Vista dagli occhi di noi operatori elettrici europei, una cosa del genere pare a metà tra un paese del 3° mondo (con un valore bassissimo della vita umana) ed un paese ad alta tecnologia (per lo scafandro e le attrezzature).
Una delle tante contraddizioni del panorama elettrotecnico nordamericano (molte conseguenti alla presidenza Reagan ed alla sua rivoluzione in ambito OSHA).
Anche da un punto di vista tecnico, quanto fanno gli operatori sembra avere poco senso:
- lo scafandro serve per gli effetti dell'arco elettrico; evidentemente facendo quella manovra di apertura del sezionatore è contemplato il rischio che ci sia una corrente di carico e che il conseguente arco serie possa evolvere in un corto circuito, con tempi di eliminazione del guasto così alti da provocare un'esposizione pericolosa dall'arco per l'operatore. Anche una semplice procedura operativa (prima interrompere la corrente, poi sezionare) eviterebbe il rischio.
- il gancio pare isolante, probabilmente perché in caso di guasto anche le tensioni di passo e contatto metterebbero a rischio l'operatore.
Si tratta, più che di costi, di cultura della sicurezza: anche in Italia è pieno di punti di sezionamento su palo "vecchio stile" con sezionatore in aria, ma le procedure di lavoro e la struttura degli impianti portano l'esposizione al rischio arco elettrico a valori di rischio trascurabili, così che le manovre possano essere eseguite senza scafandri e giant hooks...
Oggi la disponibilità di sezionatori non a vista, già ampiamente utilizzati dalle utility italiane (ad esempio ENEL, TERNA) elimina del tutto questi rischi.
Faccio un esempio recentissimo, relativo ad un sezionamento"vecchio stile" su una linea a 220 kV sulle Alpi .
Qui trovate come era "prima", di tipo classico con sezionatore in aria. Anche con questi impianti "storici" la sicurezza è garantita (in Italia) eseguendo i lavori con procedure a norma, senza ricorso a scafandri o ganci.
https://www.industriaitaliana.it/terna- ... elettrica/Qui trovate il "dopo", con l'impiego di moderne apparecchiature blindate.
La sicurezza verso l'arco elettrico è intrinsecamente garantita per la realizzazione blindata; quella per le tensioni di passo e contatto dalla presenza di un impianto di terra dimensionato anche per le condizioni di guasto.
https://www.aeit.it/aeit/eventi/aeit_20210319ww_463.pdfc'è anche, da tempo, la versione "piccola" per linee di distribuzione, adottata sia da Enel che da tutte le altre utilities Italiane...
https://www.icetindustrie.it/sezionator ... to-pf6.php