Un oscillatore minimalista a transistor
Moderatori: g.schgor, BrunoValente, carloc, IsidoroKZ
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Secondo me' era meglio l'altra soluzione, il condensatore garantisce che anche se il tutto si dovesse bloccare, il led non rimarrebbe mai acceso in continuazione.
"Sopravvivere" e' attualmente l'unico lusso che la maggior parte dei Cittadini italiani,
sia pure a costo di enormi sacrifici, riesce ancora a permettersi.
sia pure a costo di enormi sacrifici, riesce ancora a permettersi.
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Etemenanki
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BrunoValente ha scritto:Non vorrei inimicarmi tutti ma a me quel circuito, a parte la questione del guadagno di T1, non sembra male.
In effetti dopo averlo studiato un minimo rispetto ad altre soluzioni a transistor effettivamente ha alcuni vantaggi tra cui probabilmente il consumo.
In ingresso al regolatore (78L09) c'è una resistenza da 235ohm (5x47) probabilmente utile sia per diminuire la caduta sul regolatore lineare sia per fare accendere gradualmente il circuito.
Un dubbio ulteriore potrebbe esserci nel caso si volesse cambiare il duty cicle e portarlo dal valore attuale ad esempio al 15% mantenendo la stessa frequenza.
Ciao
600 Elettra
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Se può interessare ho simulato il circuito con Ltspice che allego. Il modello del diodo IR è della Osram ho usato un led da 5mm il modello SFH4555, il modello del transistore BD139 è stato preso da https://ltwiki.org/index.php?title=Standard.BJT
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stefanodelfiore
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MarcoD ha scritto:p.s. ho ancora il fidocadj aperto sullo schema
La soluzione a tre transistor é quella che immaginavo di trovare quando ho aperto il contenitore.
Salvo poi accorgermi che uno dei transistor in realtà era un regolatore lineare 78L09.
Per agevolare il funzionamento il transistor che pilota il led lo metterei PNP.
In questo modo forse si potrebbero aumentare di parecchio le resistenze.
Ciao
600 Elettra
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BrunoValente ha scritto:Non vorrei inimicarmi tutti ma a me quel circuito, a parte la questione del guadagno di T1, non sembra male.
Mi spiegate nel dettaglio cosa ha che non va?
Io sono quello che si è sbilanciato a dire che il circuito non mi piace.
In realtà il circuito non ha nulla che non va!
Però la domanda era se lo userei oggi in un'applicazione commerciale. Questo aggiunge del contesto e, secondo me, in questo contesto non è una buona soluzione.
È un circuito che, come è stato detto, probabilmente vede le sue origine una quarantina di anni fa.
A quei tempi usare una porta logica o un comparatore sarebbe stata una soluzione esotica e probabilmente costosa.
Oggi ci sono possibilità che allora non c'erano. E se le mettiamo sui piatti della bilancia, direi che in ambito commerciale si opterebbe per un'altra soluzione.
I motivi direi che sono soprattutto:
- affidabilità (nella tua spiegazione di come e quando il circuito funziona ci sono un paio di "se")
- ripetibilità (non conoscendo nel dettaglio l'applicazione non so quanto sia critica)
- economicità (area sul PCB, numero di componenti usati)
- semplicità (questo circuito ha scaturito una discussione di 4 pagine su questo forum, il motivo è che c'è una certa complicazione nel come si ottiene il risultato desiderato. Per tornare a parlare di contesto, questa complicazione è interessante e tema di discussione nel nostro contesto, nel contesto si segue il KISS: keep it simply stupid)
Questo ultimo punto può essere molto controverso. Quando vedo circuiti del genere trovo interessante cercare di capirli (non sono certo un guru in questo campo), ma allo stesso tempo penso quello che ho appena espresso.
Spesso critico gli arduinisti (specialmente quelli che vogliono la pappa pronta). Spero di non essere l'equivalente dell'arduinista nel campo analogico
Boiler
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Posso dire che lo schema del post [41] lo ho usato varie volte, per metronomi, sirene elettroniche, per testare alimentatori, e per altro, e non si è mai bloccato.
(i metronomi però adesso li compro)
(i metronomi però adesso li compro)
L'esistenza non è un accessorio
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Bella riflessione!boiler ha scritto:Spesso critico gli arduinisti (specialmente quelli che vogliono la pappa pronta). Spero di non essere l'equivalente dell'arduinista nel campo analogico
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BrunoValente
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