Scrivo cose ovvie:
Le cause di guasto del trasformatore sono molteplici:
surriscaldamento per sottodimensionamento,
da sovraccarico per cortocircuito nel carico anodico.
Oppure per difetto nascosto di costruzione, perdita di isolamento del secondario.
Forse anche per cortocircuito del carico altoparlante ( 8 ohm mi paiono pochi, perché non 16 o 32 ohm ?)
Il trasformatore con raddrizzatore e filtro capacitivo eroga corrente quasi a impulsi. Mettendo un filtro CLC migliora, ma occorre aggiungere una induttanza,
In ogni modo hai ancora un canale funzionante: lo alimenti e misuri (con la mano) quanto scaldano i trasformatori.
La resa di un trasformatore
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claudiocedrone ha scritto:Ma anche il raddrizzamento ha il suo consumo, con raddrizzamento a stato solido a ponte la potenza disponibile in continua è notevolmente minore di quella in alternata con un fattore di correzione pari a 1,8 (potenza in watt dopo il livellamento pari a quella in voltampere del trasformatore diviso 1,8).
Cioe' tu stai dicendo che entrando con 1300 watt dal raddrizzatore ne escono 720 e 580 sono "consumati" dal raddrizzatore?
Sarebbe bruciato nel primo secondo di funzionamento, non vale la pena di andare avanti in questo discorso
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standardoil
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Piuttosto ha ragione MarcoD
Bisogna indagare cosa ha provocato il guasto del trasformatore
A parte che a me non convince nulla di questa storia
perche' trasformatori con primario a presa intermedia?
Esattamente a che tensione sono le anodiche? 66 o 132 V?
Trasformatori a presa centrale si usano per raddrizzatori a due diodi, non a ponte
Vuol dire che i trasformatori sono di recupero?
Visto lo schema di un triodo, va bene, ma ogni singolo triodo ha la sua resistenza anodica, la sua resistenza di griglia, il suo trimmer di taratura della corrente a riposo, oppure sono letteralmente tutti in parallelo PIN to pin, senza la possibilita' di bilanciarli?
Comunque sono tutte questioni che si risolvono facilmente: lo OP chiede esplicitamente al suo cliente lo schema che ha usato per l'auto costruzione dell'amplificatore, e si chiariscono tutti i dubbi
E poi si fanno un po' di misure, a chiarire il poco che rimane da chiarire
Prima e' inutile continuare a elucubrare
Bisogna indagare cosa ha provocato il guasto del trasformatore
A parte che a me non convince nulla di questa storia
perche' trasformatori con primario a presa intermedia?
Esattamente a che tensione sono le anodiche? 66 o 132 V?
Trasformatori a presa centrale si usano per raddrizzatori a due diodi, non a ponte
Vuol dire che i trasformatori sono di recupero?
Visto lo schema di un triodo, va bene, ma ogni singolo triodo ha la sua resistenza anodica, la sua resistenza di griglia, il suo trimmer di taratura della corrente a riposo, oppure sono letteralmente tutti in parallelo PIN to pin, senza la possibilita' di bilanciarli?
