Lampadario che resta sempre in tensione
Moderatore: IsidoroKZ
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Secondo me il problema è causato dalla capacità che si crea tra i fili che collegano i deviatori e penso che per risolvere devi mettere in parallelo alla lampada LED una resistenza
Prova con quella nel disegno
In questo caso invertire fase con neutro non serve
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Se si tratta di lampadine led economiche e linea di comando un po' lunga è successo anche a me più volte.
Ipotizzo si tratti di una piccola tensione generata da accoppiamenti capacitivi con altre linee.
Ho sempre risolto ove possibile con taglio bipolare, in questo caso attuabile comandando con i deviatori un relè monostabile a due contatti NO.
In alternativa, se proprio non è possibile o troppo oneroso, dovrebbe funzionare anche inserire un condensatore da 1.5uF 400V come il Finder 026.00 (usato con alcuni relè e pulsanti luminosi) in parallelo al punto luce.
Ipotizzo si tratti di una piccola tensione generata da accoppiamenti capacitivi con altre linee.
Ho sempre risolto ove possibile con taglio bipolare, in questo caso attuabile comandando con i deviatori un relè monostabile a due contatti NO.
In alternativa, se proprio non è possibile o troppo oneroso, dovrebbe funzionare anche inserire un condensatore da 1.5uF 400V come il Finder 026.00 (usato con alcuni relè e pulsanti luminosi) in parallelo al punto luce.
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Grazie a tutti per le risposte :)
Una curiosità per capirci qualcosa: queste lampadine che restano un po'accese consumano corrente giusto? Aggiungendo il relè oppure la resistenza che mi state indicando, smette di consumare corrente inutilmente? O si risolve solo il problema delle lampadine un po'accese.
Grazie :)
Una curiosità per capirci qualcosa: queste lampadine che restano un po'accese consumano corrente giusto? Aggiungendo il relè oppure la resistenza che mi state indicando, smette di consumare corrente inutilmente? O si risolve solo il problema delle lampadine un po'accese.
Grazie :)
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Se metti la resistenza, le lampadine non si accendono perché questa, facendo passare la corrente, tiene bassa la tensione ai loro capi...
Quindi un minimo di consumo c'è sempre. Ora non saprei quantificare quanto, ma comunque minimo. Probabilmente dello stesso ordine di grandezza di quello che hai lasciando le lampadine così come sono.
Forse, e dico forse, ce ne sarebbe meno mettendo un relè che tagli fase e neutro. Anche il relè ha un suo consumo, direi anche superiore a quello della resistenza, però limitato solo al periodo in cui le lampadine sono accese
Quindi bisogna innanzitutto capire cosa preferisci.
Considera che con la resistenza al massimo hai 25 Wh di consumo giornaliero, che sono circa 9 kWh annui, quindi 1,50/2,00 €.
Quindi un minimo di consumo c'è sempre. Ora non saprei quantificare quanto, ma comunque minimo. Probabilmente dello stesso ordine di grandezza di quello che hai lasciando le lampadine così come sono.
Forse, e dico forse, ce ne sarebbe meno mettendo un relè che tagli fase e neutro. Anche il relè ha un suo consumo, direi anche superiore a quello della resistenza, però limitato solo al periodo in cui le lampadine sono accese
Quindi bisogna innanzitutto capire cosa preferisci.
Considera che con la resistenza al massimo hai 25 Wh di consumo giornaliero, che sono circa 9 kWh annui, quindi 1,50/2,00 €.
Almeno l'itagliano sallo...
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guzz ha scritto:mino1989 ha scritto:Ho provato ad invertire fase col neutro, a togliere la massa a terra ma niente, il risultato non cambia.
Dove hai fatto l'inversione?
Il problema dura per un tempo limitato o è continuo?
Avevo provato ad invertirli al lampadario perché ai deviatori non mi è possibile visto che me ne passa solo uno dei due. Il problema è continuo.
guzz ha scritto:Se metti la resistenza, le lampadine non si accendono perché questa, facendo passare la corrente, tiene bassa la tensione ai loro capi...
Quindi un minimo di consumo c'è sempre. Ora non saprei quantificare quanto, ma comunque minimo. Probabilmente dello stesso ordine di grandezza di quello che hai lasciando le lampadine così come sono.
Forse, e dico forse, ce ne sarebbe meno mettendo un relè che tagli fase e neutro. Anche il relè ha un suo consumo, direi anche superiore a quello della resistenza, però limitato solo al periodo in cui le lampadine sono accese
Quindi bisogna innanzitutto capire cosa preferisci.
Considera che con la resistenza al massimo hai 25 Wh di consumo giornaliero, che sono circa 9 kWh annui, quindi 1,50/2,00 €.
Quindi in buona sostanza mi conviene lasciare tutto così com'è, giusto?

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Il problema è causato dalla capacità tra i conduttori, che attraverso la sua reattanza riesce ad iniettare una piccola corrente nel circuito aperto tale da tenere accesi quel poco i led.
La resistenza non è una buona idea, non solo perché consuma, ma anche perché scalda....
Puoi facilmente risolvere ponendo in parallelo al lampadario una capacità di valore ben più grande a quella presente (parassita) in serie ad esso a circuito aperto.
Se ti interessa un apparecchio già cablato, pronto da inserire nella morsettiera consiglio il Finder 026.00, nasce per fare l'opposto, cioè tenere accese le spie dei pulsanti luminosi, ma è pur sempre un condensatore. (con idonee caratteristiche e tensione di lavoro per essere posto in parallelo alla tensione di rete.)
