Equazione diofantea
Moderatore: carlomariamanenti
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Stiamo andando in una direzione che forse è quella alla quale stavo pensando anch'io. Forse. Dopo dovuta ponderazione. Avendo valutato i pro e i contro. Magari
Quello a cui stavo pensando io è che la parte sinistra dell'equazione, se fossimo in
, sarebbe quella di un piano ortogonale (si dice così?) al vettore tra origine e il punto (a,b,c).
Essendo nei numeri naturali, parliamo di un sottoinsieme di punti che però giacciono tutti su questo piano.
L'altra metà dell'equazione è una specie di iperbole in tre dimensioni (iperboloide?
).
Per dimostrare l'esistenza e l'unicità della soluzione, bisognerebbe mostrare che il punto di sella di questa curva giace sul piano di cui sopra.
Ammesso che sia la strada giusta, lo trovo già non evidente in
, in
non saprei da parte cominciare
OK, mi rimetto al giudizio e castigo di
PietroBaima
Boiler

Quello a cui stavo pensando io è che la parte sinistra dell'equazione, se fossimo in

Essendo nei numeri naturali, parliamo di un sottoinsieme di punti che però giacciono tutti su questo piano.
L'altra metà dell'equazione è una specie di iperbole in tre dimensioni (iperboloide?

Per dimostrare l'esistenza e l'unicità della soluzione, bisognerebbe mostrare che il punto di sella di questa curva giace sul piano di cui sopra.
Ammesso che sia la strada giusta, lo trovo già non evidente in



OK, mi rimetto al giudizio e castigo di


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L'idea è giusta, ma ho come l'impressione vi stiate complicando la vita.
Per proseguire bisogna analizzare i punti di sella, massimo e minimo della funzione e vedere quali appartengono ai naturali.
Per proseguire bisogna analizzare i punti di sella, massimo e minimo della funzione e vedere quali appartengono ai naturali.
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PietroBaima
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Dimostrate prima che a b c sono diversi fra loro.
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PietroBaima
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Carissimo
PietroBaima, nella mia somma ignoranza matematica io riesco a rispondere solo a questo quesito:
'na cifra!!!!
Per come la vedo io, con il mio modo di pensare un po' border line, è come voler dimostrare che il volume di un parallelepipedo è uguale alla somma dei suoi spigoli.
Questa, forse (ho scritto forse, non picchiatemi se scriverò una porcheria
), ce la faccio anch'io a dimostrarlo:
supponendo

potremmo scrivere

ossia

quindi, dividendo entrambi i membri per a (hai detto che a, b e c non sono nulli)


ma avendo detto che a, b e c sono interi, allora devono essere diversi...
Comunque seguo sperando che la soluzione finale sia alla portata delle mie scarse risorse.

PietroBaima ha scritto:(...)
"Quanto reputate difficile il seguente problema matematico?"
(...)
'na cifra!!!!

Per come la vedo io, con il mio modo di pensare un po' border line, è come voler dimostrare che il volume di un parallelepipedo è uguale alla somma dei suoi spigoli.
PietroBaima ha scritto:Dimostrate prima che a b c sono diversi fra loro.
Questa, forse (ho scritto forse, non picchiatemi se scriverò una porcheria

supponendo

potremmo scrivere

ossia

quindi, dividendo entrambi i membri per a (hai detto che a, b e c non sono nulli)


ma avendo detto che a, b e c sono interi, allora devono essere diversi...
Comunque seguo sperando che la soluzione finale sia alla portata delle mie scarse risorse.
Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo [attribuita a Voltaire]
Sapere sia di sapere una cosa, sia di non saperla: questa è conoscenza. [Confucio, "I colloqui"]
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Max2433BO
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- Località: Universo - Via Lattea - Sistema Solare - Terzo pianeta...
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@ Max
La dimostrazione non è quella richiesta.
Ci provo io.
Ammettiamo che esistano due interi tali che



per
,
non esiste
per
,
che non è intero
per
,
che non è intero e minore di uno
Se adesso deriviamo
rispetto ad
, otteniamo
che per
è sempre negativo. quindi per
,
sarà sempre minore di uno, quindi non intero. L'ipotesi iniziale è sbagliata e quindi deve essere 
Può andare?
La dimostrazione non è quella richiesta.
Ci provo io.
Ammettiamo che esistano due interi tali che



per


per


per


Se adesso deriviamo







Può andare?
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Max2433BO ha scritto:'na cifra!!!!![]()

Max2433BO ha scritto:ma avendo detto che a, b e c sono interi, allora devono essere diversi...
quasi giusto.
Dico quasi perché così dimostri un sottocaso del fatto che a b c debbano essere diversi fra loro, cioè dimostri che non possono essere tutti e tre uguali, ma lasci aperto il caso in cui possano essere uguali due di loro.
Comunque l'idea è giusta.
Dovresti dimostrare che due di loro non possono essere uguali, perché facendo così dimostri automaticamente che non possono essere tutti e tre uguali.
Quando mi hanno posto il quesito la prima cosa che ho pensato è stata: vediamo se ci sono due soluzioni uguali cosa capita.

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PietroBaima
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gekofive ha scritto:Se adesso deriviamorispetto ad
, otteniamo
che per
è sempre negativo.
Controlla la derivata
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PietroBaima
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PietroBaima ha scritto:Controlla la derivata
Ok, l'ho cannata (era meglio se usavo WA). Comunque la dimostrazione non cambia.
Se adesso deriviamo




Va bene la dimostrazione?
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Ci provo.
Definiamo il prodotto

e la somma

Ora, incrementando
si arriva a

mentre per la somma si ha

Dato che
per qualsiasi
, allora
per qualsiasi
, quindi se
per un certo
, allora non potrà più esserlo per nessun altro
.
Abbiamo anche stabilito che al crescere di
, il prodotto sale sempre più velocemente della somma. Pertanto, se per un dato
abbiamo
, allora non sarà
per nessun
successivo. Dato che sappiamo che
e che non esistono combinazioni con prodotto e somma inferiori, quella è l'unica soluzione.
Definiamo il prodotto

e la somma

Ora, incrementando


mentre per la somma si ha

Dato che







Abbiamo anche stabilito che al crescere di






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