Buongiorno a tutti, ho una domanda da fare:
in un alternatore sincrono che funziona a circa 3/4 della corrente nominale in parallelo alla rete, se abbasso il cos fi, restando sempre entro i limiti di corrente nominale, e mantenendo costante la coppia fornita all'albero (potenza della turbina costante), la potenza elettrica disponibile in uscita resta costante o diminuisce? e se diminusce, per quale motivo?
potenza attiva variando cos fi in un generatore
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mario_maggi,
SandroCalligaro
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Il mio punto di vista: Abbassando il cos fi si abbassa anche l’eccitazione, la potenza erogata è nulla; la EG sarebbe in ritardo rispetto alla V di rete, la corrente che ne deriva risulterebbe, pressoché opposta alla f.e.m. generata dalla macchina; questa quindi funzionerebbe da motore. (in questo caso interverrebbe il relè ritorno energia).
Quando si regola l’ammissione del fluido motore, si deve tener d’occhio il wattmetro, mentre la regolazione dell’eccitazione è controllata per mezzo dell’ampere/metro o di un indicatore del fattore di potenza.
Quando si regola l’ammissione del fluido motore, si deve tener d’occhio il wattmetro, mentre la regolazione dell’eccitazione è controllata per mezzo dell’ampere/metro o di un indicatore del fattore di potenza.
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StefanoSunda
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penso che abbassando i cos fi la corrente di eccitazione aumenta, come la potenza reattiva....
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Immaginiamo una macchina a poli lisci trascurando la resistenza degli avvolgimenti. La rete sia ideale.
Diminuire il fattore di potenza in uscita, significa aumentare l'angolo


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