La resistenza non è una buona idea, non solo perché consuma, ma anche perché scalda....
Puoi facilmente risolvere ponendo in parallelo al lampadario una capacità di valore ben più grande a quella presente (parassita) in serie ad esso a circuito aperto.
Se ti interessa un apparecchio già cablato, pronto da inserire nella morsettiera consiglio il Finder 026.00, nasce per fare l'opposto, cioè tenere accese le spie dei pulsanti luminosi, ma è pur sempre un condensatore. (con idonee caratteristiche e tensione di lavoro per essere posto in parallelo alla tensione di rete.)
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Quello che dice JAndrea è corretto.
L'unica cosa è che un condensatore posto in parallelo alla lampada LED introdurrà uno sfasamento ed una variazione cosfi delle lampade, e non sempre è un metodo risolutivo, in quanto non si conosce come viene realizzata la caduta di tensione all'interno della lampadina (condensatore o raddrizzatore + circuito stabilizzatore).
Quando le lampadine LED rimangono appena accese per correnti parassite, una valida alternativa è quella di adottare lampadine LED dimmerabili in circuiti semplici ON/OFF; la costruzione del loro driver LED maggiormente curata e con range di tensione fisso a 220VAC permette l'eliminazione completa di questo fastidioso effetto.
Saluti.
L'unica cosa è che un condensatore posto in parallelo alla lampada LED introdurrà uno sfasamento ed una variazione cosfi delle lampade, e non sempre è un metodo risolutivo, in quanto non si conosce come viene realizzata la caduta di tensione all'interno della lampadina (condensatore o raddrizzatore + circuito stabilizzatore).
Quando le lampadine LED rimangono appena accese per correnti parassite, una valida alternativa è quella di adottare lampadine LED dimmerabili in circuiti semplici ON/OFF; la costruzione del loro driver LED maggiormente curata e con range di tensione fisso a 220VAC permette l'eliminazione completa di questo fastidioso effetto.
Saluti.
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L'unica cosa è che un condensatore posto in parallelo alla lampada LED introdurrà uno sfasamento ed una variazione cosfi delle lampade, e non sempre è un metodo risolutivo, in quanto non si conosce come viene realizzata la caduta di tensione all'interno della lampadina (condensatore o raddrizzatore + circuito stabilizzatore).
Questo non è un problema per la lampada, che in parallelo a se nel funzionamento ha l'intera rete elettrica...
Semmai l'impianto dell'utente potrebbe risultare capacitivo dal punto di vista reattivo, ma vista la capacità da me consigliata, di quanto? pochi var, sempre che non ci siano altri carichi che assorbano quanto prodotto.
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JAndrea ha scritto:Se ti interessa un apparecchio già cablato, pronto da inserire nella morsettiera consiglio il Finder 026.00, nasce per fare l'opposto, cioè tenere accese le spie dei pulsanti luminosi, ma è pur sempre un condensatore. (con idonee caratteristiche e tensione di lavoro per essere posto in parallelo alla tensione di rete.)
E' lo stesso condensatore che avevo consigliato io qualche post sopra, confermo che lo ho utilizzato in almeno un paio di occasioni per lo stesso problema, risolvendo.
Il taglio bipolare comunque per me rimane la via preferenziale, è vero, si avrà un consumo aggiuntivo a lampada accesa, ho guardato un relè monostabile a caso e viene riportato come caratteristiche della bobina 1.2VA. Su un lampadario con diverse lampade penso sia trascurabile.
Per lasciare tutto com'è: un conto sono spie di pulsanti, ma vedere un lampadario sempre leggermente acceso a me darebbe fastidio..
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mino1989 ha scritto:Avevo provato ad invertirli al lampadario perché ai deviatori non mi è possibile visto che me ne passa solo uno dei due. Il problema è continuo.
Se cambi al lampadario non cambia assolutamente nulla. Dovresti invertire ai capi di tutto il circuito...
Potresti vedere se i deviatori interrompono la fase o il neutro, giusto per sapere se il problema è dovuto da questo o se invece è dovuto dalle capacità parassite, come consigliano gli altri.
Per farlo dovresti, a luce spenta, individuare qual è il cavo che arriva dai deviatori e quindi misurare la tensione che c'è tra l'altro cavo ed il PE (conduttore di terra). Se la tensione è nulla o quasi (al massimo qualche volt) significa che il problema sono le capacità parassite. Se invece la tensione è 220/230 V significa che l'impianto è fatto "al contrario" e non credo basti un condensatore o una resistenza per risolvere...
Se hai un tester non dovrebbe essere difficile, se hai minime conoscenze elettriche... Ovviamente STANDO ATTENTO
mino1989 ha scritto:Quindi in buona sostanza mi conviene lasciare tutto così com'è, giusto?
Dipende: volevi risolvere per il fastidio o per lo spreco? Se è per il fastidio io vedrei di risolvere comunque...
JAndrea ha scritto:Semmai l'impianto dell'utente potrebbe risultare capacitivo dal punto di vista reattivo, ma vista la capacità da me consigliata, di quanto? pochi var, sempre che non ci siano altri carichi che assorbano quanto prodotto.
Direi che è del tutto ininfluente, dato che comunque carichi reattivi induttivi ce ne sono a bizzeffe, basta anche solo il motore del frigo o il trasformatore del citofono...
Almeno l'itagliano sallo...
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