Pare a sua volta estratto dell'articolo di Massimo Sideri per il “Corriere della Sera”:
Quanto è sostenibile un uso quotidiano dell’Ai al posto di una mente umana? Se un sapiens funziona anche con una barretta di cioccolato di poche kilocalorie è stato calcolato che solo «addestrare» ChatGPT-3, con un terzo dei parametri di Google, ha bruciato 1,2 gigawatt/h. Le più moderne centrali nucleari hanno una potenza di 1/1,6 gigawatt. Secondo una manager di Amazon il costo della fase di addestramento (cioè far «studiare» a questi sistemi miliardi e miliardi di documenti per permettergli poi di risponderci, con errori, «allucinazioni» e tutto il resto) è così alto che solo 10 società al mondo, un oligopolio, potranno permetterselo.
Tutto ciò senza contare il consumo quotidiano e il lavoro di un numero indefinito di esseri umani, questi sì nuovi schiavi delle macchine, che dai Paesi come l’India «spiegano» a mano all’Ai la differenza tra l’immagine di un topo e quella di un mouse. Se dialogare con l’Ai sarà il nuovo sport prepariamoci ad avere delle centrali nucleari per risponderci.
Vorrei analizzarlo ed eventualmente verificare la correttezza dei dati riportati.
Per il momento mi limito a criticare le unità di misura:
" 1,2 gigawatt/h " voleva forse scrivere gigawattora ?
" 1/1,6 gigawatt " voleva scrivere da 1 a 1,6 gigawatt ?
Per una valutazione della potenza di di 1 gigawatt,
provo a stimare la potenza media
sviluppata da tutte le auto in movimento in Italia:
Supponiamo che in Italia ci siano 20 milioni di auto, di cui soltanto il 5 % sia in movimento (il 95% è ferma, parcheggiata).
Ogni auto avrà un motore medio della potenza massima di 50 kW, e che quando è in movimento sviluppa una potenza media
pari al 20 % di quella massima.
Quindi:
20x10^6 x 0,05 x 50 x 0,2 = 5 x 10^6 kwatt = 5 gigawatt di potenza media consumata dal traffico automobilistico.
Ho calcolato correttamente? Osservazioni?
