Ciao a tutti.
In questo video, secondo voi, come mai il tizio con l'uncino aggancia il tizio che stacca i contatti?
Grazie
Ciao
Pietro
Giant Hook
Moderatori: MASSIMO-G,
sebago,
lillo,
Mike
7 messaggi
• Pagina 1 di 1
1
voti
[1] Giant Hook
Ultima modifica di
Max2433BO il 26 set 2022, 10:44, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: Argomento spostato dalla sezione "Elettronica e spettacolo"

Motivazione: Argomento spostato dalla sezione "Elettronica e spettacolo"
-
PietroBaima
86,7k 7 12 13 - G.Master EY
- Messaggi: 11672
- Iscritto il: 12 ago 2012, 1:20
- Località: Londra
0
voti
[2] Re: Giant Hook
Secondo me'. per poterlo tirare via velocemente in caso di scarica o arco (difficili, ma sempre possibili, credo li le tensioni siano altine, vista la "tutina modello Giuditta"
indossata dal tipo che deve azionare l'interruttore)

"Sopravvivere" e' attualmente l'unico lusso che la maggior parte dei Cittadini italiani,
sia pure a costo di enormi sacrifici, riesce ancora a permettersi.
sia pure a costo di enormi sacrifici, riesce ancora a permettersi.
-
Etemenanki
4.302 3 5 9 - Master
- Messaggi: 2952
- Iscritto il: 2 apr 2021, 23:42
- Località: Dalle parti di un grande lago ... :)
1
voti
[3] Re: Giant Hook
Immagino, però mi sembra un metodo pericoloso e facilmente evitabile.
Non si potrebbero distanziare di più i comandi dal sezionatore?
Si potrebbe forse fare qualcosa di opportunatamente motorizzato?
La ragione è solo il costo?
Non si potrebbero distanziare di più i comandi dal sezionatore?
Si potrebbe forse fare qualcosa di opportunatamente motorizzato?
La ragione è solo il costo?
-
PietroBaima
86,7k 7 12 13 - G.Master EY
- Messaggi: 11672
- Iscritto il: 12 ago 2012, 1:20
- Località: Londra
6
voti
[5] Re: Giant Hook
Vista dagli occhi di noi operatori elettrici europei, una cosa del genere pare a metà tra un paese del 3° mondo (con un valore bassissimo della vita umana) ed un paese ad alta tecnologia (per lo scafandro e le attrezzature).
Una delle tante contraddizioni del panorama elettrotecnico nordamericano (molte conseguenti alla presidenza Reagan ed alla sua rivoluzione in ambito OSHA).
Anche da un punto di vista tecnico, quanto fanno gli operatori sembra avere poco senso:
- lo scafandro serve per gli effetti dell'arco elettrico; evidentemente facendo quella manovra di apertura del sezionatore è contemplato il rischio che ci sia una corrente di carico e che il conseguente arco serie possa evolvere in un corto circuito, con tempi di eliminazione del guasto così alti da provocare un'esposizione pericolosa dall'arco per l'operatore. Anche una semplice procedura operativa (prima interrompere la corrente, poi sezionare) eviterebbe il rischio.
- il gancio pare isolante, probabilmente perché in caso di guasto anche le tensioni di passo e contatto metterebbero a rischio l'operatore.
Si tratta, più che di costi, di cultura della sicurezza: anche in Italia è pieno di punti di sezionamento su palo "vecchio stile" con sezionatore in aria, ma le procedure di lavoro e la struttura degli impianti portano l'esposizione al rischio arco elettrico a valori di rischio trascurabili, così che le manovre possano essere eseguite senza scafandri e giant hooks...
Oggi la disponibilità di sezionatori non a vista, già ampiamente utilizzati dalle utility italiane (ad esempio ENEL, TERNA) elimina del tutto questi rischi.
Faccio un esempio recentissimo, relativo ad un sezionamento"vecchio stile" su una linea a 220 kV sulle Alpi .
Qui trovate come era "prima", di tipo classico con sezionatore in aria. Anche con questi impianti "storici" la sicurezza è garantita (in Italia) eseguendo i lavori con procedure a norma, senza ricorso a scafandri o ganci.
