Leggendo la CEI 64-8 non sono onestamente riuscito a capire se il controllore di isolamento è obbligatorio nei sistemi IT.
Nel qualcaso lo fosse non mi è chiaro il motivo in quanto in occasione del secondo guasto l'interruzione automatica del circuito garantisce la protezione dai contatti indiretti.
Aggiungo inoltre che l'art. 413.1.5.3 e 413.1.5.3 (commenti) sembrerebbero dire due cose non propriamente allineate:
Il primo recita "Un dispositivo di controllo dell’isolamento deve essere previsto" - Obbligo
Il secondo recita "Allo scopo di poter eliminare il primo guasto nel più breve tempo possibile è necessario" - Sembrerebbe lasciare piu' libertà di scelta.
Grazie mille
Controllore di isolamento sistemi IT
Moderatori: sebago,
Mike,
MASSIMO-G,
lillo
11 messaggi
• Pagina 1 di 2 • 1, 2
2
voti
la risposta sta già nel principio del sistema IT, ovvero l'assoluta necessità di garantire la continuità di servizio a tal punto che il sistema deve funzionare in sicurezza anche con una fase a terra
viene però naturale immaginare che in caso di doppio guasto e intervento delle protezioni, la continuità di servizio va a farsi benedire
è quindi necessario avere un costante monitoraggio e degli allarmi che segnalino valori di basso isolamento per potere intervenire (ricercare l'anomalia e pianificare i necessari interventi di manutenzione) e scongiurare il pericolo di un doppio guasto che prenda alla sprovvista
viene però naturale immaginare che in caso di doppio guasto e intervento delle protezioni, la continuità di servizio va a farsi benedire
è quindi necessario avere un costante monitoraggio e degli allarmi che segnalino valori di basso isolamento per potere intervenire (ricercare l'anomalia e pianificare i necessari interventi di manutenzione) e scongiurare il pericolo di un doppio guasto che prenda alla sprovvista
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
Salvatore Quasimodo
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
Salvatore Quasimodo
1
voti
Esistono anche applicazioni particolari dei sistemi IT ove non serve la continuità di servizio. Allora neanche serve l'IMD.
In Norvegia, invece, hanno sistemi IT con interruzione al primo guasto tramite interruttore differenziale (sistemi "quasi TT").
Insomma, il sistemi IT sono molto vari, ma l'uso più tipico è interruzione al secondo guasto con IMD per prevenire che accada.
In Norvegia, invece, hanno sistemi IT con interruzione al primo guasto tramite interruttore differenziale (sistemi "quasi TT").
Insomma, il sistemi IT sono molto vari, ma l'uso più tipico è interruzione al secondo guasto con IMD per prevenire che accada.
0
voti
6367 ha scritto:Esistono anche applicazioni particolari dei sistemi IT ove non serve la continuità di servizio. Allora neanche serve l'IMD.
Questo punto è particolarmente interresante.
E' proprio per questo motivo che l'obbligatorietà dell'impiego del controllore di isolamento non mi torna moltissimo.
In altre parole se mi trovassi in un sistema IT senza la necessità di garantire la continuità di servizio sono normativamente obbligato a metterlo?
1
voti
se accetti l'interruzione improvvisa per doppio guasto, non sei obbligato a metterlo
es: in una sala chirurgica non è accettabile, se l'IMD segnala basso isolamento, si sospende l'attività operativa della sala fino al ripristino dell'anomalia
continuità di servizio non vuol dire testualmente che il sistema deve funzionare h24, ma piuttosto che non deve interrompersi nel momento più critico
ovviamente dipende dal contesto e dalle relative valutazioni
es: in una sala chirurgica non è accettabile, se l'IMD segnala basso isolamento, si sospende l'attività operativa della sala fino al ripristino dell'anomalia
continuità di servizio non vuol dire testualmente che il sistema deve funzionare h24, ma piuttosto che non deve interrompersi nel momento più critico
ovviamente dipende dal contesto e dalle relative valutazioni
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
Salvatore Quasimodo
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
Salvatore Quasimodo
1
voti
jhonny ha scritto:Aggiungo inoltre che l'art. 413.1.5.3 e 413.1.5.3 (commenti) sembrerebbero dire due cose non propriamente allineate:
In caso di dubbi interpretativi prevale il testo sui commenti.
comunque al primo guasto a terra un IT si trasforma in TN o TT a seconda dei collegamenti delle masse.
In caso di TT non è detto che al secondo guasto intervengano le protezioni (tipicamente sugli IT non c'è differenziale), quindi oltre a causare l'interruzione del servizio (proprio il motivo per cui si era scelto l'IT) è un pericolo per le persone.
Col TN (tutte le masse collegate insieme e non a gruppi) la situazione migliora ma comunque l'interruzione automatica crea il disservizio che si voleva evitare.
Se allora si può ammettere un disservizio perché usare l'IT e complicarsi la vita?
In definitiva il controllo di isolamento deve esserci.
0
voti
Ciao,
Avevo lo stesso quesito che ho postato qui: viewtopic.php?f=3&t=85226
Il CEI mi ha risposto che non c'è interpretazione nella norma, il controllo dell'isolamento nel sistema IT è necessario.
Avevo lo stesso quesito che ho postato qui: viewtopic.php?f=3&t=85226
Il CEI mi ha risposto che non c'è interpretazione nella norma, il controllo dell'isolamento nel sistema IT è necessario.
0
voti
In Norvegia, invece, hanno sistemi IT con interruzione al primo guasto tramite interruttore differenziale (sistemi "quasi TT").
Non mi è chiaro come in un sistema IT possa essere efficace un differenziale, forse è un ibrido.
0
voti
Un sistema elettrico in cui nessun punto (generalmente il neutro) viene messo a terra ed in cui le masse sono collegate a terra (quindi IT), se non presenta capacità verso terra elevate, è intrinsecamente sicuro al primo guasto di isolamento di una parte attiva verso una massa in quanto non vi è percorso dove la corrente alternata si possa richiudere se non quello capacitivo.
A questo punto però diviene pericoloso e simile ad un TN.
Se è a livello di distribuzione BT e non limitato in estensione non c'è garanzia che le capacità verso terra siano sufficientemente basse.
La corrente di primo guasto potrebbe non essere così bassa. Quindi un RCD sull'utilizzatore (non sul generatore) sente una corrente differenziale e può intervenire... certo la continuità del servizio si va a far benedire...
A questo punto però diviene pericoloso e simile ad un TN.
Se è a livello di distribuzione BT e non limitato in estensione non c'è garanzia che le capacità verso terra siano sufficientemente basse.
La corrente di primo guasto potrebbe non essere così bassa. Quindi un RCD sull'utilizzatore (non sul generatore) sente una corrente differenziale e può intervenire... certo la continuità del servizio si va a far benedire...
11 messaggi
• Pagina 1 di 2 • 1, 2
Torna a Impianti, sicurezza e quadristica
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Google Adsense [Bot] e 58 ospiti