito http://www.anitec-assinform.it/aree/pubblicazioni.kl
Bisogna affidarsi ad un tecnico abilitato ai sensi dell'art. 1, comma 2 lettera b del DM 37/2008 per la progettazione tecnica dell'impianto, per la sua realizzazione la certificazione finale e la dichiarazione di conformità alla regola dell'arte. Dovranno essere seguite le guide: CEI 306-2 (cablaggio per comunicazioni elettroniche negli edifici residenziali) e le 64-100/1,2,3 (predisposizione delle infrastrutture). Il CEI ha inoltre pubblicato specificatamente la guida CEI 306-22:2015-05 che rappresenta le linee guida per l'applicazione della Legge 11/11/2014, n. 164.
Si ricorda che dal 1/7/2017 è in vigore il regolamento UE 305/2011 che obbliga allo utilizzo esclusivo di cavi elettrici e di trasmissione dati che rispettino il CPR 305 per la certificazione della reazione al fuoco della prestazione. In proposito segnalo la guida CEI 46-136:2004-09 che fornisce info normative e di carattere generale relative alla scelta ed alla posa dei cavi per impianti di comunicazione integrata con la CEI 46-136;V1:2017-06 con le quattro classi di reazione al fuoco applicabili per i cavi CPR di segnale in Italia (CEI-UNEL 35016) .
Per chi desiderasse informazioni maggiori consiglio di scaricare la documentazione presente al sito http://www.anitec-assinform.it/aree/pubblicazioni.kl
Bisogna affidarsi ad un tecnico abilitato ai sensi dell'art. 1, comma 2 lettera b del DM 37/2008 per la progettazione tecnica dell'impianto, per la sua realizzazione la certificazione finale e la dichiarazione di conformità alla regola dell'arte. Dovranno essere seguite le guide: CEI 306-2 (cablaggio per comunicazioni elettroniche negli edifici residenziali) e le 64-100/1,2,3 (predisposizione delle infrastrutture). Il CEI ha inoltre pubblicato specificatamente la guida CEI 306-22:2015-05 che rappresenta le linee guida per l'applicazione della Legge 11/11/2014, n. 164.
Si ricorda che dal 1/7/2017 è in vigore il regolamento UE 305/2011 che obbliga allo utilizzo esclusivo di cavi elettrici e di trasmissione dati che rispettino il CPR 305 per la certificazione della reazione al fuoco della prestazione. In proposito segnalo la guida CEI 46-136:2004-09 che fornisce info normative e di carattere generale relative alla scelta ed alla posa dei cavi per impianti di comunicazione integrata con la CEI 46-136;V1:2017-06 con le quattro classi di reazione al fuoco applicabili per i cavi CPR di segnale in Italia (CEI-UNEL 35016) .
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Se si vuole beneficiare dell'etichetta volontaria di "Edificio predisposto alla banda larga" allora bisogna applicare le guide CEI 306-2, CEI 64-100/1-2-3 perché richiamate espressamente dal decreto, altrimenti le norme sono facoltative e ancora di più le guide. L'importante è garantire l'infrastruttura fisica multiservizio passiva, ovvero adeguati spazi installativi e punto di accesso.
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Michele Lysander Guetta
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"Non pensare mai al dolore, al pericolo o ai nemici un momento più lungo del necessario per combatterli." — Ayn Rand
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Mike
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Mike ha scritto:Se si vuole beneficiare dell'etichetta volontaria di "Edificio predisposto alla banda larga" allora bisogna applicare le guide CEI 306-2, CEI 64-100/1-2-3 perché richiamate espressamente dal decreto, altrimenti le norme sono facoltative e ancora di più le guide. L'importante è garantire l'infrastruttura fisica multiservizio passiva, ovvero adeguati spazi installativi e punto di accesso.
.....compresi impianti in fibra ottica
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Sono anch'io dello stesso parere di
Mike per la sola predisposizione degli spazi, delle tubazioni e delle scatole e non per la posa del cavo in fibra, mi sembra la soluzione più logica.

non ci sono problemi, ma solo soluzioni
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Grazie per le interpretazioni.
Desideravo sapere come poter spiegare che è sufficiente la predisposizione e non anche la posa del cavo che penso sia troppo esagerato.
Desideravo sapere come poter spiegare che è sufficiente la predisposizione e non anche la posa del cavo che penso sia troppo esagerato.
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Faccio fatica a considerare questo "l'infrastruttura fisica multiservizio passiva, ovvero adeguati spazi installativi e punto di accesso" rispondente alla definizione, se privo della fibra.
Poi molto è possibile, ma che la presenza d'un cavidotto mi faccia la differenza lo trovo strano.
Se il proposito del decreto(lo si ritenga coerente o meno) è fare in modo che gli edifici siano predisposti con tale servizio, penso che la fibra ci dovrebbe essere.
Altrimenti, nel caso di un edificio di recente realizzazione(come questo), il primo che ci andasse ad abitare di che installazione multiservizio disporrebbe ?
In pratica nessuna.
Saluti
Poi molto è possibile, ma che la presenza d'un cavidotto mi faccia la differenza lo trovo strano.
Se il proposito del decreto(lo si ritenga coerente o meno) è fare in modo che gli edifici siano predisposti con tale servizio, penso che la fibra ci dovrebbe essere.
Altrimenti, nel caso di un edificio di recente realizzazione(come questo), il primo che ci andasse ad abitare di che installazione multiservizio disporrebbe ?
In pratica nessuna.
Saluti
W - U.H.F.
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WALTERmwp
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Secondo me dover posare il cavo fibra in una casa di civile abitazione dentro la quale gli occupanti non sono interessati ad averlo mi sembra un'esagerazione.
E' lo stesso discorso delle dotazioni minime dell'impianto elettrico (cap.37 della CEI 64-8), se la norma ti impone l'installazione di qualsiasi apparecchiatura o dispositivo legata alla sicurezza delle persone è giusto farlo ma per la fibra non vedo perché lo si debba fare.
Non è sufficiente predisporre tubazioni, cassette, spazi per poter in un futuro posare la fibra?
In base alla legge 186/68 per me è più che sufficiente.
E' lo stesso discorso delle dotazioni minime dell'impianto elettrico (cap.37 della CEI 64-8), se la norma ti impone l'installazione di qualsiasi apparecchiatura o dispositivo legata alla sicurezza delle persone è giusto farlo ma per la fibra non vedo perché lo si debba fare.
Non è sufficiente predisporre tubazioni, cassette, spazi per poter in un futuro posare la fibra?
In base alla legge 186/68 per me è più che sufficiente.
non ci sono problemi, ma solo soluzioni
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