Una domanda teorica non credo molto complicata, spero.
Quando si parla di guadagno "a centro banda", da come ho capito significa che si vuole trovare l'espressione del guadagno in un range di frequenze che stanno al di sopra della frequenza di taglio inferiore e al di sotto di quella superiore del circuito amplificatore.
Prendiamo ad esempio il circuito seguente:
Se in questo circuito volessi calcolare il guadagno in banda intermedia, quei due condensatori cosa diventano?
perché a questo punto non posso dire che la frequenza è semplicemente alta o bassa (tutti corto circuiti o tutti circuiti aperti).
Dovrei identificare dei "sotto-filtri" passa alto e passa basso e rispettivamente cortocircuitare e aprire?
Grazie.
Semplificazione circuito in banda intermedia
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IsidoroKZ,
carloc,
g.schgor
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Ciao.
La tua definizione di "centrobanda" è concettualmente esatta, anche se potrebbe essere più rigorosa. Per rispondere alla tua domanda, te ne devo porre un'altra: conosci la trasformata di Laplace? o almeno quella di Fourier? o se proprio proprio, quella di Steinmetz?
La tua definizione di "centrobanda" è concettualmente esatta, anche se potrebbe essere più rigorosa. Per rispondere alla tua domanda, te ne devo porre un'altra: conosci la trasformata di Laplace? o almeno quella di Fourier? o se proprio proprio, quella di Steinmetz?
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Gli oscillatori non oscillano mai, gli amplificatori invece sempre
Io HO i poteri della supermucca, e ne vado fiero!
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Ammesso che il circuito sia un circuito a banda larga, quindi con un po' di zeri e poli che fanno casino "in bassa frequenza" e un altro po', nettamente separati, che fanno casino in alta frequenza, allora puoi considerare tutti le capacita`in bassa frequenza come cortocircuiti e tutte le capacita` in alta frequenza con circuiti aperti.
Se hai dei dubbi se una capacita` sia "in bassa" o "in alta" frequenza, senza stare a fare conti per stimare la posizione dei poli, e supponendo che il circuito sia progettato bene e non troppo strano (cioe` che abbia una banda passante), allora tutte le capacita` che chiudendosi fanno aumentare il guadagno sono in bassa frequenza, danno prima uno zero e poi un polo. Quelle invece che chiudendosi fanno diminuire il guadagno sono in alta frequenza.
Ad esempio i due condensatori del circuito sono entrambi in bassa frequenza e possono dare una funzione di trasferimento in modulo fatta cosi` (non e` l'unica forma possibile, dipende dalla frequenza dello zero del condensatore di emettitore e il polo del condensatore di ingresso)
Il guadagno in banda passante direi che sia A1, A2 e` solo un accidente della funzione di trasferimento. SE, e sottolineo SE qualche spiritoso considerasse la banda interessante in A2, allora il condensatore di emettitore sarebbe in "alta frequenza", ma il qualche spiritoso non e` un elettronico.
In alta frequenza (quella vera) entrano le capacita` parassite, che danno un primo polo che ho tratteggiato. Nel conto di A1 queste non intervengono.
Se ci fosse da chiudere la banda a una frequenza determinata, si puo` fare in questo con un condensatore di chiusura
In questo caso Cc, che abbassa il guadagno, fa parte delle capacita` in alta frequenza.
Se hai dei dubbi se una capacita` sia "in bassa" o "in alta" frequenza, senza stare a fare conti per stimare la posizione dei poli, e supponendo che il circuito sia progettato bene e non troppo strano (cioe` che abbia una banda passante), allora tutte le capacita` che chiudendosi fanno aumentare il guadagno sono in bassa frequenza, danno prima uno zero e poi un polo. Quelle invece che chiudendosi fanno diminuire il guadagno sono in alta frequenza.
Ad esempio i due condensatori del circuito sono entrambi in bassa frequenza e possono dare una funzione di trasferimento in modulo fatta cosi` (non e` l'unica forma possibile, dipende dalla frequenza dello zero del condensatore di emettitore e il polo del condensatore di ingresso)
Il guadagno in banda passante direi che sia A1, A2 e` solo un accidente della funzione di trasferimento. SE, e sottolineo SE qualche spiritoso considerasse la banda interessante in A2, allora il condensatore di emettitore sarebbe in "alta frequenza", ma il qualche spiritoso non e` un elettronico.
In alta frequenza (quella vera) entrano le capacita` parassite, che danno un primo polo che ho tratteggiato. Nel conto di A1 queste non intervengono.
Se ci fosse da chiudere la banda a una frequenza determinata, si puo` fare in questo con un condensatore di chiusura
In questo caso Cc, che abbassa il guadagno, fa parte delle capacita` in alta frequenza.
Per usare proficuamente un simulatore, bisogna sapere molta più elettronica di lui
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Il 555 sta all'elettronica come Arduino all'informatica! (entrambi loro malgrado)
Se volete risposte rispondete a tutte le mie domande
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La trasformata di Steinmetz, se ben ricordo, non è altro che il passaggio al metodo simbolico dei fasori. Anche se come termine personalmente l'ho sentito usare molto poco 

