Cos'è ElectroYou | Login Iscriviti

ElectroYou - la comunità dei professionisti del mondo elettrico

3
voti

La strada del vento e la battaglia per le idee

Indice

Le strade del vento

Tutto il personale di grado dirigenziale era stato invitato alle diciassette del 12 gennaio per la consueta riunione di inizio esercizio annuale nell'aula magna del settimo distretto, mentre per i dipendenti dei livelli esecutivi era stata organizzata, come di consueto, una festa di inizio anno nei singoli reparti.
Questa era anche l'occasione per la WWA (World Weather Association) di festeggiare il decimo compleanno del IMFS (Sistema di Previsioni Meteorologiche Intelligenti) adottato dai paesi del pianeta terra che avevano aderito al servizio propugnato e gestito dal Consiglio Mondiale della Sicurezza a partire dal 2075.
Il presidente, il cileno Pedro Mandela, prese la parola, batté un paio di volte il dito indice sul microfono, si schiarì la voce ed iniziò a parlare.
La sua relazione iniziò e proseguì con le solite ed attese parole di complimento per l'operato della associazione da Lui diretta, ma arrivato al termine, con un certo imbarazzo, disse.

"Non vi nascondo, carissimi collaboratori, che ho dovuto nominare una nuova sezione del quinto dipartimento, quello relativo ai Fenomeni Atmosferici Fuori Media Statistica, e la ho dotata di un direttore e otto addetti che dovranno investigare sia sulle cause che sul divenire di quel fenomeno che la stampa, non so con quale competenza,ha definito come il triangolo della siccità, triangolo che inizierebbe dalle coste della Normandia e terminerebbe in un vasto territorio sulla costa del Mediterraneo tra la Francia e l'Italia."
"Ormai non passa giorno che sui giornali non appaiano storie di intere cittadine, paesi o comunità che scendono per le strade incolpando la WWA di non fare abbastanza per prevenire i fenomeni siccitosi che a loro dire, starebbero interessando un territorio di circa un milione di chilometri quadrati e che coinvolgerebbero almeno venti milioni di cittadini europei."
"Ritengo, proseguì Mandela, che in questi episodi ci siano esagerazioni, ma data la nostra natura pubblica ed apolitica, dobbiamo lavorare per indagare e trovare la verità anche su questo problema."
Dopo questo annuncio, Mandela terminò la sua relazione tra gli applausi, ma il suo vice, un mongolo di nome Rais Lot, lontano discendente di Gengis Kaan, si fregò mentalmente le mani pensando che questa sarebbe stata la buccia di banana che avrebbe spedito Mandela in pensione e lui alla presidenza della WWA, e, pensò, che non avrebbe fatto niente, ma proprio niente, per togliere l'inciampo dal cammino di Mandela.

