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gianniniivo » 10 set 2021, 0:05
Pietro, perché la scienza non può non essere democratica?
Penso che la frase "la scienza non è democratica" non abbia nulla di eroico e applaudirla a scena aperta rischia di aprire una deriva pericolosa che ovviamente non voglio affrontare ma solo accennare qualche parola utile o con una possibile influenza indiretta anche sulla vicenda Theremino.
Dico subito che non me la sto prendendo con il tuo intervento però mi son posto questa domanda perché da un po’ di tempo trovo quella espressione un po’ troppo frequente sul Forum. Una spiegazione che mi son dato è che in molti possano aver letto il libro di Burioni che stimo come scienziato condividendone quasi totalmente il pensiero pur ritenendo che quella frase non abbia senso. Credo piuttosto che la frase di Burioni parta da una premessa: ognuno di noi ha il diritto di non essere democratico. Perciò se Burioni voleva intendere che (ad es.) sulla sua pagina web lui fa quello che vuole e cancella tutti i commenti di chi non è alla sua altezza è liberissimo di farlo, però sarebbe stato meglio se avesse scritto "io non sono democratico" e senza nascondersi dietro la scienza o piegare il significato di un concetto a suo uso e consumo. Forse sarebbe stato meno celebrato, ma avrebbe evitato di dire una sciocchezza.
Quindi l'errore di Burioni è doppio: attribuisce alla scienza il suo legittimo non voler esser democratico e lo fa come conseguenza di un suo errore di valutazione.
Nulla di grave, in fondo Burioni non è un comunicatore. Ma allora avrebbe dovuto lasciare questo mestiere a chi lo sa fare, perché anche la comunicazione è una scienza e in quanto tale non dovrebbe essere democratica e non ammettere l’interferenza di un Burioni qualsiasi in quanto incompetente in fatto di comunicazione. In altri termini più sintetici, si potrebbe riassumere: “Burioni, pensa quel che ti pare ma stai zitto” perché non sei un esperto di comunicazione. Però con questi metodi non si va lontano…
Per concludere questa prima parte, ritengo che la soppressione del dibattito e la creazione di un dogma di fede, sia il punto a cui si arriva portando alle estreme conseguenze l'idea che la scienza non sia democratica.
E arrivati a questo punto, cosa succede?
Succede che involontariamente si "esprime la propria filosofia della comunicazione della scienza e la propria visione del rapporto tra scienza e società", pretendendo di comunicare la scienza al prossimo a “suon di sberle”.
Potrebbe succedere anche qui o no? Forse posso Immaginare la tua risposta, ma allora a maggior ragione devo insistere. Dopo aver letto tutti gli interventi di Theremino (ed è per questo che ho preso tempo per riflettere) devo dire di non aver molto da aggiungere a quanto ho già detto, salvo accusare l’impressione che anche Theremino sembra essere stato virtualmente “preso a sberle”. Conosco bene le Competenze esistenti su questo Forum e mi permetterei al massimo di proporre qualche dialogo ma non certo di entrare in competizione tecnica dimenticando con chi ho a che fare però mi si riconosca almeno la capacità di leggere, non chiedo molto. E sono andato a leggere (ribadisco) tutta la Theremino story, almeno così mi è sembrato, almeno quello che è stato possibile leggere perché ho scoperto che ci sono delle discussioni segretate che un’utenza semplice come la mia non ha il permesso di leggere.
Ebbene in quel famoso articolo sul Beta, dove si critica la forzatura tecnica che è costata a Theremino l’accusa di aver avuto atteggiamenti vittimistici nei confronti di coloro che volevano correggergli degli errori “che due palle” (chiedo scusa ma ogni tanto ci vuole) beh, io continuo a non trovarci niente di strano. Theremino in linea di principio ha semplicemente esercitato il suo diritto di difesa personale, difendendo nel contempo il suo lavoro. In un lavoro di elettronica analogica, mi chiedo cosa ci sia di scandaloso in ‘sta vicenda del beta. Oppure: ma da quando si recita una tragedia per il beta? Ed è tutt’ora reiterata, da non crederci. Il bello dell’elettronica analogica è che ammette il compromesso e se per un giocattolo vuoi selezionare un transistore per il beta ma che male c’è? Se poi qualcuno afferma giustamente che non è il metodo migliore, questo non da il diritto di organizzare una crociata contro un Utente che ti ha semplicemente detto: grazie ma per il mio lavoro va bene anche così. Io sfido chiunque ad esaminare serenamente tutti i lavori di Theremino, facendosi un’idea precisa ed obbiettiva, e dare torto a Theremino. Certe esagerazioni, dopo un certo limite, non rientrano più nel novero della correzione a fini didattici, formativi, istruttivi, pedagogici o quant’altro che adesso mi sfugge. Dopo un certo limite diventa persecuzione pervicace, scientificamente malcelata, finalizzata al sabotaggio e alla provocazione. L’unico sbaglio di Theremino è stato quello di reagire alle provocazioni fornendo appiglio al guardiano per la sanzione più per motivi polemici che altro, anche se poi ufficializzati con l’incompetenza da BetaMania. Theremino avrebbe dovuto ignorare le provocazioni e proseguire con i suoi lavori. Certamente non avrebbe avuto certezza di poter proseguire perché è noto che in tutti gli ambienti esistono anche i pretesti ma se non altro avrebbe avuto ragione al 100% mentre così, gioco forza a parte, ha indebolito le sue difese. Certo che se il metodo Theremino venisse applicato a tutti gli iscritti al Forum, il folto gruppo si ridurrebbe ad un terzo. Poi ci sarebbe anche dell’altro da dire sui post ma vedo che questo intervento sta diventando troppo voluminoso e preferisco proseguire con la “scaletta”. Ed ora, per quanto possibile, vorrei rispondere alla richiesta di precisazione rivoltami personalmente da Pietro.