Comunque sono tutte questioni che si risolvono facilmente: lo OP chiede esplicitamente al suo cliente lo schema che ha usato per l'auto costruzione dell'amplificatore, e si chiariscono tutti i dubbi
E poi si fanno un po' di misure, a chiarire il poco che rimane da chiarire
Prima e' inutile continuare a elucubrare
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standardoil
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E adesso mi devo scusare
Lo avevo letto che il costruttore originale dell'ampli non e' l'attuale proprietario, ma non lo avevo recepito
quindi da quel lato nulla da fare
Se fosse mio l'ampli lascerei perdere
Troppi casini perche' si possa sperare in un buon risultato
Se i singoli triodi sono veramente tra loro in parallelo piedino per piedino, come sembra sia almeno per i due triodi singoli di un doppio triodo la vedo dura
Al massimo, ma proprio al massimo proverei ad alleggerirlo,
Misurare la corrente anodica e ricalcolare i trasformatori per quella corrente, con un buon margine di sicurezza
Io eliminerei il ponte dall'alimentazione dei filamenti, lo vedo inutile
Anche un trasformatore da 50A a 6,3V lo vedo una inutile complicazione
Dal DS quel tubo regge 300V tra filamento e catodo, si potrebbe pensare di mettere i filamenti in serie, 2 serie da 10 tubi fanno 63 volt a 5 ampere, molto più gestibili, anche 20 tubi in serie siamo sempre sui 130 V
Ci sarebbe il problema della corrente all'accensione a freddo, questo si' diventerebbe un problema da affrontare
E devo continuare a scusarmi, i filamenti sono gia' in serie, due catene da 10 tubi
La mattina, prima di prendere la pastiglietta "giusta" sono sempre un po' fuori fase, scusatemi
Lo avevo letto che il costruttore originale dell'ampli non e' l'attuale proprietario, ma non lo avevo recepito
quindi da quel lato nulla da fare
Se fosse mio l'ampli lascerei perdere
Troppi casini perche' si possa sperare in un buon risultato
Se i singoli triodi sono veramente tra loro in parallelo piedino per piedino, come sembra sia almeno per i due triodi singoli di un doppio triodo la vedo dura
Al massimo, ma proprio al massimo proverei ad alleggerirlo,
Misurare la corrente anodica e ricalcolare i trasformatori per quella corrente, con un buon margine di sicurezza
Io eliminerei il ponte dall'alimentazione dei filamenti, lo vedo inutile
Anche un trasformatore da 50A a 6,3V lo vedo una inutile complicazione
Dal DS quel tubo regge 300V tra filamento e catodo, si potrebbe pensare di mettere i filamenti in serie, 2 serie da 10 tubi fanno 63 volt a 5 ampere, molto più gestibili, anche 20 tubi in serie siamo sempre sui 130 V
Ci sarebbe il problema della corrente all'accensione a freddo, questo si' diventerebbe un problema da affrontare
E devo continuare a scusarmi, i filamenti sono gia' in serie, due catene da 10 tubi
La mattina, prima di prendere la pastiglietta "giusta" sono sempre un po' fuori fase, scusatemi
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standardoil
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Buongiorno a tutti,
rispondo a queso post, che mi permette di rispondere un po' a tutti, che ringrazio per le risposte date e anche per le future.
Ed è quello che sto facendo in primis, forse io sono un po' troppo calmo e prima di metter mano alla riparazione, mi piace capire la causa del guasto ragionando sullo schema, anche allargandosi sul circuito, è tutta conoscenza.
Guardando il trasformatore, la parte che è bruciata è proprio il secondario che è all'esterno, si vedono chiaramente le spire bruciate ed incollate fra loro.
Mi viene quindi da pensare che sia un problema di sovraccarico sul secondario oppure un sottodimensionamento del trasformatore. Sarà da controllare sul canale ancora funzionante.
perché hanno usato trasformatori commerciali standard, questo in discussione ha il primario 0-230-400 V e secondario 115-115; 250VA .
E hanno sfruttato la botta di c..o che alimentandolo con il 230 V sulla presa del 400 V avevano in uscita una tensione giusta per l'anodica 130 V, se la sono un po' fatta andare bene, raddrizzandola e filtrandola con l'induttore tra i 2 condensatori di filtro, risultava vicina come tensione a quella che ci vuole alla valvola.
Sarà da controllare sul canale ancora funzionante
Inoltre questa caratteristica dei trasformatori commerciali industriali con il secondario a 115V + 115V, alimentandoli sempre sul 400V, gli sono risultati 66V + 66V che guardacaso 66V è la tensione che occorre per alimentare i filamenti di 10 valvole in serie ( 6,3 V x 10 = 63V ) con 2,5A e con più, sempre con c..o, hanno trovato il trasformatore da 630VA , che riportando in corrente sui 115 + 115 vengono 2,7A .