La nuova sezione

Il quindici gennaio Ricky Pens ricevette nella sua casella di posta la convocazione dell'ufficio personale per la mattina successiva, e pensò subito che sarebbero iniziati dei guai.
Lui stava benissimo nella sezione Varie ed Eventuali, nota per essere la destinazione degli sfaccendati, raccomandati politici e vagabondi non licenziabili. Ricky passava le giornate navigando su internet, giocando a carte con gli altri impiegati, chattando con sconosciuti e sconosciute in tutto il mondo, ma sopratutto aveva iniziato una fruttuosissima attività di scommesse clandestine utilizzando uno dei tanti server che non venivano mai spenti perché nessuno sapeva a cosa servissero.
Alle nove in punto Ricky si presentò all'ufficio personale. Un capo ufficio lo ricevette con uno strano sorriso e consegnandogli una voluminosa busta disse "Complimenti Dr Pens, sei stato promosso dirigente responsabile di secondo livello, il tuo stipendio è aumentato del 35% e da questo momento sei il responsabile della nuova sezione del quinto dipartimento, la sezione è chiamata Indagini Speciali Siccità.
Ti è stato riservato un intero piano della torre ovest, il settimo, ti è stato assegnato un robot attender come aiutante e questi sono i nomi dei tuoi dipendenti.
Perché io, chiese Ricky, io non me lo merito, protestò, non ho i titoli per la promozione.
Pensava alla sua attività di scommesse che sarebbe finita, alla responsabilità, alle relazioni che avrebbe dovuto compilare alle interminabili ed inutili riunioni di direzione, alla gestione di dipendenti che sicuramente sarebbero stati cercati e trovati nei resti e negli scarti degli organici degli altri uffici.
Io eseguo solo le decisioni dei direttori, disse il capo ufficio sorridendo e mascherando la convinzione che Ricky era stato scelto sia per la sua palese incapacità di portare a termine qualsiasi incarico, ed anche perché quasi tutte le sere si intratteneva con Mary Stud, dirigente ma ex di Mandela. Forse, pensò, speravano di incastrarli tutti e due. Io so solo, proseguì il capo ufficio, che tutto il tuo materiale, scrivanie, server, mappe, display e tutto quello che vi potrà servire, è già stato trasportato nella nuova sezione dai commessi e facchini di quinto livello. Leggo qui, proseguì, che l'ufficio è stato decorato con carte della distribuzione delle piogge, grafici, e pannelli interattivi e dotato di due distributori di bevande calde e fredde per le necessarie pause caffè naturalmente rientranti nel budget aziendale. Gli impiegati che ti hanno assegnato, proseguì il capo ufficio, sono già stati avvertiti, hanno ricevuto la lettera di trasferimento e ti aspettano domattina per la consueta presentazione. In questa busta troverai i piani di lavoro e tutta la catena gerarchica a cui dovrai riferire, naturalmente in forma scritta e in inglese standard, l'avanzamento delle tue indagini ed ogni problema incontrato nello svolgimento del lavoro.
Ricky si congedò dall'ufficio personale, andò alla sua scrivania, spense il terminale, disattivò, sperava solo momentaneamente, il programma delle scommesse comunicando a tutti gli scommettitori che il serversi era guastato e lui non poteva restituire le poste ormai incassate, dando naturalmente appuntamento per una data futura ma ancora non definita. Ricky lasciò il suo vecchio posto di lavoro, uscì per la colazione che non riuscì a godere perché inseguito da mille domande e appena rientrato si recò a visitare il suo nuovo ufficio. L'ufficio, al settimo piano della torre ovest, era quasi completamente arredato, in quel momento stavano preparando l'angolo per la pausa caffè e la stanza riservata per suo ufficio, i server al loro posto, i grandi schermi alle pareti. Tra le mappe esposte nello schermo quella identificata dal numero uno rappresentava la carta che sarebbe stata la base del lavoro di Ricky.

Il triangolo

Il triangolo

Ricky cercò di consolarsi passando la serata con Mary, non le raccontò nulla del nuovo lavoro, non voleva perdere tempo ed aveva molte altre cose da fare.

L'inizio del nuovo lavoro.

Il presidente Mandela, per vie interne e riservate, fece arrivare a Ricky già nella prima mattina di lavoro una serie di "veline" come venivano dette dagli impiegati, ovvero delle indicazioni, completamente anonime ma di indubbia provenienza, sul comportamento che sarebbe stato gradito alla presidenza.
In tutte queste note veniva naturalmente raccomandato di prendere in esame i risultati delle indagini fatte, ma non dimenticare assolutamente che l'associazione che raggruppava i possessori dei parchi eolici era il migliore finanziatore delle conferenze, dei congressi e la più prodiga di regalie sia nelle festività che nelle ricorrenze quali compleanni, matrimoni nascite e altri eventi.
Tra l'altro, veniva ricordato, che il veicolo elettrico che Ricky possedeva ed usava regolarmente aveva un carnet di ricariche gratis per i prossimi cinque anni gentilmente fornito dalla suddetta associazione.
Ricky iniziò il primo giorno del nuovo lavoro con una riunione con i dipendenti e discusse il lavoro che doveva essere fatto.
Fece immediatamente presente che era un compito molto importante e che dal loro lavoro dipendeva il futuro di milioni di persone.
Ricky non credeva minimamente a quello che stava dicendo ma sapeva che il suo discorso sarebbe stato riportato alla presidenza rigorosamente per via gerarchica.
Su ogni scrivania, disse Ricky, gli impiegati avrebbero trovato un dettagliatissimo manuale operativo, e questo dimostrava senza alcuna possibilità di smentita la grande organizzazione che permetteva di ottenere risultati importanti.
Se tutti, disse Ricky, avessero operato con il massimo impegno per tutti loro si sarebbe prospettato un radioso futuro.
Fu un breve discorso e appena terminato Ricky rientrò nel suo ufficio ed iniziò ad esaminare i dati che uscivano sullo schermo.
Temperatura dell'aria, del suolo, zero termico, velocità e direzione dei venti, umidità, linee isobariche e quant'altro facevano uscire i server collegati con i sensori sparsi sul territorio.
Era naturalmente arrivato il momento per la prima pausa caffè, momento di socializzazione anche tra impiegati di vari uffici molto bene accetta da tutti dato che il budget della WWA permetteva la completa gratuità della fornitura.
Appena terminata la pausa caffè Ricky trovò sul suo terminale personale un invito da parte della lobby delle pale eoliche ad un cena in piedi che si sarebbe tenuta la settimana successiva.

