stefanopc ha scritto:Figuriamoci su un veicolo commerciale su un damper o su un treno che risparmio si avrebbe.
Certamente!
Nelle linee ferroviarie a 25 kV / 50 Hz (es. AV italiana), l'energia recuperata in fase di frenatura rigenerativa (se non assorbita da eventuali altri convogli in trazione nella stessa tratta nello stesso momento) viene già oggi reimmessa in rete.
Nelle linee ferroviarie a 3 kV in c.c. (sia classiche linee "lente" che la direttissima Roma-Firenze), l'energia recuperata in fase di frenatura rigenerativa può essere solamente assorbita da altri convogli che eventualmente si trovino in quel momento ad assorbire potenza su quella stessa tratta. Se non ci sono altri convogli in trazione in grado di assorbire la potenza recuperata, questa viene dissipata su resistori di frenatura dei locomotori.
Credo lo stesso valga per la maggior parte delle linee della metropolitana e tranviarie in c.c.
Ci sono però dei progetti pilota per installare dei gruppi convertitori bidirezionali nelle sottostazioni ferroviarie, in luogo dei vecchi ponti a diodi (che peraltro non rispetterebbero più i limiti di distorsione armonica):
https://ladiscussione.com/85231/economi ... quartiere/Non solo consumo efficiente di energia della rete, ma addirittura restituzione alla rete di energia elettrica recuperata con l’uso di nuove tecnologie durante la frenata dei treni. E’ il nuovo progetto che il Gruppo Ferrovie dello Stato, tramite la controllata RFI, sta mettendo a punto nella stazione di Forlì sulla linea Bologna Rimini, un prototipo che sarà inaugurato entro l’estate, tipico esempio virtuoso di un modello economico che prevede un uso circolare delle fonti di energia, L’energia di frenatura dei treni reimmessa in circolo, potrebbe essere riutilizzata per illuminare un quartiere intero, situato nei pressi della ferrovia.