Quindi la tensione è diventata 66 + 66 e la corrente è 2,7 A, hanno trovato come alimentare i filamenti dei 2 canali.
Sono a 132V
Non hanno usato la presa centrale.
Si e no hanno avuto un po' di fortuna nel trovare dei trasformatori in commercio con dei valori vicinissimi a quello che gli occorreva.
Sul trasformatore dei filamenti, direi che può andare bene, ma su quelli dell'anodica, credo che non ci si sia per niente.
Sarà da controllare sul canale ancora funzionante
Sono tutti in parallelo, hanno solo la resistenza di placca e la griglia ha una sola regolazione per tutte, se guardi lo schema, vedi come hanno fatto.
Sembra facile come programmazione del lavoro, ma come vedi, questa strada che ho scelto mi sembra l'unica.
rispondo a queso post, che mi permette di rispondere un po' a tutti, che ringrazio per le risposte date e anche per le future.
standardoil ha scritto:Piuttosto ha ragione MarcoD
Bisogna indagare cosa ha provocato il guasto del trasformatore
Ed è quello che sto facendo in primis, forse io sono un po' troppo calmo e prima di metter mano alla riparazione, mi piace capire la causa del guasto ragionando sullo schema, anche allargandosi sul circuito, è tutta conoscenza.
Guardando il trasformatore, la parte che è bruciata è proprio il secondario che è all'esterno, si vedono chiaramente le spire bruciate ed incollate fra loro.
Mi viene quindi da pensare che sia un problema di sovraccarico sul secondario oppure un sottodimensionamento del trasformatore. Sarà da controllare sul canale ancora funzionante.
A parte che a me non convince nulla di questa storia
perche' trasformatori con primario a presa intermedia?
perché hanno usato trasformatori commerciali standard, questo in discussione ha il primario 0-230-400 V e secondario 115-115; 250VA .
E hanno sfruttato la botta di c..o che alimentandolo con il 230 V sulla presa del 400 V avevano in uscita una tensione giusta per l'anodica 130 V, se la sono un po' fatta andare bene, raddrizzandola e filtrandola con l'induttore tra i 2 condensatori di filtro, risultava vicina come tensione a quella che ci vuole alla valvola.
Sarà da controllare sul canale ancora funzionante
Inoltre questa caratteristica dei trasformatori commerciali industriali con il secondario a 115V + 115V, alimentandoli sempre sul 400V, gli sono risultati 66V + 66V che guardacaso 66V è la tensione che occorre per alimentare i filamenti di 10 valvole in serie ( 6,3 V x 10 = 63V ) con 2,5A e con più, sempre con c..o, hanno trovato il trasformatore da 630VA , che riportando in corrente sui 115 + 115 vengono 2,7A .
Quindi la tensione è diventata 66 + 66 e la corrente è 2,7 A, hanno trovato come alimentare i filamenti dei 2 canali.
Esattamente a che tensione sono le anodiche? 66 o 132 V?
Sono a 132V
Trasformatori a presa centrale si usano per raddrizzatori a due diodi, non a ponte
Non hanno usato la presa centrale.
Vuol dire che i trasformatori sono di recupero?
Si e no hanno avuto un po' di fortuna nel trovare dei trasformatori in commercio con dei valori vicinissimi a quello che gli occorreva.
Sul trasformatore dei filamenti, direi che può andare bene, ma su quelli dell'anodica, credo che non ci si sia per niente.
Sarà da controllare sul canale ancora funzionante
Visto lo schema di un triodo, va bene, ma ogni singolo triodo ha la sua resistenza anodica, la sua resistenza di griglia, il suo trimmer di taratura della corrente a riposo, oppure sono letteralmente tutti in parallelo PIN to pin, senza la possibilita' di bilanciarli?
Sono tutti in parallelo, hanno solo la resistenza di placca e la griglia ha una sola regolazione per tutte, se guardi lo schema, vedi come hanno fatto.