La lobby dei "ventilatori".

L'invito al party di benvenuto con cena di lavoro da parte della WA o Wind Association era un evento riservato ai manager della WWA e si sarebbe tenuto un una torre appositamente adattata del parco eolico numero sei, quello con la migliore vista sul roteare delle pale durante il tramonto sul mare.
La sontuosità del party dimostrò a Ricky che la WA aveva a disposizione mezzi finanziari e capacità organizzative veramente importanti e gli permise di incontrare molti dirigenti della Wind Association. Ad un certo punto del party gli si avvicinò una persona, sembrava insignificante, ma quando disse il proprio nome Ricky materializzò di trovarsi di fronte al Presidente della associazione.
Le parole che i due si scambiarono furono di circostanza con solo un piccolo accenno alla energia che i parchi eolici davano ai paesi vicini, ma che inevitabilmente toglievano al vento una piccolissima frazione della sua velocità.
Ricky non riuscì a capire se quelle parole, buttate nel discorso quasi a caso, fossero un esca per conoscere il suo pensiero, fece finta di non capire limitandosi a sorridere e a dire parole di circostanza.
Quasi subito il presidente lo salutò con estrema cortesia e si mescolò agli altri invitati.
Non passò molto tempo che i primi invitati presero commiato ed anche Ricky salutò i presenti e tornò molto pensieroso a casa sua. Ora era certo che ogni sua mossa ogni sua parola era monitorizzata, esaminata, riportata e forse trascritta su qualche dossier in qualche ufficio relazioni esterne.

La delegazione della popolazione.

Nelle successive settimane del mese di febbraio Ricky ricevette diverse sollecitazioni provenienti dalle più disparate direzioni.
Alcune lo pregavano di ricevere la delegazione dei cittadini, agricoltori, pescatori e altre categorie di lavoratori più o meno interessati alle vicende meteorologiche, altre sollecitazioni, spesso camuffate da chiacchierate fatte alla mensa o alla pausa caffè gli suggerivano di lasciare perdere queste persone perché sembrava che fossero in qualche modo condizionate da una stampa populista e barricadera.
Per non far torto a nessuno Ricky organizzò una apericena ove invitò la delegazione dei cittadini che lui stesso aveva battezzato <p style="margin-left: 3cm; margin-right: 0.5cm;color: green;font-family: arial;font-size: 12pt;text-align:left;font-weight: bold; "> IL FRONTE DEL POPOLO.