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Grazie delle risposte, quando torno a casa provo un po' carta e penna.
Dovrei vederli tutti a occhio i condensatori che aumentano e diminuiscono il guadagno quando cortocircuitati? (chiusi vuol dire cortocircuito, sì?)
Vorrei capire meglio questa cosa se è possibile per favore.
perché sarebbe sbagliato considerare banda passante quella a cui corrisponde A2?
Dovrei vederli tutti a occhio i condensatori che aumentano e diminuiscono il guadagno quando cortocircuitati? (chiusi vuol dire cortocircuito, sì?)
Il guadagno in banda passante direi che sia A1, A2 e` solo un accidente della funzione di trasferimento. SE, e sottolineo SE qualche spiritoso considerasse la banda interessante in A2, allora il condensatore di emettitore sarebbe in "alta frequenza", ma il qualche spiritoso non e` un elettronico.
Vorrei capire meglio questa cosa se è possibile per favore.
perché sarebbe sbagliato considerare banda passante quella a cui corrisponde A2?

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Ianero ha scritto:Dovrei vederli tutti a occhio i condensatori che aumentano e diminuiscono il guadagno quando cortocircuitati? (chiusi vuol dire cortocircuito, sì?)
Participio passato di cortocircuitare. Se chiudendo un condensatore il guadagno aumenta o diminuisce devi vederlo a occhio. Se e` in serie al segnale, chiudendosi aumenta. Se e` in parallelo, chiudendosi diminuisce. Se toglie retroazione negativa il guadagno aumenta se aggiunge retroazione negativa il guadagno dimunuisce, ma gli ultimi due li vedrai solo quando avrai studiato la retroazione.
Ianero ha scritto:Vorrei capire meglio questa cosa se è possibile per favore.
Lascia stare, fai finta che non l'abbia mai detto. La banda passante normalmente e` delimitata da due frequenze alle quali il guadagno SCENDE di 3dB.
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Un condensatore per essere in parallelo al segnale dovrebbe per esempio essere collegato come Cc.
C2 potrebbe essere in parallelo se l'uscita fosse presa sull'emettitore. Cosi` com'e` non e` ne' in serie ne' in parallelo, e` su un altro ramo dove c'e` anche il segnale, ma per andare dall'ingresso all'uscita il segnale fa un altro percorso (entra da B ed esce da C).
C2 potrebbe essere in parallelo se l'uscita fosse presa sull'emettitore. Cosi` com'e` non e` ne' in serie ne' in parallelo, e` su un altro ramo dove c'e` anche il segnale, ma per andare dall'ingresso all'uscita il segnale fa un altro percorso (entra da B ed esce da C).
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E quindi per stabilire C2 che fine fa come posso ragionare?
Io a occhio non lo vedo se cortocircuitando C2 il guadagno sale o meno.
L'unica cosa che mi viene in mente di fare è chiudere C1, aprire Cc, e lasciare C2 facendo l'analisi con Laplace fino a giungere all'espressione del guadagno.
A quel punto posso valutare gli effetti che l'impedenza di quel condensatore ha sul guadagno e prendere decisioni.
Io a occhio non lo vedo se cortocircuitando C2 il guadagno sale o meno.
L'unica cosa che mi viene in mente di fare è chiudere C1, aprire Cc, e lasciare C2 facendo l'analisi con Laplace fino a giungere all'espressione del guadagno.
A quel punto posso valutare gli effetti che l'impedenza di quel condensatore ha sul guadagno e prendere decisioni.

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