Buongiorno a tutti e grazie per avermi accolto nella comunity.
Ho un amplificatore della Kenwood KA1010 dov’è non funziona il potenziometro del volume. É stato sostituito con un compatibile, infatti ha il senso di rotazione invertito, ma risulta non perfettamente funzionante.
Vorrei quindi sostuirlo con un originale, ma non riesco a reperire tutte le informazioni.
É un potenziometro a 4 pin, allego immagine
Grazie per il vs aiuto
Salvatore
Amplificatore Kenwood KA1010
Moderatore: IsidoroKZ
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Secondo il Service Manual, a pag.17 si vede che si tratta di un doppio potenziometro da 100
lineare (se non erro la lettera B identifica tale tipologia, ma la memoria ultimamente mi tradisce) con presa fisiologica (o luodness)
Sempre dal Service Manual si ricava il P/N, R06-5176-05, ma facendo una ricerca si trova solo in un sito (tra l'altro non ho capito se è disponibile) che, però non spedisce verso l'Italia.
Visto come sono collegati i due settori del doppio potenziometro, potresti provare a cercare, ad esempio, come sostituto un doppio potenziometro AlpsAlpine della serie RK14K12 nella versione "with tap for volume", vedi a pag. 3 del datasheet e vedere se lo riesci ad adattare con collegamenti a filo al PCB originale, sempre che la soluzione ti aggradi.
Max
EDIT:
Sulla baia ho trovato questo che è molto simile al tuo, solo che presenta una curva di risposta logaritmica (è marcato con una A invece che una B): da non appassionato audiofilo non so dirti cosa, in soldoni, ti possa variare nell'ascolto.

Sempre dal Service Manual si ricava il P/N, R06-5176-05, ma facendo una ricerca si trova solo in un sito (tra l'altro non ho capito se è disponibile) che, però non spedisce verso l'Italia.
Visto come sono collegati i due settori del doppio potenziometro, potresti provare a cercare, ad esempio, come sostituto un doppio potenziometro AlpsAlpine della serie RK14K12 nella versione "with tap for volume", vedi a pag. 3 del datasheet e vedere se lo riesci ad adattare con collegamenti a filo al PCB originale, sempre che la soluzione ti aggradi.

EDIT:
Sulla baia ho trovato questo che è molto simile al tuo, solo che presenta una curva di risposta logaritmica (è marcato con una A invece che una B): da non appassionato audiofilo non so dirti cosa, in soldoni, ti possa variare nell'ascolto.
Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo [attribuita a Voltaire]
Sapere sia di sapere una cosa, sia di non saperla: questa è conoscenza. [Confucio, "I colloqui"]
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Max2433BO
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I potenziometri del volume che agiscono direttamente sul segnale devono avere curva di risposta logaritmica, se ci si mette un lineare non si riesce a regolare il volume poiché parrebbe restare invariato per quasi tutta la corsa per poi variare bruscamente verso la fine.
Il problema è che mentre generalmente in Europa si usa indicare la curva logaritmica con la B e la curva lineare con la A in altre zone del pianeta l'uso comune è esattamente l'opposto
per uscirne occorre che sulle specifiche del componente sia scritto esplicitamente che tipo di curva ha oppure che ci sia il grafico corrispondente
Il problema è che mentre generalmente in Europa si usa indicare la curva logaritmica con la B e la curva lineare con la A in altre zone del pianeta l'uso comune è esattamente l'opposto

per uscirne occorre che sulle specifiche del componente sia scritto esplicitamente che tipo di curva ha oppure che ci sia il grafico corrispondente

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claudiocedrone
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claudiocedrone ha scritto:(...)
Il problema è che mentre generalmente in Europa si usa indicare la curva logaritmica con la B e la curva lineare con la A in altre zone del pianeta l'uso comune è esattamente l'opposto
(...)
Ma che du bolas!!!

Purtroppo sul Service manual è riportata solo la sigla 100

Comunque visto che


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Max2433BO
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Beh Max, quello che hai linkato dovrebbe andare bene solo che 26 € (10 di costo del componente e 16 di shipping) mi paiono un tantino tanti 