Non aveva valutato l'impatto che questo invito avrebbe avuto sulla comunità locale e si ritrovò a pagare un conto per cinquecentoundici persone e dovette ascoltare (Ricky pensò subire) alcuni discorsi fatti da individui che gli presentarono le teorie più assurde e cervellotiche sull'andamento della situazione climatica.
Un paio di oratori attribuirono la mancanza di pioggia a non meglio identificati peccati di genere e suggerirono di espiare questi peccati con la massima astinenza dai peccati carnali.
Altri oratori erano sicuri che la presenza di troppe automobili per le strade che sconvolgevano con l'emissione del calore l'andamento del vento nord sud e proponevano di far viaggiare solo auto da est a ovest.
Ad un certo punto dell'evento prese la parola una specie di santone che si faceva chiamare Maestro Anuri, che prospettò di uccidere tutte le farfalle portando a dimostrazione un testo di un certo Edvice Lorenzo che affermava, senza tema di smentite, che ogni battito di ali in Amazzonia faceva scatenare un tifone nel mar cinese, sottraendo così energia alla circolazione aerea del mare del nord.
Ricky sapeva che era stato Edward Lorenz, nel 1962, ad ipotizzare il così detto effetto farfalla, concetto poi ripreso in molti film di fantascienza, ma non disse niente per non far continuare il discorso al Maestro Anuri.
Salì poi sul palco degli oratori anche un invitato che propose una tecnologia in grado di sfruttare la copula umana per produrre energia elettrica a basso costo ma precisò che il tutto doveva essere fatto senza coinvolgimento sentimentale altrimenti il sistema andava in corto circuito.
Ottenne applausi entusiasti da un gruppo di ragazzi con camice dipinte con foglie di canapa e teste di drago e capelli colorati di rosso fiamma, attorno a loro si sentiva un odore dolciastro molto caratteristico.
Per fortuna alle ventuno il locale chiuse e i convitati si dispersero in piccoli gruppi ciascuno discutendo la propria tesi.
Da questa riunione Ricky dedusse che se voleva capire qualche cosa doveva esclusivamente basarsi sui fatti senza dare alcun credito né alla stampa, né alle lobby né alla folla.
Troppo facile era distorcere una verità che passava di bocca in bocca.
Ad ogni passaggio la notizia si arricchiva di particolari che scendevano dal cervello, erano alimentati dalle orecchie e dal cuore e data la mancanza di filtri intermedi producevano spesso risultati bislacchi.
Per motivi d'ufficio Ricky fece un resoconto preciso della riunione, ma rileggendolo si rese conto che non era presente neppure uno straccio di proposta sensata, e sarebbe bastata una piccola conferenza stampa per fare felici tutti i rappresentanti del popolo.
Fece circolare un comunicato nel quale ringraziava tutti i partecipanti e fissava un'altra apericena per gli inevitabili approfondimenti al termine del mese di marzo.
I plausi per questa iniziativa arrivarono immediatamente, anche da parte della presidenza alla quale erano arrivate voci della assoluta inconsistenza dei personaggi che formavano il fronte dl popolo.

Il comitato OMCA-NPE(Organizzazione Mondiale Contro Aridità - No ParchiEolici)

Erano ormai passati due mesi dall'inizio del suo incarico quando una collaboratrice che aveva anche funzioni di segretaria, fece trovare a Ricky, in bella mostra sulla parte destra della scrivania, un foglietto con una richiesta di colloquio.
Un certo Turiddu, nome di indubbia origine italiana, chiedeva se poteva avere l'onore di parlare col direttore, faceva sapere che avrebbe disturbato solo per una decina di minuti e sarebbe stato accompagnato da una sola persona.
Il motivo della richiesta del colloquio era semplice e scritto sul foglietto, presentare la OMCA-NPE e lasciare una memoria scritta.

La semplicità della richiesta incuriosì molto Ricky.
Una veloce consultazione del sito ufficiale lo rese edotto che la OMCA era una specie di cooperativa sociale che cercava di aiutare le persone colpite dalla siccità con i proventi delle quote di tutti i soci, una specie di mutua assicurativa.
Inoltre, nella parte finale dello statuto, era presente uno scopo particolare: battersi conto i parchi eolici che a detta della OMCA, erano la principale causa della progressiva diminuzione delle piogge in quella zona dell'Europa che veniva indicata come il triangolo siccitoso.

Ricky andò nella sala mappe e controllò, per la prima volta, la disposizione dei parchi eolici nel mare del Nord.
Poi scendendo con lo sguardo, notò la colorazione delle mappe nella Francia e nell'Italia e vide, con un certo stupore, che il colore rosso che indicava nelle varie tonalità l'assenza di piogge, formava un triangolo, invero non molto regolare, con il vertice verso il mare del nord e con la base formata dell'arco del Mediterraneo tra laFrancia e l'Italia.