]Comunque sono tutte questioni che si risolvono facilmente: lo OP chiede esplicitamente al suo cliente lo schema che ha usato per l'auto costruzione dell'amplificatore, e si chiariscono tutti i dubbi
E poi si fanno un po' di misure, a chiarire il poco che rimane da chiarire[/quote
Glielo hanno chiesto, ma gli hanno detto NO !! e non gli hanno dato nemmeno la garanzia .
Gli schemi che ho messo, li ho rilevati io dall'apparecchioPrima e' inutile continuare a elucubrare
Sembra facile come programmazione del lavoro, ma come vedi, questa strada che ho scelto mi sembra l'unica.
Alex
https://www.facebook.com/Elettronicaeelettrotecnica
<< vedi di pigliare arditamente in mano, il dizionario che ti suona in bocca,
se non altro è schietto e paesano.
(Giuseppe Giusti) <<
https://www.facebook.com/Elettronicaeelettrotecnica
<< vedi di pigliare arditamente in mano, il dizionario che ti suona in bocca,
se non altro è schietto e paesano.
(Giuseppe Giusti) <<
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standardoil ha scritto:E adesso mi devo scusare
Lo avevo letto che il costruttore originale dell'ampli non e' l'attuale proprietario, ma non lo avevo recepito
quindi da quel lato nulla da fare
....
Ti ringrazio per le scuse, ma non ti devi preoccupare, riscpondere ai post non è semplice, poi io sono molto prolisso e a volte, in fondo al discorso non mi capisco nemmeno io.
Aggiungo un particolare che io, anche qui, non sono in grado di dare una risposta tecnica e cioè: credo che debbano volutamente stare bassi di tensione anodica per avere una resistenza di uscita bassa, che questa dovrebbe essere la ragione dell'OTL.
Ma avrei anche un'altra domanda sulla valvola preamplificatrice, ma per ora lasciamo perdere.
Certo che raggruppare circa 70 kg di elettronica per avere 25 W audio con 200 W di consumo o forse sono di più? Non ho guardato. che poi sarà da vedere se sono di buona qualità, è il massimo .
Da noi c'è un detto che fa : bruciare le pezzole (fazzoletti ) per vendere la cenere.
Alex
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se non altro è schietto e paesano.
(Giuseppe Giusti) <<
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se non altro è schietto e paesano.
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aggiungendo la resistenza indicata nella freccia, si alza la tensione del catodo, potrebbe funzionare meglio. Ma chi può dirlo ?
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Chiariamoci
La corrente DC cui mi riferisco è quella alla tensione DC che si ottiene dopo aver raddrizzato e livellato
E se qualcuno avesse il dubbio che 1A entra in AC ed 1A esce in DC forse non ha tenuto conto del livello di tensione raggiunto (e che si vuol mantenere durante l' uso)
Per farsi un' idea più chiara basta pensare a cosa succede quando invece di raddrizzare e livellare si duplica o si quadruplica, la tensione DC ottenuta non potrà mai essere mantenuta alla corrente disponibile in ingresso in AC ed il trasformatore surriscalda o si siede (questo dipende anche da come è fisicamente stato progettato e costruito)
Non ve la so spiegare meglio ma vi assicuro che in pratica gli effetti riscontrabili sono quelli
K
La corrente DC cui mi riferisco è quella alla tensione DC che si ottiene dopo aver raddrizzato e livellato
E se qualcuno avesse il dubbio che 1A entra in AC ed 1A esce in DC forse non ha tenuto conto del livello di tensione raggiunto (e che si vuol mantenere durante l' uso)
Per farsi un' idea più chiara basta pensare a cosa succede quando invece di raddrizzare e livellare si duplica o si quadruplica, la tensione DC ottenuta non potrà mai essere mantenuta alla corrente disponibile in ingresso in AC ed il trasformatore surriscalda o si siede (questo dipende anche da come è fisicamente stato progettato e costruito)
Non ve la so spiegare meglio ma vi assicuro che in pratica gli effetti riscontrabili sono quelli
K
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Kagliostro
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