Buongiorno,
Il problema è il seguente, ho richiesto una fornitura trifase per alimentare i servizi speciali di un campo fotovoltaico da 1 MW con vendita totale dell'energia prodotta.
I servizi speciali sono composti da impianto d'allarme, telecontrollo, illuminazione esterna, varie prese monofasi ecc.. Il carico principale è costituito da fari 400 W agli ioduri metallici (totale 6 fari).
Il punto di consegna della nuova fornitura trifase si trova a 400 metri di distanza dal quadro generale posto all'ingresso del campo FV, inoltre una linea da 6 mm², in modo radiale, alimenta i 6 fari all'interno del campo e il faro più lontano dista circa 200 m dal quadro generale, la tensione di fornitura, al contatore Enel, è superiore ai 208/365 V, comunque maggiori ai valori minimi previsti dall'Enel (Il 95 % dei valori misurati deve superare -10% ossia 207/360 V).
I fari hanno un range di tensione ingresso dai 220 V ai 240 V, pertanto non possono lavorare a tensioni troppo basse.
La linea, dal punto di consegna Enel al campo sarà costruita in cavo aereo su pali, date le distanze in gioco e le tensioni di partenza, senza fare alcun calcolo di dimensionamento prevedo tensioni ai fari molto basse.
Ho ipotizzato l'utilizzo di un autotrasformatore trifase in salita posto sul quadro generale, ma in assenza dei carichi più consistenti come quelli dei fari, ho paura di ritrovarmi tensioni troppo alte per gli altri servizi minoritari non dotati di UPS. Qualcuno ha già risolto un problema simile? Avete dei suggerimenti?
ringrazio quanti vorranno intervenire.
Tensione bassa agli utilizzatori
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lillo,
Mike
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Enel ha una tolleranza del 10%, quindi può già fornirmi 207V.
Detto questo, per normativa la c.d.t. dal punto consegna all'utilizzatore non può superare il 4%, quindi scendiamo sotto i 200. Se vogliamo applicare la sez. 714 della 64-8 come impianto di illuminazione esterna possiamo arrivare ad un 5% di c.d.t.
Un produttore che vende fari che funzionano solo tra 220 e 240 V dovrebbe fallire a breve termine
Io dico che funzionano lo stesso, al massimo cambierai le lampadine un po' più frequentemente.
Verifica la c.d.t. che hai della distribuzione esistente ai pali e quello che resta lo impieghi per dimensionare la nuova dorsale.
Se proprio non ti resta margine e la nuova dorsale risulterebbe esagerata, valuta di mettere in parallelo un'altra linea a quella esistente per i fari.
Oppure http://www.italfarad.com/menustabita.htm
Detto questo, per normativa la c.d.t. dal punto consegna all'utilizzatore non può superare il 4%, quindi scendiamo sotto i 200. Se vogliamo applicare la sez. 714 della 64-8 come impianto di illuminazione esterna possiamo arrivare ad un 5% di c.d.t.
Un produttore che vende fari che funzionano solo tra 220 e 240 V dovrebbe fallire a breve termine

Io dico che funzionano lo stesso, al massimo cambierai le lampadine un po' più frequentemente.
Verifica la c.d.t. che hai della distribuzione esistente ai pali e quello che resta lo impieghi per dimensionare la nuova dorsale.
Se proprio non ti resta margine e la nuova dorsale risulterebbe esagerata, valuta di mettere in parallelo un'altra linea a quella esistente per i fari.
Oppure http://www.italfarad.com/menustabita.htm
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Il lato normativo del max. 4% non mi preoccupa, anche perché più che un obbligo il limite del 4% è una raccomandazione finalizzata, per l'appunto, al buon funzionamento di un impianto, vorrei invece risolvere senza spendere una cifra, pensavo anche ad un piccolo trasformatore elevatore bordofaro, sempre che si trovi in commercio.
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