Rimase diversi minuti in silenzio, poi si avvicinò ad uno degli impiegati che erano responsabili del controllo dati e gli chiese di ricontrollare tutte le immissioni dei dati degli ultimi mesi e di redigere mappe delle piogge progressive a partire dal precedente mese di ottobre, settimana per settimana.
Chiese anche un grafico della potenza fornita alla rete elettrica dai vari parchi eolici con la rispettiva collocazione territoriale.
Dopo un'ora aveva sulla sua scrivania 25 mappe, una decina di grafici e qualche tabella che senza alcun dubbio fornivano una conferma del suo sospetto, la carenza di piogge riportato sul territorio, forniva una figura estremamente precisa, un triangolo presso ché perfetto, il colore rosso andava attenuandosi sui lati del triangolo, ma di settimana in settimana diventava sempre più intenso.
Quando sovrappose i grafici della potenza fornita dalle pale eoliche a quelli della mancanza di pioggia si rese subito conto che avevano andamenti quasi sovrapponibili anche se sfalsati, temporalmente di un paio di settimane.

Ad ogni aumento della potenza estratta dal vento era presente una diminuzione delle piogge nella zona indicata sulle mappe come triangolo della siccità.
Con questi dati Ricky ritenne di essere pronto a ricevere Turiddu

L'incontro con Turiddu

Turiddu si presentò letteralmente con il cappello in mano, e Eccellenza, esordì.
Non sono eccellenza lo riprese Ricky.

Per noi, continuò Turiddu, voi siete una eccellenza perché avete il potere di dire la verità, e la verità è che ogni volta che viene messa in funzione una pala nei campi eolici del mare del nord sul nostro territorio piove un poco di meno. e se per caso, alcune torri si fermano per manutenzione, piove un poco di più.
Controlli, eccellenza, continuò Turiddu, la seconda settimana di gennaio, per favore controlli, erano ferme 12 torri e le piogge non sono diminuite rispetto alla media ante parchi eolici, anzi si è avuto un notevole miglioramento.
Controlli, per favore, disse la persona dietro Turiddu che era rimasta in silenzio fino a quel momento, noi non le chiediamo, proseguì, se non che dica la verità, legga i dati e li pubblichi anche senza alcun commento.

Se continua così alcuni milioni di persone vedranno il loro lavoro completamente vanificato, o meglio inaridito e oltre quaranta milioni di persone non mangeranno i prodotti del suolo ma solo volt generati dalle pale.
Queste note che le lasciamo, continuò Turiddu, sono la sintesi del nostro pensiero.
Lei, eccellenza, può verificare e dire fino a che punto abbiamo ragione o torto.

Controvoglia Ricky ammise che l'argomento poteva avere una sua logica e che il discorso non aveva niente di fazioso.
Disse che avrebbe letto la nota consegnata e che avrebbe fatto sapere.
Ricky salutò Turiddu e il suo accompagnatore, prese la memoria e la rinchiuse nel cassetto, non prima di aver dato una occhiata alla copertina.

La copertina della memoria di turiddu

La copertina della memoria di turiddu

Sentiva che da quelle parole potevano arrivare preoccupazioni e guai, cosa che non gradiva, ma non poteva cambiare le cose.
La giornata di lavoro stava finendo.
Per Ricky era stata la più faticosa da quando era iniziato il nuovo incarico, molto pensieroso si alzò dalla scrivania, salutò gli impiegati ed uscì cercando di lasciare i pensieri dentro il cassetto della scrivania assieme alle note lasciate da Turiddu, ma era una operazione difficile da portare a termine.

La raccolta dei dati

La mattina successiva Ricky estrasse dalla tasca un foglietto con gli appunti che aveva preso durante la sera.
Avrebbe fatto raccogliere e analizzare dagli impiegati i dati sia sull'andamento delle installazioni e sulla potenza erogata dalle torri eoliche che i dettagli sulle piogge nel cosiddetto triangolo della siccità.
Gli impiegati, con queste nuove indicazioni, fecero una rapida programmazione dei server e iniziarono a catalogare e collazionare dati.
La capienza dei server messi a disposizione fu messa alla prova.