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claudiocedrone
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Altrimenti, se hai un potenziometro doppio con i soli 3 capi , puoi adottare questa soluzione.
Metti due resistenze in serie da 50 k in parallelo ad ogni potenziometro, così hai la presa fisiologica ed il potenziometro funziona ugualmente.
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Alex
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No, è "così" che sono fatti i potenziometri con presa fisiologica; quelle partizioni vanno poi a delle reti RC che fanno sì che a basso volume vengono esaltati bassi (loudness)
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claudiocedrone
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lelerelele ha scritto:Non capiscosetteali come interpretare questo schema.
A cosa servirebbe, ad usare un potenziometro da 50K al posto di uno da 100K?
Effettivamente l'ingresso dell'amplificatore vede un potenziometro da 50 k, ma anche una presa fisiologica a metà potenziometro, come era il potenziometro originale, ma questo, al rendimento e funzionamento dell'amplificatore non non reca cambiamenti sostanziali che l'orecchio possa riconoscere.
Ad essere molto pignoli, trattandosi di un ingresso audio, il potenziometro è logaritmico, con l'incognita se A oppure B, io lo controllo con il tester per vedere i valori di resistenza che ha la presa fisiologica e ci adatto due resistenze simili.
E' mia opinione che un intervento fatto in questo modo non modifica la resa e l'utilizzo dell'amplificatore, ma si ottiene un risparmio notevole sull'acquisto del potenziometro, oltre ad una riparazione veloce.
Lo schema del potenziometro sarebbe questo:
Alex
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lo schema delle due resistenze aggiunte e' "quasi" corretto, tranne che per un dettaglio, e cioe' la resistenza fra il cursore centrale e la presa "fisio", che cambia in modo diverso (maggior resistenza fra i due quando il cursore e' sui due estremi, che si riduce man mano che il cursore si avvicina alla presa centrale) ... secondo come e' realizzata la rete "fisio", potrebbe funzionare come non funzionare, con le due resistenze (ma probabilmente sempre meglio che non collegandola, o magari collegando un trimmer da 200k al posto delle due resistenze e poi regolandolo per la migliore resa a volume basso potrebbe essere un compromesso del tipo "meglio che un dito in un'occhio"
)
Comunque non e' una cosa facile da simulare, perche' si ha un comportamento del valore della presa fisio che e' l'inverso di quello dei terminali esterni, quindi neppure con un doppio potenziometro si farebbe molto ... forse con due piccoli fet "depletion" (a trovarli ancora) collegati ai terminali esterni di un secondo potenziometro in modo incrociato, ma non sono sicuro, non mi e' mai capitato di doverlo fare e sto "tirando ad indovinare"
(ed in piu, li e' gia doppio, quindi servirebbe almeno triplo
)
Si, tutti i potenziometri dei volumi sono logaritmici, per compensare la percezione logaritmica dell'orecchio umano ... si puo "simulare" un comportamento pseudo-logaritmico collegando una resistenza, in genere fra un quarto ed un quinto del valore del potenziometro, fra il centrale ed uno dei due terminali esterni di un lineare (secondo quale si sceglie, si ha pseudo-log oppure pseudo-antilog), pero' questo varia anche l'impedenza vista dallo stadio che fornisce il segnale al potenziometro, quindi e' da provare, se lo stadio ha un'impedenza abbastanza bassa o non risente del carico in maniera eccessiva, puo funzionare, se invece e' bilanciato in modo "delicato" rispetto all'impedenza del carico, potrebbe creare problemi o non funzionare correttamente.
Trovare un logaritmico compatibile ed adattarlo e' forse la cosa ancora piu semplice, nonostante le possibili difficolta' meccaniche

Comunque non e' una cosa facile da simulare, perche' si ha un comportamento del valore della presa fisio che e' l'inverso di quello dei terminali esterni, quindi neppure con un doppio potenziometro si farebbe molto ... forse con due piccoli fet "depletion" (a trovarli ancora) collegati ai terminali esterni di un secondo potenziometro in modo incrociato, ma non sono sicuro, non mi e' mai capitato di doverlo fare e sto "tirando ad indovinare"


Si, tutti i potenziometri dei volumi sono logaritmici, per compensare la percezione logaritmica dell'orecchio umano ... si puo "simulare" un comportamento pseudo-logaritmico collegando una resistenza, in genere fra un quarto ed un quinto del valore del potenziometro, fra il centrale ed uno dei due terminali esterni di un lineare (secondo quale si sceglie, si ha pseudo-log oppure pseudo-antilog), pero' questo varia anche l'impedenza vista dallo stadio che fornisce il segnale al potenziometro, quindi e' da provare, se lo stadio ha un'impedenza abbastanza bassa o non risente del carico in maniera eccessiva, puo funzionare, se invece e' bilanciato in modo "delicato" rispetto all'impedenza del carico, potrebbe creare problemi o non funzionare correttamente.
Trovare un logaritmico compatibile ed adattarlo e' forse la cosa ancora piu semplice, nonostante le possibili difficolta' meccaniche
"Sopravvivere" e' attualmente l'unico lusso che la maggior parte dei Cittadini italiani,
sia pure a costo di enormi sacrifici, riesce ancora a permettersi.
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Etemenanki
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