Non ti ho seguito.
La notazione di cui parlavamo è quella che vede lo stesso indice sia a pedice che ad apice, sottintendendo così una sommatoria che satura proprio tale indice, come avevi scritto ad esempio in [1]:
In quello che hai scritto nell'ultimo post non vedo mai lo stesso indice sia 'sopra' che 'sotto'.
Prodotto di tensori
Moderatori: Ianero, PietroBaima
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Infatti la scrittura di partenza segue la regola che tu dici (e ci mancherebbe, dato che la ho copiata da un libro).
Quello che io mi chiedo è: queste scritture non devono avere un significato operativo, un corrispettivo algebrico? Queste componenti, o come dobbiamo chiamarle, con indici covarianti (sotto) e controvarianti (sopra), fissando gli indici non rappresentano un numero reale? Certamente le scritture non hanno una funzione artistica e non servono soltanto a costruirci sopra altre scritture sempre più astratte. Per restare nel mio esempio, lo sviluppo che ho indicato alla fine del post [10] è quello corretto, non è quello corretto, o non ha senso? (nota: le componenti elevate al quadrato le ho indicate come prodotti per se stesse, per evitare confusione fra indici ed esponenti)
Quello che io mi chiedo è: queste scritture non devono avere un significato operativo, un corrispettivo algebrico? Queste componenti, o come dobbiamo chiamarle, con indici covarianti (sotto) e controvarianti (sopra), fissando gli indici non rappresentano un numero reale? Certamente le scritture non hanno una funzione artistica e non servono soltanto a costruirci sopra altre scritture sempre più astratte. Per restare nel mio esempio, lo sviluppo che ho indicato alla fine del post [10] è quello corretto, non è quello corretto, o non ha senso? (nota: le componenti elevate al quadrato le ho indicate come prodotti per se stesse, per evitare confusione fra indici ed esponenti)
L'esistenza non è un accessorio
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EcoTan ha scritto:Cosa significa esattamente il seguente prodotto P ?
Significa che stai sommando sugli indici 'b'. 'a' è l'indice libero, 'b' è l'indice muto.
EcoTan ha scritto:Immagino che P sia un vettore con tre componenti .
Posso scrivere:
Questa è la risposta esatta.
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EcoTan ha scritto:Credo di avere trovato la soluzione.
Effettivamente la seguente notazione:
Secondo me è fuorviante ragionare in termini di righe e colonne come con le matrici.
Va bene per le funzioni bilineari come questa, ma con oggetti più esotici come come fai?
La notazione significa che è un indice controvariante come le componenti dei vettori, è un indice covariante come le componenti delle forme lineari.
Cosa moltiplicare con cosa è implicito nel prodotto usando la notazione di Einstein, significa che stai moltiplicando le e le sommando tutti i prodotti. Ma stai moltiplicando tra loro dei numeri (in generale delle funzioni), e la notazione ti dice esattamente come moltiplicarli. Diversamente da quello che avviene con le matrici, è equivalente a perché stai moltiplicando due oggetti usando il prodotto scalare che è una applicazione bilineare simmetrica , mentre in generale il prodotto tra matrici non è commutativo
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Bello, grazie. Mi resta però la curiosità, forse oziosa, se la fine del post [10] è giusta, contiene errori o è priva di senso. Ha l'aspetto di una matrice 2x2 ma possiamo considerarla come un elenco di 4 componenti. Tanto per capire se questi calcoli sono proibitivi da fare a mano già in 2 dimensioni.
L'esistenza non è un accessorio
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EcoTan ha scritto:La scrittura è la seguente, presa dal testo che ho citato prima:
dove è il simbolo di Kronecker.
Il procedimento è corretto, dal prodotto sopravvive dato che la delta di kroneker è una matrice diagonale che contiene solo 1, ma questo non significa che . Significa che e ma implicitamente stai sommando .
Poi moltiplichi e sommi con ottenendo ecc...
EcoTan ha scritto:
L'errore che vedo qui è che a sinistra hai scritto che sono le componenti del tensore, mentre a destra hai una matrice che è una rappresentazione di un tensore.
Mi sembra più corretto scrivere:
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.EcoTan ha scritto:Bello, grazie. Mi resta però la curiosità, forse oziosa, se la fine del post [10] è giusta, contiene errori o è priva di senso. Ha l'aspetto di una matrice 2x2 ma possiamo considerarla come un elenco di 4 componenti. Tanto per capire se questi calcoli sono proibitivi da fare a mano già in 2 dimensioni.
Stabilita una convenzione si possono fare tutti i conti, ma questa notazione nasce per semplificarli. Serve a trovare delle simmetrie che permettono di non fare tutti i conti inutili.
Ad esempio, se sai che un certo tensore è simmetrico perché e devi calcolare dei prodotti tipo esegui solo i conti per le componenti perché ti darà lo stesso risultato.
Aggiungo che fino a qui, abbiamo parlato solo del prodotto interno che produce degli scalari:
è come scrivere in forma matriciale
Esiste anche il prodotto esterno che produce tensori di rango maggiore:
A X B è come scrivere in forma matriciale
Inoltre tutte queste operazioni valgono perché è verificata la linearità quindi le componenti di un tensore possono anche essere degli operatori come la derivazione:
Ti permette di scrivere ad esempio
che è una 1-forma lineare le cui componenti sono e rappresenta il gradiente di F.
Con pui calcolare la derivata di F lungo una generica direzione data da un vettore le cui componenti sono
Ad esempio se :
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Ora che sono diventato un piccolo mostro grazie alle prime risposte di IlGuru (le altre dovrei ancora studiarle), rifaccio il conto con tutta la pignoleria possibile.
Vogliamo esplicitare (limitandoci all'ordine 2)
Poniamo
cioè
Adesso riprendiamo
cioè
Vogliamo esplicitare (limitandoci all'ordine 2)
Poniamo
cioè
Adesso riprendiamo
cioè
L'esistenza non è un accessorio
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