I dati arrivavano sia da rilevazioni automatiche, il territorio era stato disseminato di pluviometri con GPS e trasmettitori nella banda 5G, che dai bollettini della Wind Association che forniva sia mappe dettagliate della potenza erogata che grafici giornalieri delle potenze disponibili e non ancora sfruttate.
Nel mese di giugno la raccolta dei dati fornì una tabella senza dubbio interessante il grafico che Ricky aveva di fronte confermava senza ombra di dubbio che la quantità di pioggia era inversamente proporzionale alla potenza erogata sulla rete dalle pale eoliche.
Ricky era certo che nessuno alla WA avrebbe creduto alle sue parole né alle sue tabelle, né alle sue mappe, per questo motivo rinchiuse in cassaforte gli elaborati e fece modificare i programmi dei server in modo che i display mostrassero una realtà perlomeno addomesticata.

Nella riunione settimanale sull'andamento del lavoro, spiegò ai dipendenti che era necessario questo modo di lavorare per prendere tempo e far controllare la taratura dei pluviometri territoriali ed impose la massima riservatezza su questo comportamento.

Le prime conferme.

Una conferma di questo fatto avvenne il 21 di giugno quando un servizio televisivo espose con dovizia di dettagli che nella regione Borgogna della Francia erano comparse delle dune di sabbia che niente avevano da invidiare al deserto africano.
Gli abitanti avevano abbandonato le case e le fattorie, avevano trasferito gli animali in montagna e le autorità governative avevano dichiarato che ufficialmente quella zona era desertica con piogge nell'ultimo anno inferiore a due millimetri.
Ricky ascoltò due volte il comunicato poi guardò le sue mappe, lesse le tabelle ed ebbe la conferma che in quella zona i dati avevano riportato la maggiore siccità dell'intero territorio del triangolo rosso.
Anche dopo un semplice esame comparativo era molto difficile contestare questo fatto, dato che le stesse autorità governative ne avevano fatto menzione e avevano dovuto finanziare lo spostamento di animali, persone e fattorie e la chiusura di case e di intere comunità.
Il sistema sociale di supporto alle popolazioni emise un comunicato che suggeriva ai cittadini delle regioni limitrofe a Parbois (Borgogna) di lasciare le loro case dato che sarebbe stato molto difficile arrestare la progressiva desertificazione del territorio.
Un comitato di pescatori sportivi fece una dimostrazione eclatante camminando, anzi correndo, sul greto asciutto di un fiume che solo l'anno prima aveva una portata di diversi metri cubi al secondo.

L'assedio del palazzo.

Nessuno sa in quale modo una certa stampa di profilo ecologista, nei primi giorni di giugno si impossessò e iniziò a pubblicare la notizia che il comitato meteorologico aveva istituito un sezione che si sarebbe interessata dell'impatto dei parchi eolici sul clima e sulla piovosità in generale.
Inizialmente la notizia apparve tra molte altre, ma passando i giorni, fu pubblicata costantemente in prima pagina con sempre maggiori richieste di trasparenza e verità.

