Se avro' tempo scrivero' qualcosa.
Dovresti sapere che a me piace trasferire concetti, o meglio, mi piacerebbe trasferirli

Non sempre ci riesco.
Le formule e le relative dimostrazioni si possono trovare nei libri. E anche se non banali, spesso, ma non sempre, li considero esercizi di stile nelle trattazioni di principio dei fenomeni fisici. Ti portano a credere di aver capito un concetto, ma in realtà hai compreso solo passaggi, forse.
Lo stesso Maxwell, in alcune sue opere, ragguagliava i suoi lettori dicendo di non perdersi nei dettagli matematici perché spesso portano fuori strada. Se riesco a ritrovare l'articolo (o pagina del suo trattato, non ricordo) ti darò il riferimento.
La termodinamica può essere trattata a partire da quattro postuati che si fondano sulle leggi fondamentali della termodinamica. Fra questi postulati ne abbiamo uno che afferma l'esistenza della funzione entropia, la quale possiede alcune proprieta'. L'entropia e' una funzione di parametri estensivi.
Un altro postulato afferma che la funzione entropia di un sistema composto e' additiva (con riferimento ai subsistemi semplici costituenti). Elaborando questo postulato arriviamo a dire che l'entropia dei sistemi semplici e' una funzione omogenea del primo ordine di parametri estensivi.
Da li' parte tutta la trattazione matematica con il teorema di Eulero sulle funzioni omogenee e il ridimensionamento delle dimensioni dei corpi.
Con questo approccio assiomatico, e dal punto di vista termodinamico, potrebbero essere trattati anche i sistemi elettrici e magnetici, ma il problema e' che la definizione originale (quella relativa alla dimensioni dei sistemi) non "scompare", ma e' solo nascosta.
Quindi i problemi di fondo, in parte, rimangono.
E' un tipo di studio interessante, ma lascia un vuoto secondo me. Tutto formale, simboli, differenziali. Bello, ma a distanza di anni che cosa ti rimane?
E' lo stesso motivo per cui non mi piace studiare l'elettrotecnica secondo l'approccio assiomatico. Esiste il bipolo, la potenza e' v(t) x i(t) ecc, ma questi concetti possono essere dimostrati a partire dalla teoria dei campi. Questo e' bello!
Un approccio neoplatonico lontano dal mio pensiero.
PS
Ho riletto meglio la parte finale del tuo post. Il problema era sulle funzioni intensive.
Anche qui scrivero' solo due frasi senza entrare nei dettagli matematici.
Seguendo l'approccio assiomatico, le funzioni intensive possono essere scritte in termini di parametri estensivi. Queste funzioni prendono il nome di equazioni di stato.
Le equazioni di stato devono essere necessariamente funzioni omogenee di ordine zero, poiche' le equazioni fondamentali (quelle relative alle grandezze estensive) sono omogenee di ordine uno.
Si puo' dimostrare.