A quanto pare, altri si sono già posti quel problema con arduino:
https://openenergymonitor.org/emon/buil ... gy-monitor
https://www.element14.com/community/thr ... hread=true
http://forum.arduino.cc/index.php?topic=93205.0
convertire la tensione da 220ac a 5 dc
Moderatori: BrunoValente,
IsidoroKZ,
carloc,
g.schgor
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Non ho letto i link con le soluzioni proposte ....
ma .... usare semplicemente un trasformatore che dia una certa tensione (sopportabile dal circuito di misura/controllo) ?
Al variare della tensione in input al trasformatore si avrebbe una variazione proporzionale della tensione secondaria ....
Lo stesso si potrebbe fare con un partitore resistivo ...
K
ma .... usare semplicemente un trasformatore che dia una certa tensione (sopportabile dal circuito di misura/controllo) ?
Al variare della tensione in input al trasformatore si avrebbe una variazione proporzionale della tensione secondaria ....
Lo stesso si potrebbe fare con un partitore resistivo ...
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Kagliostro
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Il problema è che alcune piattaforme di sviluppo per microcontrollori, leggasi arduino, non supportano tensioni negative in ingresso.
Son quello delle domande strane!
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Sì, capisco
ma un semplice trasformatore 220 V / 2,5 V ha un rapporto di trasformazione di 88:1
per cui con 88 V in ingresso si avrebbe 1 V in uscita
(e credo che la rete non scenderebbe mai così tanto)
mentre con 440 V in ingresso si avrebbero 5 V in uscita
(ed anche qui credo che una fluttuazione della rete così ampia non sia realistica)
Quindi niente tensioni negative .... almeno .....
Direi che ci si potrebbe aspettare una fluttuazione diciamo da .... 180 V sino a 260 V
che al secondario sarebbero da 2.04545 V a 2.95454 V, tensioni che credo (credo) Arduino riesca a distinguere
K
ma un semplice trasformatore 220 V / 2,5 V ha un rapporto di trasformazione di 88:1
per cui con 88 V in ingresso si avrebbe 1 V in uscita
(e credo che la rete non scenderebbe mai così tanto)
mentre con 440 V in ingresso si avrebbero 5 V in uscita
(ed anche qui credo che una fluttuazione della rete così ampia non sia realistica)
Quindi niente tensioni negative .... almeno .....
Direi che ci si potrebbe aspettare una fluttuazione diciamo da .... 180 V sino a 260 V
che al secondario sarebbero da 2.04545 V a 2.95454 V, tensioni che credo (credo) Arduino riesca a distinguere
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Kagliostro
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Kagliostro ha scritto:Non ho letto i link con le soluzioni proposte ....
ma .... usare semplicemente un trasformatore che dia una certa tensione (sopportabile dal circuito di misura/controllo) ?
K
ma un semplice trasformatore non mi da un uscita costante indifferentemente dall'ingresso ?
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No, perché il rapporto tra la tensione indotta nel secondario è proporzionale al rapporto tra le spire primarie e secondarie, che è un valore costruttivo
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ma quindi posso usare un qualsiasi trasformatore e avro la tensione di uscita variabile nel tempo ?
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La tensione in uscita dal secondario di un trasformatore è sì, proporzionale a quella dell'ingresso, ma la relazione matematica che lega le due grandezze non è lineare, quindi, se vuoi veramente ottenere una semplice riduzione della tensione in modo che possa essere letta da un sistema digitale, un partitore resistivo lo reputo comunque la soluzione migliore, pur con tutte le dovute sicurezze del caso, perché sottoposto a tensione di rete.
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harpefalcata
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All'inizio ero partito con il partitore, non so se possa funzionare
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