Alcuni giornali, sempre in cerca di lettori anche se di dubbia competenza, aprirono delle rubriche dove si poteva dibattere sul problema.
Queste rubriche, nel giro di poche settimane, furono intasate dalle comunicazioni che con ogni mezzo arrivavano alle varie redazioni e realizzarono un successo di vendita enorme per le testate che le avevano implementate.
Ricky chiese ed ottenne una riunione di direzione ampliata agli uffici di presidenza, ove presentò una memoria corredata da grafici, tabelle e carte geografiche.
Anche senza approfondimenti risultava chiaro che l'andamento della siccità era in modo incontrovertibile legato allo sfruttamento del vento per produrre energia elettrica.
Nella memoria era inoltre evidenziato che ormai la stampa, quasi a livello mondiale, metteva stabilmente in prima pagina ampi resoconti della situazione con continui inchieste dalle zone interessate dal fenomeno.
Dopo una breve introduzione del Direttore Generale venne chiesto a Ricky di esporre quanto di sua conoscenza e competenza.
Ricky prese la parola e dopo una breve introduzione con cui illustrò le metodologie di lavoro, proiettò sugli schermi tabelle, mappe e grafici, senza commentare nel dettaglio, le immagini esposte valevano più di mille relazioni.
Dopo qualche istante di silenzio, Ricky chiese alla presidenza cosa doveva rispondere alle continue richieste che gli arrivavano da ogni giornale o stazione televisiva di fornire dati, quelli veri, dato che molti enti territoriali avevano realizzato propri reparti statistici che era difficile ignorare.
Ormai non mancava giorno, continuò, che fuori del palazzo della WWA non fossero presenti una o più delegazioni di qualche paese o città.
Spesso inalberavano cartelli che facevano riferimento alla inerzia delle autorità verso il problema della siccità e molti chiedevano di avere dati precisi sia sulla piovosità in generale che sulla relazione siccità con il numero crescente di pale eoliche installate e funzionanti.
Ricky espose tutti i fatti con dovizia di particolari, al termine della sua esposizione ci fu un momento di silenzio molto imbarazzato, poi prese la parola il Direttore generale Felix Mustaky che disse subito che parlava anche a nome del presidente.
Mustaky fece un esame molto critico della relazione di Ricky, disse che alcuni dati erano ambigui e non ancora consolidati, che era la solita propaganda contro il progresso, che non era il momento di diffondere allarmismi e che il progresso creava necessariamente qualche problema collaterale.
Mustaky contestò il fatto delle manifestazioni davanti al palazzo liquidandole come finanziate dalla società proprietaria di alcune centrali a fissione e chiuse la riunione adducendo non meglio precisati impegni di direzione.
Strano pensò Ricky, anche il presidente della WA (wind Association) si chiamava Mustaky. ma poteva essere una innocente omonimia.
La riunione finì senza alcun comunicato ufficiale, ma nessuno dei presenti si fermò a salutare Ricky, che comprese subito che quanto era successo non era stato gradito dai massimi gradi della WWA.
Purtroppo i dati erano dati ma il potere era il potere.

L'esame di coscienza

Ricky aveva ormai raggiunto un livello di conoscenza dei problemi che non gli lasciava margine di scelta.

Se avesse continuato a supportare quanto richiesto dalla Presidenza dalla lobby dei ventilatori avrebbe sicuramente gestito al meglio gli interessi della sua associazione ma se avesse pubblicamente dichiarato che ormai senza ombra di dubbio lui era certo che l'impatto sulle piogge nel triangolo della siccità da parte delle torri eoliche era tale che non poteva lasciare alcun dubbio si sarebbe alienato la fiducia e l'appoggio della Direzione generale e della presidenza.
Per la prima volta si consultò con Mary, a lei non tacque alcun particolare del problema.
Finalmente un uomo con la spina dorsale diritta, disse Mary all'incredulo Ricky.

Vengo con te, continuò, ricordati Ricky che gli uomini hanno il pelo nel petto per affrontare le bufere della vita, le pecore hanno la lana sulla schiena e come scriveva Orwell nella "Fattoria degli animali" hanno la memoria corta e il plauso facile per i potenti.
Vengo con te, ribadì Mary, sicuramente hai bisogno di una mano.

La missione

Era ormai luglio, il 13, vigilia della festa nazionale.
La giornata lavorativa stava finendo, gli impiegati della sezione 8 stavano discutendo di cosa avrebbero fatto nel fine settimana, Ricky aveva ormai deciso, e alle 16,40 chiese al robot-attendent di chiamare il presidente Mandela.
Appena il viso del presidente si materializzò sullo schermo del comunicatore, Ricky con un tono che non lasciava alcun adito a ripensamenti iniziò a parlare.
Presidente, disse, ho preso una decisione che non è in linea con la politica del dipartimento, mi dimetto da ogni incarico con decorrenza immediata, ho già preparato tutto il materiale di mia proprietà che manderò a ritirare nelle prossime ore.