https://www.industriaitaliana.it/terna- ... elettrica/
Qui trovate il "dopo", con l'impiego di moderne apparecchiature blindate.
La sicurezza verso l'arco elettrico è intrinsecamente garantita per la realizzazione blindata; quella per le tensioni di passo e contatto dalla presenza di un impianto di terra dimensionato anche per le condizioni di guasto.
https://www.aeit.it/aeit/eventi/aeit_20210319ww_463.pdf
c'è anche, da tempo, la versione "piccola" per linee di distribuzione, adottata sia da Enel che da tutte le altre utilities Italiane...
https://www.icetindustrie.it/sezionator ... to-pf6.php
Una delle tante contraddizioni del panorama elettrotecnico nordamericano (molte conseguenti alla presidenza Reagan ed alla sua rivoluzione in ambito OSHA).
Anche da un punto di vista tecnico, quanto fanno gli operatori sembra avere poco senso:
- lo scafandro serve per gli effetti dell'arco elettrico; evidentemente facendo quella manovra di apertura del sezionatore è contemplato il rischio che ci sia una corrente di carico e che il conseguente arco serie possa evolvere in un corto circuito, con tempi di eliminazione del guasto così alti da provocare un'esposizione pericolosa dall'arco per l'operatore. Anche una semplice procedura operativa (prima interrompere la corrente, poi sezionare) eviterebbe il rischio.
- il gancio pare isolante, probabilmente perché in caso di guasto anche le tensioni di passo e contatto metterebbero a rischio l'operatore.
Si tratta, più che di costi, di cultura della sicurezza: anche in Italia è pieno di punti di sezionamento su palo "vecchio stile" con sezionatore in aria, ma le procedure di lavoro e la struttura degli impianti portano l'esposizione al rischio arco elettrico a valori di rischio trascurabili, così che le manovre possano essere eseguite senza scafandri e giant hooks...
Oggi la disponibilità di sezionatori non a vista, già ampiamente utilizzati dalle utility italiane (ad esempio ENEL, TERNA) elimina del tutto questi rischi.
Faccio un esempio recentissimo, relativo ad un sezionamento"vecchio stile" su una linea a 220 kV sulle Alpi .
Qui trovate come era "prima", di tipo classico con sezionatore in aria. Anche con questi impianti "storici" la sicurezza è garantita (in Italia) eseguendo i lavori con procedure a norma, senza ricorso a scafandri o ganci.
https://www.industriaitaliana.it/terna- ... elettrica/
Qui trovate il "dopo", con l'impiego di moderne apparecchiature blindate.
La sicurezza verso l'arco elettrico è intrinsecamente garantita per la realizzazione blindata; quella per le tensioni di passo e contatto dalla presenza di un impianto di terra dimensionato anche per le condizioni di guasto.
https://www.aeit.it/aeit/eventi/aeit_20210319ww_463.pdf
c'è anche, da tempo, la versione "piccola" per linee di distribuzione, adottata sia da Enel che da tutte le altre utilities Italiane...
https://www.icetindustrie.it/sezionator ... to-pf6.php
0
voti
[6] Re: Giant Hook
"Sopravvivere" e' attualmente l'unico lusso che la maggior parte dei Cittadini italiani,
sia pure a costo di enormi sacrifici, riesce ancora a permettersi.
sia pure a costo di enormi sacrifici, riesce ancora a permettersi.
-
Etemenanki
4.302 3 5 9 - Master
- Messaggi: 2952
- Iscritto il: 2 apr 2021, 23:42
- Località: Dalle parti di un grande lago ... :)
1
voti
[7] Re: Giant Hook
Grazie a tutti per le risposte, in modo particolare a
fpalone per l'accuratezza che da sempre lo contraddistingue.
Pietro


Pietro
-
PietroBaima
86,7k 7 12 13 - G.Master EY
- Messaggi: 11672
- Iscritto il: 12 ago 2012, 1:20
- Località: Londra
7 messaggi
• Pagina 1 di 1
Torna a Impianti, sicurezza e quadristica
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Google Adsense [Bot] e 27 ospiti