Una metafora esagerata per rendere noto ai residui visitatori l'attuale situazione del nostro sito. C'è, naturalmente, ben altro di grave nel mondo perché si possa attribuire importanza a questo microscopico evento.
Ad ogni modo la notizia è questa: da sabato 16 aprile 2011, tutte le pagine di ElectroYou sono sparite dalle SERP (Search Engine Results Pages) di Google.
Ciò ha provocato il crollo dell'ottanta per cento degli accessi: il nostro sito è ora praticamente invisibile nel grande motore.
Non ci è nota la causa, ma qualcosa non deve essere stato accettato da Google che, senza alcun preavviso, ha deciso (automaticamente? Con intervento di umani?) di spazzare via dalle sue SERP il centro virtuale ElectroYou.
C'erano voluti dieci anni per costruirne la visibilità; pochi minuti sono bastati per distruggerla.
Si e' costretti a fare a meno di cose ben più importanti nella vita, quindi non sarà difficile fare a meno della nostra comunità, anche per chi, come me vi ha dedicato dieci anni.
Mi dispiace per il webmaster, ma per lui può essere un'esperienza utile per il futuro.
Mi dispiace per tutti coloro che vi hanno partecipato, vi hanno creduto e vi hanno contribuito. A questi ultimi, che in particolare ringrazio e verso i quali mi sono sempre sentito in debito, rivolgo l'invito a salvare sul loro computer tutti i loro lavori per riproporli in altri luoghi virtuali lasciati intatti nelle SERP.
Se la situazione dovesse permanere com'è ora, saremo infatti costretti a chiudere il sito, non più in grado di sostenersi autonomamente.
L'unico finanziamento erano le entrate di Adsense, crollate proporzionalmente agli accessi, che permettevano al webmaster di pagare il server, gli strumenti necessari per lo sviluppo, il mantenimento ed i controllo costante del sito, e di adempiere a tutti gli obblighi fiscali.
Si erano formate amicizie, seppur virtuali e si era creato un gruppo che identificava il sito condividendone le finalità. Ci sono state battaglie, polemiche, minacce attraverso cui il sito è passato indenne illudendosi di possedere una solidità che difficilmente poteva essere scalfita.
Ma c'è sempre qualcosa di cui non si tiene conto in modo adeguato, qualcosa che sfugge o che, pur conoscendola, si finisce per sottovalutare. Non ci è mai successo, si pensa, e si finisce per credere che non succederà. Invece come afferma la famosa legge di Murphy, "se qualcosa può andare storto, lo farà ".
Le fondamenta economiche del nostro sito erano fragili, troppo fragili.
Purtroppo invece devono essere solide. Col tempo ci eravamo illusi che fossero sufficienti e ci sembrava lontana dalle nostre teste la spada di Damocle dell'arbitrio di Google.
Eravamo arrivati a pensarlo come un padre che non può distruggere un figlio. Ora sappiamo che non è vero.
Mi dispiace molto come potete immaginare, ma cosi' funziona anche il mondo virtuale.