Un moto di sorpresa si materializzò sul viso di Mandela solitamente inespressivo e controllato.
Perché mai Ricky, disse, non sei contento dell'incarico, dello stipendio, dei tuoi collaboratori, del tuo ufficio?

Niente di tutto questo presidente, rispose Ricky, ho deciso di sposare la causa del SAS , il Sindacato degli Agricoltori Siccitosi, e capeggiare la loro marcia verso i campi eolici del mare del nord.
Come, urlò il presidente Mandela rosso in viso, un tale cambiamento di posizione, un tradimento delle nostre posizioni, e, con una palese tensione chiese:
E chi verrà con te?
Stai tranquillo presidente, nessuno dei dipendenti della sezione conosce la mia decisione, appena chiudo la comunicazione con te dirò loro quanto sta per succedere, e guardando l'orologio, disse a Mandela:

Scusa presidente se chiudo la comunicazione, debbo parlare con i dipendenti. Ti saluto e riceverai la mia comunicazione ufficiale in videoscrittura.
Con un gesto semplice e rapido chiuse la comunicazione col Presidente.
Ricky si alzò dalla sedia, uscì dal suo ufficio con passo fermo e si fermò in mezzo all'open space del reparto.
Ormai tutti gli impiegati avevano chiuso i loro sistemi di lavoro e stavano solo aspettando le diciassette per andarsene.

Ascoltate, disse Ricky, ho una comunicazione da farvi.
Mi dimetto dal servizio, e lascio l'organizzazione con effetto immediato.
Niente di personale, ma ormai penso che la mia vocazione sia accanto agli agricoltori che abbiamo monitorizzato da molti mesi, penso che la loro causa, che noi abbiamo constatato essere reale e veritiera, meriti di essere seguita e guidata verso gli obiettivi che si sono preposti.
Non so ancora cosa farò, come lo farò, e quali saranno i risultati, ma almeno è una causa che mi prende e alla quale posso dare un contributi fattivo.
Grazie per la vostra collaborazione e buon weekend.

Ricky non aspettò che i collaboratori, presi di sorpresa, commentassero la sua comunicazione, rientrò nel suo ufficio, ordinò al robot attender di spegnere ogni dispositivo e di resettare tutte le sue credenziali e le password.
Accese il comunicatore, chiamò Mary e disse semplicemente
Andiamo.

Poi chiamò Turiddu. Turiddu rispose, vicino alla sua figura si intravedere una folla enorme di persone.

Dimmi Ricky, chiese Turiddu.
Sono pronto, vieni a prendermi devi avere posto per due.
Certo, posto per due, ma quando, chiese Turiddu.
Tra dieci minuti, veniamo con voi.
Ricky terminò la conversazione, chiuse la porta dell'ufficio, prese l'ascensore e arrivò rapidamente sulla strada principale.
Non si voltò per salutare la sede di lavoro degli ultimi 12 anni, Mary era già davanti alla porta e lo stava aspettando.
Una folla immensa stava arrivando, vide subito l'auto di Turiddu, aprì lo sportello e salirono facendo le presentazioni dicendo semplicemente: Lei è Mary, viene con noi.


In marcia

La colonna di veicoli si perdeva all'orizzonte, non era più un corteo, era un popolo in marcia che voleva conoscere, discutere, dialogare e non solo subire le decisioni e le azioni di poteri senza anima né personalità.

Il simbolo della marcia

Il simbolo della marcia

Ricky, sentiva che quel popolo, aveva riposto in lui, nelle sue competenze, nella sua dialettica, nella indubbia capacità di mediazione un briciolo di speranza per migliorare il proprio futuro e lui non aveva alcuna intenzione di deluderli.
Non riusciva far uscire dalla testa le parole con cui il duca di Liancourt svegliò nel cuore della notte del 14 luglio 1789 Luigi XVI per annunciargli la presa della Bastiglia

"E’ una rivolta?"

chiese il re

“No sire, è una rivoluzione!"

0

Commenti e note

Inserisci un commento

Inserisci un commento

Per inserire commenti è necessario iscriversi ad ElectroYou. Se sei già iscritto, effettua il login.