Pietro, nel mio intervento precedente sono stato un po’ sbrigativo perché, sbagliando, ho voluto a tutti i costi pubblicare subito dopo essermi accorto (tardivamente) della discussione, cosa che non faccio mai perché lo so che non è da fare ma in quel caso è andata così, cosa ci posso fare? Ormai è andata.
Adesso cercherò di essere un po’ più preciso ma nello scritto c’è sempre il rischio di essere fraintesi, non sentendo il tono e mancando il contraddittorio con l’utile “botta e risposta”. Comunque ci provo.
Quando affermi che l’assenza si è prolungata per 5 anni dici la verità ma non tieni conto di una componente fondamentale. Oppure, diciamo cosi: tieni conto solo di una componente aleatoria che è quella della mera mancanza di contatto. Ma se Theremino ha considerato la sanzione un’esagerazione o magari un abuso di potere, potrebbe anche essersi profondamente offeso e aver rinunciato al Forum per presunto o palese pregiudizio nei suoi confronti. In fin dei conti potrebbe aver pensato che se dopo 5 anni non è stato ancora liberato significava che la sua presenza non è gradita o esclusa a prescindere da ogni tentato contatto. Non credi che anche Theremino potrebbe disporre di una sua dignità?
L’altro motivo è aver compiuto un nobile gesto per poi ricadere nella critica e nel condizionamento (rivangando un passato remoto dimenticato dai più) verso un utente che per difendersi avrebbe dovuto ottenere il permesso. Ma non lo farebbe nessuno. Non metto in dubbio e non critico i tuoi diritti e doveri di Amministratore (anche perché non so in che modo vengon prese certe decisioni a livello dirigenziale) ma conoscendo la tua sensibilità ho pensato che avresti potuto dire qualcosa di meglio, magari dando valore ai 5 anni di confino, ammesso che Theremino fosse stato o sia disposto a tornare da noi, perché fino ad ora abbiamo fatto “i conti senza l’oste” ma in caso di diniego sarebbe stata una scelta dell’Utente (secondo il mio personalissimo punto di vista) ma oggettivamente scelta sua.
Anche l’ultima reazione manifesta; ma come si fa a non capire che è stata una reazione emotiva, un sorta di ordigno emotivo colmo di rancore, che caricava da anni, e che ha scagliato alla prima occasione. Cosa ci si poteva aspettare? Gli applausi? No, lì per lì ha sbottato senza pensarci su troppo perché se avesse agito con maggiore freddezza non sarebbe insorto ma qui la tecnica non c’entra e l’aspetto emotivo andrebbe valutato con un po’ più di clemenza.
Ora, non so se sono stato esaustivo nel rispondere alla tua richiesta però sono sempre disponibile non mi sottraggo, al limite potrei lamentare di essere un po’ stanco di scrivere, ma ci sono.
Ma c’é un altro aspetto che vorrei segnalare perché è curioso e a mio avviso non rappresenta un buon segno per la Comunità. Al momento in cui scrivo, se guardo le visualizzazioni di questa discussione, noto che queste hanno raggiunto il numero di 1.637 nel giro di qualche giorno. Se invece osservo i soggetti intervenuti nella discussione, risultano essere troppo pochi rispetto alle visualizzazioni, al momento sarebbero 14 di cui 2 o 3 con intento scherzoso. Ebbene cosa mi turba di ciò? Eh, questo non è un argomento equiparabile ad una barzelletta, è una questione seria che richiederebbe contributi altrettanto seri e multipli, a prescindere dal nick dalla persona sottoposta a provvedimento disciplinare, qui è in ballo almeno una questione di metodo che potrebbe essere da rivedere. Ma sai cos’ho pensato? Magari sbagliando perché non ho il dono dell’infallibilità, ma questo apparente disinteresse e inconfutabile silenzio da parte di molti, che poi disinteresse non è secondo la testimonianza delle visualizzazioni, mi porta a sospettare che serpeggi una forma o un senso di timore verso certi interventi delicati o verso certe figure di spicco. Penso questo perché certi modi di fare mi ricordano un aforisma latino (Unum castigabis, centum emendabis) oltre la celebre frase del Marchese del Grillo: (Mi dispiace, ma io so' io e voi non siete un …….!).Questo mi insinua il sospetto che per non inimicarsi qualche Centurione o per non far la fine degli amici del Marchese si ritenga preferibile e conveniente tacere. Spero di sbagliare ovviamente.
Per concludere un consiglio: per motivi di rispetto della riservatezza, questo modo di procedere che rende pubblici sia la contestazione sia la sanzione ritengo non sia riguardoso e potrebbe essere censurabile come bullismo. Se dipendesse da me (una volta tanto affronto certi argomenti) applicherei la procedura dello statuto dei lavoratori del 1970 sulle contestazioni oppure qualche formula equipollente mutuata da qualche contratto collettivo di lavoro. Questa è solo una facile proposta perché la procedura sarebbe già pronta e al massimo andrebbe ridimensionata. Ovviamente la contestazione e l’eventuale sanzione andrebbero comunicate via chat e non pubblicamente sul forum.
Contrariis reiectis!
Un saluto.